27. you only live once

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Billy non ha mai desiderato così tanto non avere l'attenzione su di sé, come in quel momento. Sì, esattamente. Piuttosto insolito, no?

Sta camminando per il corridoio della scuola, sostenuto dalle stampelle, affiancato da Robin, che sta riassumendo le voci che girano sulla sua persona in questo momento, mentre gli occhi di tutti sono puntati su di lui, la gente sussurra e sibila cose alla sua vista.

"Alcune persone dicono che sei stato in prigione a causa dell'incidente di Robinson. Credo che questa sia la più comune". Spiega, gesticolando eccitata come se stesse raccontando la trama di un bel film. "Alcuni dicono che sei stato in ospedale. Alcuni dicono anche che hai l'HIV. Questa è una conseguenza di, uhm, l'altro pettegolezzo. Quello su di te che sei..." "Una checca?" Billy finisce per lei, alzando un sopracciglio. Lei annuisce. "Sì, quello. Più di tutto, credo che ora abbiano una paura fottuta di te".

Billy fa un ghigno, cattivo. Non è una novità, no? In California aveva la fama di residente matto e psicopatico a scuola, dopo tutto. È abbastanza comune che la gente lo tema, e lui fa in modo di dare alla gente un sacco di motivi per farlo.

"Buono a sapersi. Come se me ne fregasse qualcosa" commenta, con voce piatta.

Sono arrivati all'armadietto di Billy. Lui annaspa goffamente nella sua borsa per prendere i libri, e presto Robin lo assiste, senza che gli venga chiesto. La verità è che Billy non l'avrebbe mai fatto. Ma lo apprezza, anche se è allergico a dire cose come "grazie".

"Cosa dirai al preside?" chiede lei, e sembra che stia cercando di trattenere la sua preoccupazione, comportandosi con nonchalance. Billy chiude l'armadietto con un forte scatto. "Credo che improvviserò. Stavo pensando, non so, che forse potrei beneficiare di un po' di quel bizzarro potere che mi ha dato quel mostro". Billy lo dice con disinvoltura, ma la reazione di Robin è qualcosa di simile all'indignazione.

Lei sussulta, sembrando stranamente stupida in quel modo, considerando la sua solita facciata da sapientona.

"Hargrove non è..." Billy strizza gli occhi. "Non è giusto? Non etico?" prova in tono beffardo, trovando la sua approvazione silenziosa. "Al diavolo. Ho odiato questo maledetto potere da quando l'ho ricevuto, ma ora comincia a diventare interessante. Devo ammettere che quegli psicopatici del laboratorio mi hanno insegnato bene come usarlo" ancora, lei non è convinta.

Si appoggiano agli armadietti, guardando la gente che si aggira.

"Potrebbe essere pericoloso". Gli ricorda Robin, spalla a spalla con lui e con lo sguardo puntato su niente in particolare. Billy alza le spalle. "Naah. Penso di aver capito, ora. Guarda."

Si concentra su un ragazzo senza nome che cammina davanti a loro e, in un istante, le loro menti sono collegate.

Il ragazzo si blocca sul posto, poi, fa qualche passo verso di lui. Robin sta fissando la scena con la bocca aperta e gli occhi sgranati. Billy afferra la sua borsa, allunga il braccio verso il ragazzo e fa cadere la borsa a terra, facendo strisciare tutto il contenuto sul pavimento.

Il ragazzo si inginocchia e comincia a raccogliere le cose, sistemandole con cura nella borsa. Poi, solleva lo zaino e lo allunga a Billy, con il viso bianco e senza emozioni.

"Troppo gentile". Billy cinguetta, riprendendo la borsa sotto lo sguardo scrutatore dell'amico. Il ragazzo fa qualche passo indietro tra la folla, poi, Billy lo 'libera', causando il suo apparente disagio, come se fosse stato risvegliato da una sorta di passeggiata in sogno.

"Quello era..." Robin inizia, con un'espressione metà indignata e metà divertita. "...Forte, vero?" Dice Billy, con un sorriso da lupo in faccia. Ma Robin non sembra esattamente della stessa idea. "Stavo per dire da malati...è ovviamente bullismo". Sottolinea, ricevendo un'alzata di spalle in risposta. "Questi due concetti sono piuttosto simili, Buckley". Dichiara Billy, come un dato di fatto.

Strange Pleasures - HARRINGROVE TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora