Iniziano a tremarmi le mani. Poi le braccia, tutto il corpo. Il respiro si fa pesante e il nodo in gola non mi permette di respirare. Le lacrime inondano il mio viso per poi cadere sul letto. Le mie mani, ancora tremanti, non reggono il peso del telefono e lo lasciano cadere per terra provocando un rumore che probabilmente hanno sentito anche i miei vicini di casa.
Un altro messaggio da parte sua non lo potevo reggere.
Clara
ci sei?Non le rispondere, Dafne non risponderle. Cazzo mi sta chiamando di nuovo. Sta volta accetto.
"Ciao Clara, hai bisogno?"
"Ma stai piangendo?" Non volevo se ne accorgesse, mi ero pure impegnata.
"No, ti serve qualcosa?" Sto cercando di liquidarla il più in fretta possibile.
"Dafne ti va di uscire?" Sono paralizzata, aspettavo questa domanda da mesi, ma ora non sono felice, non sono sollevata, sono cupa, afflitta, sconsolata, pensierosa, amareggiata, delusa. Patetica.
"Dafne ci sei?"
"Si, si scusa non ho sentito" l'unica che dovrebbe sentirsi in colpa qui è lei, ma non riesco a dirglielo, non riesco ad esprimere l'odio che provo per lei perchè l'amore è più forte, purtroppo.
"Ti ho chiesto se ti andava di uscire con me"
"Non posso"
"Perchè?" Sono affari miei cazzo
"Scusa, ciao" Chiudo la chiamata in fretta prima di tornare su whatsapp per informare Justin che, si, posso uscire.Mi metto una maglietta e una delle mie gonne lunghe che mi fanno sentire una principessa.
Quando scendo le scale vedo mio padre seduto sul divano e appena mi nota si alza di scatto e viene verso di me: "Amore, come stai?"
"Hai bevuto papà?"
"Cosa? Cosa dici Nora?" si gela il sangue nelle mie vene
"Sono Dafne"
"Chi è Dafne? Tu sei mia moglie Nora"
"l'hai uccisa cazzo, fattene una ragione" esco di casa sbattendo la porta dirigendomi quasi di corsa verso la piazza della mia nuova città.
Vedo Justin in lontananza e affretto il passo per raggiungerlo
"Ciao Dafne, credevo non arrivassi più"
"Scusami è che ho avuto un" sussulto un secondo per poi continuare la frase: "una discussione con mio padre"
"non dovevi giustidicarti tranquilla, sono affari tuoi. Comunque, cambiamo discorso, di cosa vuoi parlare?"
"non mi piace Carlotta comunque" intervengo subito
"già il fatto che a caso hai iniziato un discorso su di lei mi fa pensare che stai dicendo una cagata" furbo
"no non è vero"
"e comunque hai fatto bene a decidere subito che non farà parte della tua vita."
"Cosa? No non ho fatto così"
"Certo, lei ti ha offesa, ma poi era palesemente dispiaciuta e tu non le hai risposto"
"Dovevo risponderle?" era una domanda retorica
"Se sei una delle persone che non giudica in teoria si"
"Ah scusa allora" rispondo in tono sarcastico
"Ad ogni modo, credo che anche lei abbia una cotta per te" arrossisco molto e lui inizia a ridere: "Stai tranquilla, scherzavo, vedi di non diventare così anche quando la vedrai domani"
"Smettila, imbecille" inizio a ridere di gusto anche io e poi a bassa voce mi lascio scappare un: "magari le piacessi", che per fortuna lui non sente.
"Sei fidanzato Justin?"
"Si, con il ragazzo più bello del mondo"
"Che fortuna, e come si chiama?"
"Benjamin"
"Benjamin, mi pare di conoscerlo, sai ci provava con me" lo prendo in giro.
"Accidenti, mi sa che lo dovrò lasciare allora" scherziamo come due ritardati finché non mi arriva un messaggio di Clara e il sorriso sul mio volto si trasforma subito in uno sguardo fisso nel vuoto. Il suono della risata di Justin diventa ovattato e il mondo intorno a me si scurisce, ma grazie a Dio lui mi riporta alla realtà scuotendomi un poco: "ci sei Dafne? Chi ti ha scritto?"
lei è Clara.
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non so perchè
Romansnon so perchè sono così. non so perchè mi piace lei. non so perchè mio padre mi picchia. non so perchè abusa di me. non so perchè sono ancora in vita. non so perchè mi piace lei. non so perchè mi piace lei. perchè lei, lei, lei, perchè. non so neanc...