capitolo 50

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Matilde Mancini's pov:

'Tu non capisci la mia voglia di mandarti a Roma e inventarmi una qualsiasi scusa con la mister'
'Perché dovrei andare a Roma Samy?' domando
'Perché cazzo Mati, é da quest'estate che mi parli dello stesso tipo e da quanto riporta Jorginho sembra che lui non faccia meno, non capisco quanto vi ci voglia a dichiararvi! Io lui non lo conosco ma mi sembra una testa dura come sei te! Vedi? Siete perfetti!' mi risponde la ragazza.
In questo momento stiamo andando allo stadio per giocare la benedettissima partita di champions contro la Juventus.
Samy ha ragione? Si.
Le darò ascolto? No.
Me ne pentirò? Si, molto probabilmente lo farò.
É da quando gli ho parlato di ciò che è accaduto quest'estate che non lascia perdere questo discorso; non vuole demordere per nessun motivo.
'Dai Mati, facciamo così: se perdiamo fai quello che vuoi, ma se vinciamo gli scrivi per vedervi e mettere ordine tra voi due! Non può continuare così ancora per molto!' continua la Kerr.
Questa ragazza mi farà impazzire; me lo senti.
'Va bene, basta che poi non parliamo più di questo' rispondo svogliata sotto lo sguardo attento della ragazza, che continua a guardarmi mentre tiro fuori le mie cuffiette col filo che usavo quest'estate.

flashback

Sto camminando, o meglio, correndo per i corridoi del centro sportivo di Coverciano.
Vorrei raggiungere il piccolo terrazzino sconosciuto a tutti o quasi.
Oggi ho più bisogno del solito di stare da sola come quando facevo qualche anno fa: mi chiudevo in camera mia e passavo ore a leggere o ad ascoltare la musica in totale solitudine.
Mi mancano i vecchi tempi a volte.
Mi ricordo a quante uscite il sabato o nel weekend dovevo rinunciare o ad ogni cosa che un ragazzino di quell'età faceva spesso.
Quindi, nei monenti in cui non ero ad allenamento mi trovavo sola con la mia stanzetta bianca.
Mentre rifletto, arrivo alla terrazza e mi siedo per terra, o più precisamente, sui cuscinoni da esterno messi dallo staff probabilmente.
E li osservo il tramonto con tutte le sue sfumature mentre tiro fuori le mie cuffiette bianche.
Infilo i due auricolari, collego la mia playlist e la avvio, e fatto.
Rimango li seduta da sola per un sacco di brani che scorrono pian piano mentre li canticchio.
'Che ascolti?' mi domanda una voce che é fin troppo riconoscibile
'Musica' rispondo 'Vuoi?' chiedo porgendogli l'auricolare.
Casualmente parte la canzone che ormai é storia.
La cantiamo tutti pur essendo molto vecchia.
'Notti magichee, inseguendo un goal!' canticchia lui
'Non so come finirà tutto questo, ma sono certo di una cosa.
Tra qualche anno ci ricorderemo di questo e penseremo di tutto, ma la prima cosa a cui penserò siamo noi e queste notti magiche, che sono le nostre notti magiche' conclude
'Si concordo, Matteo' rispondo io appoggiando la testa alla sua spalla e tornandomi a gustare quel magnifico paesaggio con la musica di contorno.

fine flashback

'Mati?! Siamo arrivate! Dai andiamo' mi risveglia una mia compagna dallo stato di trans in cui mi trovavo poco fa.
Scendo dal pullman per entrare nell'enorme struttura dell'allianz stadium dove giocheremo oggi.
Il corridoio per raggiungere gli spogliatoi è enorme e gli spogliatoi sono magnifici e super spaziosi.
Prima di cambiarci per il riscaldamento pre-partita, entriamo in campo per sentire la situazione dell'enorme distesa di erba verde.
Lo stadio visto da fuori è maestoso, ma visto da dentro, o più precisamente, dalla metà campo sembra il doppio.
Io qui c'ero già stata qualche volta, ma non mi ero mai soffermata su queste cose come ho fatto ora.
'Ragazze! venite a cambiarvi' ci chiama la mister e pian piano rientramo tutte nel tunnel collegato allo spogliatoio mentre siamo seguite dalle videocamere di dazn probabilmente.
In spogliatoio troviamo le nostre maglie appese sopra il nostro posto con il cognome rivolto verso di noi.
Subito noto la maglia blu numero 7 con sopra la scritta 'Mancini'.
É sempre una soddisfazione vederla.
Ricordo la reazione della mamma quando aveva visto la maglietta nello store, era euforica quel giorno.
Ci vestiamo tutte e torniamo in campo per scaldarci.
Il pre-partita vola come sempre e mi trovo di fianco all'arbitro  e a Sara Gama, capitale della Juventus e mia compagna di nazionale.
Entriamo in campo e ci disponiamo tutte in riga.
Facciamo le solite cose e dopo il lancio della moneta e lo scambio di due parole pure io, Sara e gli arbitri ci posizioniamo e la partita inizia, finalmente.
———
Fine primo tempo: 1-1; hanno fatto goal Barbara Bonansea per la Juventus e per noi ha fatto goal Erin Cuthbert.
Quando rientriamo dopo il break di 15 minuti io ricomincio la partita, e dopo una ventina di minuti fa goal Pernille portando la partita sul 1-2 per noi.
Quello è pure il risultato finale.
Abbiamo avuto un sacco di buone occasioni non conclusesi con dei goal però.
Dopo la solita revisione degli errori nello spogliatoio, ci facciamo tutte la doccia con delle canzoni brasiliane prese dalla playlist di non so chi.
Balliamo, cantiamo e festeggiamo la vittoria.
Intanto le più veloci si sono già asciugate e sono pronte per salire sul pullman che ci porterà all'aeroporto dove saliremo in aereo per tornare a Londra.
Mi mancherà il clima italiano.
Mi mancherà il cibo.
Mi mancherà la terra che io chiamo casa.
Sembra un addio, vero? Ogni volta che lascio questo paese sono triste.
Eppure so che ci tornerò a breve ma é comunque triste.
Quando arriviamo all'aeroporto facciamo il check-in e ci incamminiamo verso il gate del nostro aereo.
Sopra la scritta "Gate 9" é presente un enorme cartello nero con delle scritte gialle.
Un'arrivo in particolare mi colpisce.
'Londra-Roma' c'é scritto.
É il volo opposto che faremo noi dopo.
Leggendo quel due nomi di città scritti in quell'ordine mi fanno pensare a tutte quelle fantastiche settimane, che sembrano apparire nella mia mente.
Tutti gli scherzi, tutte le chiacchierate a tarda notte, tutti le colazioni, i pranzi e le cene.
Tutti gli allenamenti e tutte le volte che siamo rimasti chiusi fuori dalla camera dell'albergo o di Coverciano.
Io penso spesso a ciò che é successo quest'estate con loro, i miei amici.
Ma chissà se anche i ragazzi ogni tanto pensano a me, perché sicuramente alla vittoria dell'europeo ci pensano spesso.
Ma forse, ad una persona in particolare non penseranno spesso, e se dovessero farlo dubito che sarei io.
"I passeggeri del volo 154132 diretto verso Londra, Inghilterra sono invitati a salire nell'aereo."
Ciao Italia, a presto.
Lascio a te i miei ricordi, conservali bene.

Notti magiche || Matteo Pessina     (Wattys 2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora