"Hai impegni o puoi pranzare con me?"
"Sono libera." Dopo tutto quello che è successo sta notte devo distrarmi.
"Perfetto, sono contenta. Voglio farti conoscere un ristorante buonissimo."
"Ah si? Che bello, ne ho bisogno, grazie. Come si chiama?"
"Il Bosco." Inizio ad avere paura di lei.
"Te lo giuro è fantastico, mica ti rapisco andiamo su."Mi prende per mano e inizia a correre tirandomi fino a quel posto e lì veniamo accolte da un'anziana signora bassina e piena di rughe, peserà intorno ai 80 chili e sembra una botte.
"Ciao Sophia, ben arrivata cara, come stai?"
"Ciao Charlotte. Io sto bene grazie, tu?"
"Ormai alla mia età se stai male sei sfigata." Ci mettiamo tutte e tre a ridere e poi la signora continua:
"Allora, tu come ti chiami?"
"Dafne, piacere."
"Oh no no, piacere mio cara, prego accomodatevi qui. Sapete già cosa ordinare?"
"Io si, ma Dafne qui non ci è mai venuta."
Dopo aver annuito, Charlotte se ne va in cucina. Mi sta simpatica quella donna.
"Allora, Principessa ti piace?"
"Chi? La tua amica?"
Si mette a ridere quasi fino alle lacrime tenendosi la pancia con le braccia ma io la guardo indifferente: "non è una mia amica, è come una nonna per me, è l'unica che mi resta."
"In che senso?"
"I miei genitori non ci sono più da molti anni, e Charlotte ha deciso di oaiutarmi." Guarda il pavimento con lo sguardo triste e mi viene naturale accarezzarle la mano per consolarla.
"E comunque intendevo il posto, non lei."
"Aaah, si allora si, è molto carino. Sembra quasi di essere"
"a casa." Finisce la mia frase, in questo momento sembra la ragazza più tenera del mondo. Ha un viso dolce, nostalgico.
Dopo poco Charlotte torna al tavolo: "Non vorrei interrompervi, ma Dafne hai deciso cosa ordinare?"
"Si, vorrei le tartellette ai funghi."
"Sono molto buone, brava ragazza." Risponde emozionatissima.
"Grazie." Rispondo io invece imbarazza.La mia curiosità è enorme e mi chiedo subito come mai il posto si chiama così. La spiegazione non è nulla di scioccante, semplicemente le cose che Charlotte cucina si trovano nel bosco, come funghi, erba cipollina, alcune specie di spezie o di animali, fragoline, ciligie, more, lamponi e mirtilli.
Quel pranzo è stato il più bello della mia vita. Stavo finalmente bene con Sophia, non ho pensato minimamente nè a Carlotta, nè alla mia ex Clara. Ci siamo date finalmente i numeri di telefono e appena ci siamo divise per tornare ognuno a casa propria mi ha mandato un messaggio.Ma io dove devo andare? Non ho una casa, non posso andare da quel mostro, devo tornare da Charlotte, per forza.
"Scusi mi potrebbe ospitare? La prego, solo per questa notte, poi me ne vado." Scoppio in lacrime, un po' per farle pena e un po' perchè pensare a mio padre mi fa stare male.
"Ma certo cara, va benissimo non ti preoccupare. Puoi restare quando vuoi. L'unico problema è che dovresti condividere la stanza con Sophia, dato che casa mia ne ha solo due, una mia e una sua. Ti andrebbe bene?"In quel momento arriva lei, con un pigiama cortissimo e il viso stanco. È bellissima.
STAI LEGGENDO
non so perchè
Romancenon so perchè sono così. non so perchè mi piace lei. non so perchè mio padre mi picchia. non so perchè abusa di me. non so perchè sono ancora in vita. non so perchè mi piace lei. non so perchè mi piace lei. perchè lei, lei, lei, perchè. non so neanc...