La fine (Carlotta)

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Mi ha baciata. Le sensazioni troppo forti che ho provato in quel momento sono indescrivibili.  La sua mano sul mio fianco e l'altra che mi accarezzava la guancia mi hanno portata a casa, ma non quella dove c'è mia madre, una casa vera, una che non mi opprime, una che mi fa stare bene, una che finalmente mi permette di essere me stessa.
Dopo essere andate nella sua stanza (che ora è nostra) abbiamo chiamato Justin e io gli ho detto che forse avevo trovato Dafne, mandandogli poi l'indirizzo della casa. Non gliel'ho detto con certezza per fargli una sorpresa. Ora Dafne si sta preparando e poco fa ho ricevuto una telefonata:
"Carlotta come stai?"
"Chi sei?"
"Ethan, il tuo compagno di banco, sai ci siamo conosciuti una settimana fa, poi sei sparita. Credevo di aver fatto una buona impressione su di te e speravo di poterti rivedere un giorno, magari anche a casa mia, sotto le coperte, senza vestiti." Che schifo.
"Calmati. Non ti conosco, hai sbagliato numero." Mento, con lui non voglio più averci a che fare, nonostante in realtà dal vivo non si fosse comportato così da porco. "Però ti do un consiglio, se vuoi fare colpo su una ragazza non devi parlarle come se fossi un pedofilo, perchè lei ti allontanerà e, se insisti, ti denuncerà. Tieni a mente queste parole, un giorno penserai a quella volta in cui hai chiamato la persona sbagliata e ne sarai grato. Ciao." In quel momento mi sono sentita una nonna che sta insegnando ai nipoti come comportarsi.
"Scusi? Lo ripeta, andiamo." Dato che non capirà mai, ho messo giù, proprio nello stesso momento un cui Dafne è uscita dal bagno.

" Dato che non capirà mai, ho messo giù, proprio nello stesso momento un cui Dafne è uscita dal bagno

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"Come sto?" chiede incerta.
"Come sempre." Rispondo io.
"E cioè bene o male?"
"Benissimo, sei stupenda Dafne." 
"Grazie. Oddio, hai sentito? Hanno suonato, dici che è lui?"
"Si, vai ad aprire. Io vi aspetto qui." Volevo lasciare loro il loro momento, che sarebbe rimasto indelebile nelle loro memorie, ma in realtà li stavo spiando.
Dafne ha aperto la porta e Justin ha fatto una faccia da pesce lesso facendo cadere i fiori che, molto dolcemente, aveva portato fin qui per lei. Si sono abbracciati e lui le ha detto che era da una settimana che aspettava questo momento. Effettivamente per una piccola cosetta successa una settimana fa, le nostre vite sono cambiate completamente e per sempre. Per quanto in questo momento la tua vita possa fare schifo, riuscirai a renderla migliore con un solo battito di ciglia, oppure semplicemente andando a dormire.






è finita, spero vi sia piaciuta nonostante stata un po' incasinata.

non so perchèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora