capitolo 49

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Matilde Mancini's pov:

'RACCOGLIAMO I FIORI OGGI? SU RAGAZZE CORRETE CHE MIA NONNA È PIÙ VELOCE DI VOI' urla la mister, ed ovviamente non può mancare il classico paragone con la nonna che usano tutti gli allenatori, ormai credo che l'unica nonna che non sia flash sia la mia.
'In Inghilterra fa più freddo' dice d'improvviso Sam
'Ma grazie al cazzo, qui siamo uno in una penisola con un clima mite e due l'Inghilterra é più a nord' risponde subito Guro, la nostra svedese di fiducia.
'La prossima che parla due giri in più!' ci urla la mister e neanche a dirlo cala un silenzio tombale, quasi inquietante dato che parliamo sempre.

———
'Dai, adesso partitella, scelgo io le squadre. E
si state tranquille che ve le do le casacche, sono abbastanza lucida da potermelo ricordare!' ecco, questo è il segno che manca poco meno di mezz'ora alla fine dell'allenamento, dato che ogni ultima mezz'ora di allenamento la partita tra di noi è d'obbligo.
'Mancini, metti la casacca. Ah e ora provi a giocare ala sinistra intesi?' mi dice e appena dopo mi lancia in faccia la casacca gialla fluo che mi metto addosso andando poi a posizionarmi nella parte sinistra del campo, come aveva detto la mister.
Quello su cui ci stiamo allenando è un campo sintetico enorme; ci sono le due classiche porte grandi e vicino ad esse ci sono le porticine per migliorare la tattica, in più c'è pure un piccolo magazzino dove poter trovare alcuni conetti o delle pompette per i palloni.
Il campetto è contornato da una pista d'atletica e un'altissima rete color verde.
Inoltre, appena dopo la pista d'atletica color rosso carminio, si trovano le panchine, che in questo momento sono completamente piene di tutte le nostre cose: dei palloni, dei giubbotti, delle borraccie e potrei andare ancora avanti, ma è meglio che mi fermiprima che mi dilunghi troppo.
Gli spalti sono delle costruzioni in cemento grigio con delle piccole sedute incollate al cemento; tutto ciò è coperto da una struttura in legno e ferro.
In più c'è pure una piccola parte nelle tribune completamente chiusa, dove probabilmente ci saranno stati i commentatori surante le partite.
Gli spogliatoi si trovano dietro al campo e sono dentro ad una struttura giallina con le porte blu.
La mezz'oretta dedicata alla partitella vola in un batter d'occhio, come sempre.
Le cose belle durano sempre poco.
Se le partite di campionato fossero come le partitelle fatte in allenamento sentirei la metà della pressione addosso.
Appena il 'piccolo scontro' termina, diamo tutte una mano a raccogliere i palloni, i cinesini e i paletti, e rimettiamo le casacche nel borsone apposta che ci siamo portate da Londra.
Successivamente a ciò, recuperiamo borracce e cappotti e corriamo verso lo spogliatoio: nessuna ha l'intenzione di lavarsi per ultima dato che poi, quel piccolo gruppetto avrebbe avuto meno tempo per asciugarsi.
E, casualmente, una tra le ragazze che é capitata in questo ultimo gruppo, sono io; che sfiga oh! Sempre io.

Jorginho's pov:

'Ho sonno' dico buttandomi a peso morto sul letto.
Siamo appena usciti dalle doccie appena dopo l'allenamento mattutino con Mancini, il quale ci ha dato il pomeriggio libero, dove probabilmente la maggior parte della squadra dormirà o starà nella saletta dove ci sono i biliardini e i calcetti.
'Pure io sono stanco ma, a differenza tua faccio qualcosa di utile' risponde Matteo buttandosi pure lui sul suo letto, coperto da delle lenzuola bianche e una coperta blu.
'Ovvero?' domando girandomi sul fianco con il telefono nella mano sinistra
'Stalkero gente, scrivo a mamma, papà e Carly, rispondo a un po' di tifosi. Sai, cose di tutti i giorni ormai.' risponde lui tenendo gli occhi puntati sul display luminoso del suo iphone.
Mentre digita parole a me sconosciute su quel piccolo schermo mi fermo a notare i piccoli particolari delle sue espressioni, finché un piccolo sorriso non si forma sul suo volto.
'Stai sorridendo. Perchè stai sorridendo?'
'É bello ricevere dei bei messaggi dai tifosi, tutto qui' risponde lui distogliendo per poco gli pcchi dal telefono.
'Tu, caro mio, non sai mentire'
'Come?' domanda lui quasi incredulo alle mie parole
'Oh beh, innanzi tutto non si sorride così per dei messaggi dei tifosi per quanto belli possano essere. Qui qualcuno da cui aspettavi qualcosa ti ha scritto, ma tu non vuoi dirmi chi'
'Ho molto più sonno di prima sai? Quasi quasi mi faccio una dormita, buonanotte.' risponde lui velocemente, cercando di non tralasciare emozioni.
'Oh mio caro Matteo Pessina, se ne parlassi saresti ancora più libero, ma capisco che tu non voglia condividere tutto.
Comunque non sono nemmeno le due di pomeriggio, cosa vuoi andare a dormire ora? E in più sta sera fanno la pizza, io ti avviso anche se é presto: se tu dovessi arrivare tardi non ne trovi più, ma vabbè, ora ti lascio solo coi tuoi pensieri, a dopo Matte' dico alzandomi e uscendo da quella stanza, dirigendomi verso la stanzetta piena di divanetti dove ci sono dei miei compagni intenti a giocare a carte o a parlare.
'Jorginho, tu non eri stanco?' domanda stranito Gigio alla mia entrata nella stanza; effettivamente prima avevo liquidato i miei compagni perchè "avevo sonno", e Pessina mi aveva raggiunto poco dopo in camera per farmi "compagnia" mentre invece, l'unica cosa che effettivamente fatto é stata stare al telefono, non che io fossi da meno però eh!
'Appunto, avevo, ora non più' rispondo io spaparanzandomi su uno di quei divanetti grigi pieni di cuscini blu in modo da ricordare il colore della divisa della nazionale, ma mi duole ammettere, che per quanto possano essere comodi questi divanetti ora rimpiango il mio letto, che é molto più grande e comodo di questo piccolo divano, grazie al quale se dovessi addormentarmi mi beccherei un bel mal di schiena.
Però mi tocca accontentarmi dato che stando in camera con Matteo la pressione tra di noi sarebbe salita a dismisura.
In più mi era anche un po' passatabla voglia di stare in quella monotona camera bianca, almeno qui c'é un po' di colore.
'Giochi a calcio balilla?' domanda Lorenzo
'E me lo chiedi pure? Ovvio, un secondo e arrivo' gli rispondo velocemente

A Matteo:
Vieni a giocare con noi a calcio balilla? almeno non stai da solo

Da Matteo:
Arrivo, voi se volete iniziate, poi ci  diamo il cambio ogni tanto, no prob!

Notti magiche || Matteo Pessina     (Wattys 2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora