"mi stai lasciando, Carlotta?" inizio a balbettare, finché la sua voce spezzata dal dolore che sta provando interrompe i miei inutili tentativi di parlare: "io ti amo, ti prego ne usciremo insieme, non riesco a vivere senza di te"
"va bene. Scusami per prima, sta sera c'è la solita festa di inizio anno, ci andiamo?" Detto questo, ci inziamo a lavare (uno alla volta, dato che non volevo fare la doccia con lui), ma senza accorgercene si fanno già le diciannove, così mi preparo più velocemente, mettendo una maglietta a righe e dei semplici jeans, ma che mi piacciono molto.
Appena usciamo di casa chiedo a Carlos di farmi una foto da pubblicare su instagram e devo ammettere che per una volta non mi considero brutta. In passato avevo detto che sono la ragazza più bella della scuola, ma non vuol dire che sono felice o in pace con me stessa, vuol dire solo che lo voglio far credere agli altri. Sono una fonte d'ispirazione per alcune ragazzine e non voglio che sappiano che la loro idola è una cogliona del cazzo. Per esempio, il mondo mi crollerebbe addosso se scoprissi che Kim Kardashian si odiasse. Si, punto a diventare come lei.
La voce di Carlos mi sposta dai miei pensieri: "Siamo arrivati. È la casa di Benjamin questa."
"In tutti questi anni siamo sempre andati da lui?" chiedo stupita
"Si, dov'eri in prima e seconda?" mi domanda ridendo come un imbecille.
"Senti per me l'importante era bere e" esito un secondo per poi continuare a bassa voce: "e stare con te"
"era? Vuoi dire che quest'anno non andremo nella camera degli ospiti per" grazie al cielo in quel momento Benjamin apre la porta per invitarci ad entrare: "ragazzi da quanto tempo, prego entrate." Per la prima volta mi soffermo sui dettagli della vita che mi circonda, Benjamin sta osservando la maglietta attillata di Carlos e non me. Stava fissando un ragazzo e non una ragazza.
Quando entriamo in casa porto subito Carlos in privato e senza indugiare chiedo: "lo sapevi che Benji è gay?"
"cosa? Gay? Lui? Sei impazzita? Che schifo, no. E comunque ce lo avrebbe detto"
"magari non te lo ha detto proprio perché hai questo comportamento da stronzo con quelli come lui" provo a sfidarlo
"Devo ricordarti cos'hai fatto l'anno scorso? A Justin?" di colpo mi vengono in mente una serie di ricordi orribili e mi sento una merda. Uno schifo. Un rifiuto tossico. Mi sento inutile, e pensare che credevo di essere la migliore: "no Carlos, hai ragione" dopo questa mia affermazione ha continuato ad insistere suo fatto di andare nella camera degli ospiti, e quando gli ho detto di no un'altra volta ha iniziato a tirarmi per un braccio fino a quella stupida camera, dove ho iniziato a piangere: "ti prego non farlo, ti prego Carlos questo non sei tu" come per magia si risveglia dal suo stato di trance in cui era andato quando gli ho detto di no e con lo sguardo puntato in basso si scusa: "perdonami Carlotta. Vai via ti prego, non voglio rischiare di farti male".
Scappo correndo per evitare di essere presa di nuovo se avesse cambiato idea. Ho il mascara colato e anche i capelli in disordine. Sono bruttissima. Mi siedo fuori dalla casa sul divanetto a dondolo che ha Benjamin a piangere finché non vedo in lontananza Dafne. Si sta avvicinando al divanetto e quando si siede con il suo magnifico sorriso e anche lei con il viso sporco dal mascara mi chiede: "come stai?" una semplice domanda, ma che a volte è indispensabile e riesce a salvarti dal tuo mondo, dove il mostro sei tu. E ora volevo che me lo chiedesse proprio lei. Solo lei. Volevo parlare con lei. Non so perché mi piace lei. Perché lei, lei, lei perché.
Vi piace?
STAI LEGGENDO
non so perchè
Romancenon so perchè sono così. non so perchè mi piace lei. non so perchè mio padre mi picchia. non so perchè abusa di me. non so perchè sono ancora in vita. non so perchè mi piace lei. non so perchè mi piace lei. perchè lei, lei, lei, perchè. non so neanc...