Oltre Il Buio Dei Tuoi Occhi

capitolo45

Kevin

Porto Keila fra le braccia stringendola a me. Ho dato l'ordine di far arrivare il mio elicottero entro pochi minuti altrimenti avrei ucciso tutti.
Jess come sempre non mi ha deluso e mi ha riferito che ci aveva già pensato lui.
Finalmemte salgo a bordo e la stringo forte a me, come se avessi paura di perderla.
Il suoi occhi sono chiusi e non vedo quel mare in tempesta che ha sconvolto la mia vita.
Mai nella vita avrei pensato di trovarmi in questa situazione, pensavo di avere potere su tutto, ma anche se così fosse, ora mi ritrovo a non poter far nulla se non correre in ospedale e affidarla alle migliori cure possibili e mi sento impotente, quasi inutile.
Mi accomodo con lei in grembo e le bacio dolcemente la fronte tenendo premuto la mia camicia sulla sua ferita che continua a perdere 7sangue.

Poco dopo atterriamo alla mia clinica privata, mi viene strappata dalle mani, come se non mi appartenesse più.
Lei non è tua.
Sento un vuoto immenso nel mio petto, un dolore strano.
Aspetto in sala d'attesa come ogni dannato essere umano, Keila è in sala operatoria incosciente di tutto quello che le sta succedendo.
Vengo raggiunto da Jess che mi aggiorna su tutto quello che è successo. Ha sparato a Bruno ma non è morto e lo ha rinchiuso in uno dei nostri magazzini.
Ha preso Judi che era messa molto male. Da quello che lei gli ha ha detto è stata Keila a ridurla così e sorrido al pensiero di lei che si avventa sulla rossa, lo sapevo che era una guerriera.
Ma ora sta affrontando l'ennesima battaglia.
<<Cosa farai quando si rimetterà?>>
Mi chiede Jess risvegliandomi dai miei pensieri, alla sua domanda non posso rispondere perché anche se ora so tutta la verità non ho in minimo potere.
<<Non lo so, non dipende da me>>.
Sospiro
<<Credo che la lascerò libera. Tornerà alla sua vita e io sarò solo un brutto ricordo.>>
Lui guarda fisso davanti a sé, poi quando credo che la conversazione sia finita riprende.
<<Da quello che ha detto Georgia tu popoli già i suoi incubi da tempo, forse questa volta ti sognerà.>>
Rimango fisso sulle mani, ho ancora il suo sangue insieme forse a quello degli altri, sono sporco dentro e fuori ho punito una persona che non lo meritava solo per placare la mia sete di vendetta.
Le parole di Jess risuonano nella mia mente, Keila sta soffrendo da troppo tempo deve essere felice.
Sia io che la mia famiglia abbiamo fatto già troppo. Se mi vorrà saprà come cercarmi, lasciando per la prima volta in vita mia che qualcun'altro scelga per me.

Due ore dopo finalmente esce dalla sala operatoria e la mia ansia diminuisce. Parlo con i medici e mi assicurano che starà bene anche dopo, occupandomi di tutto quello che le servirà in futuro.
La guardo da lontano ma non oso avvicinarmi e il dolore al petto riaffiora.
Ho preso la mia decisione e a malincuore vado via facendola sorvegliare dai miei migliori uomini.
Fa male, ma è la scelta piu giusta.