22. All the rage back home

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Dire che Robin fosse sorpresa di ricevere la chiamata è riduttivo. No, Robin era davvero scioccata nel sentire quanto la voce di Steve fosse spaventata.

È una giornata pigra alla Family Video, niente in particolare sta disturbando quello che sembra un pomeriggio assolutamente mediocre. Ci sono solo lei e Keith nel negozio, e lei è persino in grado di fare i suoi compiti visto la situazione di assenza totale di clienti. Così, è seduta al bancone, scarabocchiando distrattamente i suoi appunti, quando il telefono squilla.

Inizialmente, raggiunge la cornetta con un movimento svogliato, parlando in modo piatto con la risposta standard: "Family Video. State parlando con Robin, come posso aiutarvi?", prefigurando qualcuno dall'altra parte della linea che sicuramente vuole lamentarsi di qualcosa, forse la mancanza del loro film preferito nel negozio o un suggerimento su un nuovo ordine di commedie romantiche. Sì, niente di strano, niente di nuovo. Tranne che non ha trovato un cliente lamentoso, è niente di meno che Steve Harrington che la prega di raggiungerlo a casa sua nel mezzo di qualcosa che suona come un mental breakdown.

Lei ha risposto a bassa voce, attenta a non farsi sentire dal suo manager, che è impegnato a organizzare i nastri in uno scaffale poco distante.

"Steve... Sto lavorando, se non l'hai notato. Come diavolo potrei fare?".

Dall'altra parte della linea, Steve sospira per lo stress. "Dai, Rob! Da quando inventare una cazzata è un problema per te?! Questo è un codice rosso. Lo giuro, sono serio, codice rosso del cazzo, amica!".

"Bene!" ha sibilato lei. "Sarò lì tra dieci minuti. Ci vediamo." "Rob! Sei la migliore! Sei davvero t..." ma l'idiota non avrebbe potuto continuare le sue lusinghe perché Robin ha già chiuso la chiamata.

Quindi, eccola qui. A guardare il suo capo e a chiedersi come farà a risolvere la situazione. Sospira, raccogliendo tutta la forza mentale, e va verso di lui con i pugni chiusi. Spero che funzioni... e spero anche che quell'idiota sia serio riguardo al codice rosso. Se mi chiederà ancora del porno gay lo ucciderò, cazzo.

"Keith!" il ragazzo si gira verso di lei con la sua solita faccia seccata, aspettando che lei parli. Robin si trova nervosa e senza parole, ma solo per un momento. Parla a voce alta, mettendo in piedi una recita estremamente convincente.

"Mia nonna sta morendo".

Keith alza un sopracciglio, perplesso. "Sta morendo?" ripete, con la faccia da poker. Robin annuisce con troppa energia. "Sì, è in ospedale. Ha avuto un attacco di cuore, è in una situazione critica..."

Poi, Robin cerca di sembrare una persona sul punto di piangere. "Devo vederla prima che se ne vada...Ti prego, Keith! Lei è tutto ciò che ho. Sono cresciuta con lei..." ovviamente è tutta una bugia visto che ha ancora tutte le sue nonne e inoltre, non è mai cresciuta con loro, considerando che una di loro è in realtà a Galway, cioè in Irlanda. Ma, comunque sia. Keith la studia senza dire nulla mentre lei comincia a sentirsi nervosa sotto il suo sguardo. Poi, dopo qualcosa che sembra un'eternità, arriva il verdetto.

"Non credo che tua nonna stia davvero morendo". Robin cerca di replicare ma lui la liquida con un gesto della mano. "...Ma penso che sia un'emergenza. Quindi, vai". Sì! Lei cerca di contenere l'entusiasmo, solo per rendersi conto che Keith non ha ancora finito di parlare. Sta per porre le sue condizioni per la generosa concessione. Figlio di...

"Ok. Cosa vuoi in cambio?" sbotta lei, mettendo le mani sui fianchi.

"La tua amica... la rossa". Robin cerca di non trasalire alla menzione di lei. Annuisce leggermente.

"Sì, che mi dici di lei?"

"Voglio che me la presenti". Povera Liz. Sarà così imbarazzata... "È sexy". Keith aggiunge allora, come dato di fatto, e sì, è vero, è fottutamente sexy ma è anche di proprietà di Robin. Comunque, non è che il ragazzo abbia una possibilità.

Strange Pleasures - HARRINGROVE TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora