14. White Rabbit

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"Perché sono di nuovo sui sedili posteriori?!" Steve si lamenta, scontroso. Robin gira la testa per guardarlo, con un sorriso sornione sul viso. "Te l'ho detto, idiota. Soffro il mal d'auto, ho bisogno di sentire l'aria sulla mia pelle". Steve sbuffa. "Non dovresti stare nell'auto di Billy se soffri il mal d'auto". Billy parla ad alta voce sopra il volume alto della musica che sta esplodendo dagli altoparlanti: "Smettila di piagnucolare come una cagna, Harrington. Mia la macchina, mie le regole".

"Bene!" Steve geme, infastidito.

Billy inizia a guidare con un forte stridore di gomme, facendo chiedere a Steve se stanotte morirà per mano sua. Sospira, guardando distrattamente i sedili.

"L'ultima volta che sono stato in questo posto sono stato picchiato a morte, con Max che guidava la tua macchina..." riflette, ma evidentemente non ha pensato alle possibili conseguenze di una grande dichiarazione come quella, perché Billy inchioda immediatamente e si gira verso di lui, il suo volto una maschera di pura, a malapena contenuta, rabbia.

"LEI COSA?!"

Merda, merda, merda. Steve ridacchia nervosamente, cercando di alleggerire un po' l'atmosfera. "È una vecchia storia..."

"Ucciderò quella puttanella!" Robin afferra nervosamente la spalla di Billy, notando come il ragazzo non stia prestando attenzione alla guida. "Hargrove, vuoi guardare la strada? Per l'amor di Dio!" Billy grugnisce ma fa quello che gli è stato detto, il suo pugno stretto al volante.

Steve non vuole ammetterlo a se stesso, ma è un po' nervoso. Non va a una festa da mesi e andarci con Billy e Robin è troppo strano. L'idea di affrontare di nuovo Tommy H e quel branco di coglioni gli fa prudere le mani. Quella non è più la sua cerchia d'amici, anche se non è sicuro di quale dovrebbe essere, ora, considerando la sua recente frequentazione con dei ragazzi di tredici anni e, beh, quei due davanti a sé.

Non può mostrare quanto sia realmente teso. Billy lo prenderà in giro, lo chiamerà pollo o qualcosa del genere.

"Che ora è? Non siamo, tipo, in super ritardo...?" Robin chiede distrattamente, guardando il suo orologio. Billy alza le spalle con disinvoltura, sbattendo il volante a tempo con la musica. "Falli aspettare. Devono desiderarti" lei sgrana gli occhi di fronte a questa frase idiota. "Sei proprio un cliché ambulante, Hargrove".

Alla fine arrivano alla cava, una fila di macchine è già parcheggiata, mentre da lontano si sentono urla e musica a tutto volume. Ora le mani di Steve cominciano a sudare in modo incontrollato, Robin lo nota mentre camminano verso il falò. Gli stringe delicatamente la spalla. "Rilassati, idiota. È solo una festa, niente di che". Sì. Facile a dirsi. Tutte le peggiori cazzate erano successe durante feste come quelle, nei recenti sviluppi della sua vita.

Steve ridacchia, cercando di nascondere il disagio meglio che può. "Lo so, lo so. Sto bene, davvero".

Lei gli lancia uno sguardo interrogativo, poi, una voce fastidiosa li intercetta. "Hargrove, ragazzo mio!"

Eccolo qui. È sicuramente Tommy H che saluta Billy con un mezzo abbraccio veloce e troppo virile. Ovviamente quel ragazzo doveva essere la prima persona ad incrociare le loro strade. Perché Steve non era già abbastanza nervoso di per sé.

"Che si dice, Tommy? Non ti vedo da un po'...". Billy risponde, con tono piatto. Tommy fa spallucce con falsa modestia. "Beh, sai, devo preparare tutto per il college... prepararmi per il grande nuovo inizio".

Poi, si accorge finalmente di Steve e Robin in piedi dietro Billy, e un brutto ghigno si diffonde sulla sua faccia lentigginosa. "Harrington?! Che diavolo ci fai qui?".

Strange Pleasures - HARRINGROVE TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora