Forse Justin mi ha perdonata (Carlotta)

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Mi sveglio sudata come un porco e affamata come un cane abbandonato. Ok basta con queste cazzo di similitudini, mi sono solo svegliata con il piede sbagliato, se non si fosse notato. Ti stai chiedendo il perché, giusto? Non incontro Dafne da una settimana e per lo stesso motivo non vado neanche a scuola. Ci sono solo due opzioni: o è morta o non è mai esistita e mia sorella mi ha presa in giro tutto questo tempo. So di averla incontrata solo due notti ma comunque mi piaceva e ora mi manca.
"Carlotta esci da sta merda di camera." Sbraita quel rompicazzo di mio padre sbattendo sulla porta. Ah già, mi sono dimenticata di dire che da quando non la sogno più ho smesso di scendere dal mio letto, sto sotto le coperte ventiquattro ore su ventiquattro. Mangio solo quando mi porta il cibo Cintya e per andare in bagno c'è il mio che è privato.

Ho passato tutta la settimana cercando di dormire, ma non ci sono riuscita, quindi non ho guardato il telefono e ora, anche se mi stanno chiamando, non ho voglia di prenderlo. Mi alzerei solo se mi stesse chiamando Justin. Infatti quando vedo il suo nome sullo schermo quasi cado dallo stupore.
"Justin dimmi, hai bisogno?"
"No Carlotta, semplicemente non vieni a scuola da un po' e mi sono preoccupato."
"Dopo tutto quanto ci tieni ancora a me?" Mi viene spontaneo chiederlo, dato che mi faccio schifo da ormai un anno.
"Ti voglio bene Carlotta, veramente. Non so se potrò mai perdonarti per quello che mi hai fatto, ma non è solo colpa tua. Io mi ero comportato da stronzo e mi meritavo la tua vendetta. Certo, è stata molto cattiva, ma non potevi stare ferma e zitta."
"Ti voglio bene anche io, Justin. Comunque settimana scorsa non mi hai risposto, come hai capito di essere gay?"
"Ho iniziato a provare qualcosa per Benjamin, ma non era semplice simpatia. Quando ho scoperto che ricambiava, la mia vita è nettamente migliorata e ogni volta in cui mi parlava, guardava o toccava mi sentivo la persona più felice del mondo e stavo molto meglio rispetto a quando stavo con la mia prima fidanzatina, per la quale ovviamente non provavo niente, solo che non lo avevo ancora capito."
"Perché parli al passato? Non stai più con Benji?" Mi viene naturale chiederlo perché sapevo che una relazione come la loro è difficile, ma comunque immaginavo che fossero innamorati l'uno dell'altro.
"Ci siamo lasciati, giovedì." Oggi è lunedì. "Gli ho detto che lo sapevi, e mi ha risposto che non voleva diventare escluso come me, che era il mio ragazzo semplicemente per divertimento."
Poi, mentre ride, fa un'osservazione che mi lascia un po' perplessa:
"Dafne aveva ragione, quella strana ragazza..."
"Chi? Cosa? La conosci?"
"L'ho sognata, c'eravate anche tu e Carlos in quel sogno." Come l'ha sognata? Pure lui?
"Esiste, lei esiste, dobbiamo semplicemente incontrarla dal vivo. Ti va di cercarla insieme?"

non so perchèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora