Per questo esistono i sogni (Dafne)

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(probabilmente all'inizio non capirete niente quindi vi consiglio di leggerlo fino alla fine.)


Oggi è il giorno più bello della mia vita. Carlotta Montgomery, nonché la ragazza più bella della scuola, mi sta baciando. E pensare che ci siamo conosciute solo questa mattina. Ma ad un certo punto mi spinge via: "non mi piacciono le femmine. Grazie per avermi chiarito le idee."
Che cazzo? Giuro che sto facendo uno sforzo immane per fare in modo che lei smetta di piacermi ma se fa così mi aiuta molto tranquillamente, grazie mille eh.
"Dafne? Svegliati cazzo svegliati." La voce di Carlotta mi pare lontana e come se si stesse mettendo la mano davanti alla bocca per bloccare il suono.
"Cosa sta succedendo?" chiedo svegliandomi di colpo e cercando con lo sguardo la casa di Benjamin.
"Non lo so io non so dove siamo, cosa succede non lo so" il suo respiro diventa pesante mentre si guarda continuamente in giro mettendosi le mani sugli occhi e sulla bocca.
"Ok va bene ma calmati" dico cercando di tranquillizzarla (ero diventata un'esperta da quando mio padre mi molestava, dato che mia mamma riusciva sempre a farmi smettere di piangere): "ragioniamo. Innanzitutto siamo in movimento e non siamo più alla festa"
"Si, giusto. Siamo in macchina?" ipotizza cercando di ragionare un po' più rispetto a prima.
"Non credo, le macchine hanno i sedili, qui non ci sono, sembrano tipo quei cosi che trasportano gli animali. Tu hai bevuto alla festa?
"No. Tu?"
"No, ce l'hai il telefono?" Chiedo in un lampo di genio.
"Aspetta fammi cercare" dopo dieci minuti che ci guardiamo nelle tasche e in giro per quella specie di camion lei lo trova, io no.
"Eccolo" dice infine lei: "no cazzo è quasi scarico"
"Merda, hai visto che ore sono?" Chiedo dopo aver guardato di sfuggita il suo telefono.
"Come fanno ad essere quasi le quattro del mattino?"
"Ce l'hai il numero di Justin?" Chiedo ignorando la sua domanda.
"Si, eccolo."
"Scrivigli, veloce se no si spegne."

-Chat-
   Carlotta: "Justin a che ora siamo andate via dalla festa io e Dafne?"
   Justin: "Scherzi?"
   Carlotta: "no sono seria cazzo rispondi"
L'unica cosa che mi viene in mente è che dovrebbe calmarsi, però in effetti non sappiamo dove siamo e come siamo arrivate qui, quindi ci sta avere l'ansia. Justin sta scrivendo da mezz'ora.

   Justin: non siete proprio venute. Dafne dopo essersi provata dei jeans di mia sorella ha detto che andava da suo padre per dirgli qualcosa, ma poi non è più tornata. Invece ho sentito Carlos dire in giro che è venuto alla festa con te, Carlotta, ma che poi senza neanche entrare in casa di Benji te ne sei andata perché ti sei sentita male. Perché me lo chiedi? Hai fatto qualcosa a Dafne? Se le hai fatto qualcosa giuro che ti faccio passare quello che mi hai fatto passare tu l'anno scorso.

é morto. Il telefono di Carlotta è morto. Però abbiamo fatto in tempo a leggere tutto il messaggio quindi mi viene naturale chiederle: "Cosa gli hai fatto l'anno scorso?"
"Nulla." dice lei forse per evitare il discorso.
"Non ci credo."
"Eravamo amici e ho tradito la sua fiducia." Capisco subito che mi ha detto una cazzata ma capisco anche che è inutile insistere perché non mi dirà mai la verità.

Non ci stiamo parlando da un'eternità (probabilmente sono stati trenta secondi) e finalmente afferma: "Quindi tutto quello che è successo alla festa è stato un sogno? Nel senso, tutto tutto?" chiedendolo più a sé stessa che a me.
"Si, ogni cosa. Ogni singola cosa." dico pensando al nostro bacio.
La vita fa schifo. È per questo che esistono i sogni, non mi bacerebbe mai nella vita reale. Voglio solo addormentarmi e non svegliarmi più.

non so perchèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora