Capitolo IX

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Il cielo nel frattempo si era ingrigito. La città era lontana, ormai erano giunti nei pressi del villaggio degli amish. Il cemento, i graffiti e i rumori avevano lasciato spazio ai grandi spazi, all'odore della campagna e ai versi degli animali delle fattorie nei dintorni.

Più che un villaggio sembrava una sorta di dimensione a sé stante, un'insieme di case di legno disseminate lungo una grande e verdissima valle.

La casa di Rachel si trovava alla fine di una strada sterrata. Il rombo della macchina di Kat era così inusitato da quelle parti che subito allertò il padre di Rachel, Isaac, il quale uscì e si affacciò sul portico della casa per vedere cosa stesse accadendo.
"Guarda Eliah, c'è il nonno!" disse Rachel.
"Si, il nonno! Ciao nonno!"

Dopo ore di viaggio, Kat giunse a destinazione e fermò l'auto poco lontano la casa di Rachel.
Eliah si precipitò fuori e andò incontro euforico al nonno. Rachel non lo seguì: ormai il malessere di Kat era evidente ad occhio nudo. Era ancora più pallida, la sua pelle del viso brillava di sudore e la sua espressione si era fatta assente.

"Kat, ti senti bene? Vuoi scendere e riposarti da noi?"

Non ricevette alcuna risposta. Kat ebbe un mancamento e batté la fronte contro il clacson della macchina, facendolo risuonare per tutta la pianura.
Rachel uscì fuori di corsa per aiutarla. Aprì lo sportello anteriore, le risollevò la testa e la scosse per risvegliarla.

"Ma che succede?" urlò Isaac.
"Papà, sta male! Vieni, presto! Kat! Kat, mi senti?"
Kat schiuse gli occhi, ma non era completamente cosciente, era in una sorta di dormiveglia. Quel lungo tragitto in auto le aveva drenato ogni briciola di energia rimasta e ora era un motore in folle, incapace di muoversi e reagire nonostante la sua volontà. L'unico appiglio alla realtà era il dolore al fianco.

Rachel notò che Kat con la mano si teneva proprio quella parte del corpo, così subito gliela spostò e scoprì con sconcerto la grossa macchia di sangue rappreso. Sollevò la sua camicia e vide la vistosa medicazione.

"Ma che cosa ti è successo? Chi è stato?"
"Sono stati loro..." disse con un fil di voce.
"Loro chi? Gli assassini di quell'uomo dici?"
"Sì..."
"Tu sei matta, perché non sei andata in ospedale?"
"Vi stanno cercando... dovevo nascondervi. Se mi ricoverano, mi trovano. E se loro mi trovano... trovano voi..." rispose Kat, prima di perdere i sensi del tutto.

Io ti salveròDove le storie prendono vita. Scoprilo ora