Luna park (Dafne)

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"Di cosa parlate?" Chiede Sophia scendendo le scale e prendendo nel mentre una vestaglia appesa da qualche parte lì vicino.
"Dafne voleva un posto in cui dormire, va bene se dorme con te?"
"Si certo." Non vorrei sembrare egocentrica o altro, ma Sophia sembra più felice di quanto potrebbe essere una persona normale.
"Però sta notte dormite nello stesso letto, giusto? Perché è tardi e non c'è tempo di mettere il materasso gonfiabile." Probabilmente credono che non me ne sia accorta, ma lo sguardo di Charlotte si sposta da me verso Sophia facendo un occhiolino, anche se spero di aver visto male.
"Se disturbo me ne vado." Dico io, principalmente per ricordare loro della mia esistenza.
"No no cara è sempre bello avere ospiti. Ora Sophia ti porterà in camera, rilassati, però attenta perché tra poco è ora di cena." Raccomanda come se mi stesse dicendo che dormire fosse pericoloso. 

Mi sdraio sul letto pensando a Carlotta, cercando di sognarla finché non mi trovo accanto a lei su una ruota panoramica in uno strano luna park abbandonato.
"Ma non eravamo in un camion?" chiedo per fare un'entrata a effetto.
"Dafne, che bello vederti." Sinceramente credo che la cosa più bella di tutto questo è il suo sorriso.
"No non lo è." Mi scappa, ma non capisco se lo penso davvero oppure no.
Dopo poco che continuiamo a parlare scopro che sua sorella le ha detto che io e lei non siamo frutti dei nostri rispettivi sogni, semplicemente non viviamo nella stessa città ma ci parliamo nel sonno, anche se non credo di aver capito bene. Resto a bocca aperta. Quindi posso incontrarla dal vivo, posso sentire veramente le sue labbra sulle mie e posso toccarle i fianchi sentendo la sua calda pelle. Poi mi chiede della mia città e lei mi dice di vivere in Svizzera e io mento dicendole di vivere a Londra. Prima di quello che è successo a mi madre vivevo veramente lì, ma ora vivo in una piccola città che non caga nessuno vicino a New York.

"Dafne tutto a posto?" La voce di Sophia mi sveglia.
"Sophia perché mi hai svegliata?" Chiedo più incazzata che mai.
"Charlotte ha finito di cucinare per noi, e poi il tuo battito è accellerato, come se avessi incontrato la persona che ami o se avessi appena ricevuto un pugno in pancia." Amo Carlotta?
"Ah scusami, ora arrivo. Vado solo un secondo in bagno per lavarmi così poi sono pulita,  va bene?"
"Si, ti aspetto giù." Noto solo ora che si era cambiata e si era messa dei pantaloni della tuta ed una felpa un po' strana, ma che ovviamente su di lei sta bene.

" Noto solo ora che si era cambiata e si era messa dei pantaloni della tuta ed una felpa un po' strana, ma che ovviamente su di lei sta bene

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Quando mi siedo a tavola mi viene spontaneo chiederle se dovesse uscire.
"Si, con la sua fidanzatina." Mi risponde Charlotte senza neanche lasciarmi finire di parlare.
"No, cioè si, ma voglio lasciarla, è opprimente e insistente. Ed è anche ossessiva." Inizia a dire Sophia.
"Quindi sono single se ti interessasse, Principessa." Letteralmente sputo l'acqua per lo stupore dopo questa affermazione. Non mi interessava, o si?




scusatemi se ho pubblicato oggi, ma domenica non sono riuscita e neanche ieri

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