4. Il principe d'ombra

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Corrono come se avessero il fuoco sotto il sedere in cerca di qualcosa che non si trova. Si tratta fondamentalmente della paura di affrontare sé stessi, si tratta fondamentalmente della paura di essere soli.
Invece a me fa paura la folla.
Charles Bukowski

C'era una volta una bellissima principessa che viveva nell'immenso castello di suo padre.

Aveva camerieri, dame, gioielli, tutto ciò che una ragazza assolutamente comune sogna per tutta la vita.
E la principessa era felice della sua vita agiata, però c'era un problema. Era sola.

Non che le dispiacesse la solitudine, era fermamente convinta che sé stessa fosse la persona migliore su cui contare. Però nel buio della sua lussuosa camera da letto sentiva il peso del silenzio.

Così creò per sé stessa un principe fatto di ombre e di sogni, di speranze mai realizzate. Non era un principe perché aveva sposato la principessa, era un principe perché era suo fratello. Lei sperava che, essendo fratelli, il principe non l'avrebbe mai abbandonata, che sarebbe venuto a trovarla tutte le notti.

E così fu. Il principe venne ogni sera a dare alla principessa il suo bacio della buonanotte. Ma di giorno, il principe scompariva, e la bella principessa sola doveva tornare alla realtà.

Arrivò una sera, poi, in cui il principe delle ombre non si presentò. Fu allora che la principessa capì che anche le sue speranze e i suoi sogni l'avevano abbandonata.
Capì di essere sola.

Dopo una settimana dalla commemorazione, quasi nessuno parlava più del misterioso suicidio, così soprannominato da coloro che avevano già dimenticato.

"Eden, grazie a dio ti ho trovato, devi darmi una mano" mi girai e vidi Christian che mi veniva incontro in preda al panico. Ebbi il tempo di formulare la mia sorpresa nel vederlo a scuola alzando un sopracciglio.

"Che hai? Ti è passata Jennifer Lopez nuda davanti?" riposi con ironia.

"Coprimi" si nascose dietro di me con poco successo
Come sperava di nascondersi dietro una ragazza magra di 1.70m quando lui era un bisonte tutto muscoli e vanità di 1.90m?

"Dai dimmi qual è il tuo grande problema" dissi girandomi verso di lui. Mio fratello mi prese per le spalle e mi fece girare verso il corridoio.
"È lei il mio problema" indicò una ragazza bassina, pesantemente truccata e dall'aria psicopatica che si stava dirigendo a grandi passi verso di noi.

"Dio Chris che vuole Emily Miller da te?" alzai gli occhi al cielo, esasperata.

"Potrei aver per caso baciato la sua migliore amica, che ha postato una foto che è andata virale" spiegò gesticolando in modo esagerato. Mi guardava come se fossi la causa di tutti i suoi problemi e contemporaneamente la soluzione.

"E quindi a lei cosa importa?"

"Beh potrei aver, sempre casualmente, pt l m lt..." la sua voce si abbassò a metà frase. Mi irritai e alzai gli occhi al cielo. Odiavo perdere tempo.

"Christian parla o ti pianto in asso" mi girai con l'intento di andarmene e lasciarlo lì con quella vipera, quando lui urlò.
"POTREI AVER CASUALMENTE PORTATO ANCHE LEI NEL MIO LETTO" urlò lui così forse che tutti nel raggio di due metri si girarono.

Quel ragazzo era esasperante.

"E il fatto che abbia baciato anche la sua amica non le va a genio. Evidentemente si è innamorata di me come tutte coloro che mi incontrano" abbassò la voce.
Egocentrico narcisista.

"Perché mai dovrei aiutarti? "

"Perché mi devi un favore, sorellina" rispose lui ovvio.

Maledetto.

TenebrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora