Finito di telefonare, Kat si attardò qualche istante in più alla toilette della stazione di servizio per lavarsi le mani e bagnarsi un po' la faccia, lucida di sudore. Faceva infatti caldo quel giorno, ma si era comunque costretta a cingersi con uno scialle. Era l'unico modo che aveva trovato in quel momento per nascondere la sua fondina ascellare vestendo come un amish.
Dopo essersi rinfrescata e riaggiustata i capelli sotto la cuffietta, quasi per tirare il fiato, stette lì a fissare l'immagine del suo viso riflessa allo specchio del bagno. Quella per lei era la giornata migliore da una settimana a quella parte. Era riuscita finalmente ad alzarsi dal letto e aveva la conferma che sia Julia che Greg stavano bene. Non le sembrava vero potere essersi tolta tanti simili pesi di dosso. Rimase allora qualche altro istante lì ferma, a godere di quel prezioso momento di sollievo, a ristorarsi di quel poco che, in mezzo a quella tempesta, le sembrava tantissimo.
***
Il paese distava qualche chilometro dal villaggio degli amish. Di sicuro la distanza in macchina sarebbe stata coperta in una ventina di minuti scarsi, con un calesse invece ci voleva un'ora e mezza di viaggio. Fu a quel punto che Kat concluse di avere preteso da sè stessa un po' troppo. Se all'andata infatti aveva retto bene quel lungo tragitto, il ritorno fu invece molto più defatigante per lei. Come era sua abitudine però, non disse nulla e strinse i denti per tutto il tragitto.
Dopo avere sistemato di nuovo i cavalli nella stalla, Isaac e Kat percorsero il breve viottolo che li separava dalla casa dei Lapp.
Mentre erano in cammino, Kat si accorse con la coda dell'occhio che si stava avvicinando un giovane uomo con in mano qualcosa che sembrava una scatola di legno.
"Buonasera signor Lapp... Spero di non disturbare..." fece lui quasi con deferenza.
"Samuel Steininger! - rispose Isaac invece con entusiasmo - Sono felice di rivederti!"
"Oh, ma lei non è..." disse Samuel scrutando meglio la figura di Kat.
"Cosa? Oh no, mia figlia è rimasta in casa con Eliah. Lei è... bè è la nostra ospite, avrai saputo penso..."
"Mi chiamo Kat, piacere di conoscerti."
"Il piacere è tutto mio!"
"Cosa porti con te, ragazzo?" chiese allora Isaac.
"Questo? Bè, è per Rachel... intendevo dire è per la vostra famiglia, è una nuova casetta degli uccelli! Ricordavo che quella che avevate si era rovinata durante l'ultimo temporale, così ho pensato che avevate bisogno di una nuova..."
"Ma che splendida idea hai avuto! Ti ringrazio, Rachel ne sará felicissima!" fece Issac raccogliendo dalle mani di Samuel il suo dono.Kat rimase a guardarli parlare in silenzio. Era lì presente con il corpo, ma con la testa invece era altrove, come se stesse assistendo a quella scena da dietro un oblò.
Quello era il mondo di Rachel che faceva capolino inesorabile nella realtà e lei poteva solo assistere inerme al suo palesarsi.***
Nel frattempo, Rachel stava imbandendo la tavola per la cena. Si vide così piombare in casa di punto in bianco il padre in preda all'euforia con il regalo di Samuel in mano.
Isaac era infatti un fiume in piena e assorbì tutta l'attenzione della figlia e del nipote decantando la bellezza di quella casetta per gli uccelli e la gentilezza di Samuel.
Kat invece a stento proferì parola da quando aveva attraversato l'uscio di casa. Nonostante il trambusto fatto da suo padre, Rachel si accorse lo stesso che lei era grigia in viso e distante da loro, al punto da ignorarli per dirigersi in silenzio verso la cucina. Così, non appena Isaac mollò il colpo con lei, Rachel si allontanò per raggiungerla.La colse di spalle, intenta a togliersi lo scialle e la fondina di dosso.
"Come è andata?" esordì Rachel cogliendola di sorpresa.
"Oh... Stanno tutti bene, fortunatamente. Non devi preoccuparti..."
"Davvero? Grazie a Dio! E ora cosa pensate di fare?"
"Abbiamo pensato che la cosa migliore sia avvertire la stampa. Scoppierà un bel guaio... già in città siamo detestati, se verrà fuori questa storia non so cosa rimarrà del corpo di polizia..."
Kat tirò fuori la pistola dalla fondina e sganciò il caricatore.
"Vuoi pensarci tu a nasconderla?" chiese porgendole l'arma.
"No... - rispose Rachel quasi ritraendosi per la paura - Metti tutto nella credenza in alto, dietro i barattoli..."
"Certo..."
Rachel stava ancora osservando Kat. Aveva l'aria esausta e non sembrava affatto serena nonostante le buone notizie che aveva portato con sè. Forse non le stava dicendo tutta la verità? Cosa si agitava nella sua testa?
"Kat, sei davvero sicura che tutto vada bene?" insistette allora.
"Ma certo Rachel, perchè pensi il contrario?"
"È che sembri... strana."
Rimasero entrambe in silenzio, mentre dalla sala da pranzo provenivano le voci di Isaac e Eliah, i quali discutevano su come e quando montare la casetta degli uccelli di Samuel.
"Sono solo molto stanca, penso proprio che andrò subito a letto..."I loro mondi collidevano per scoprirsi ogni volta orbitanti su piani paralleli. Non c'era niente che potesse farli incontrare. Kat cercava di destarsi da quell'illusione cercando di ripetersi questa frase come un mantra. Tuttavia, stava diventando sempre più difficile per lei aggrapparsi alla ragione e ricordare così chi fossero entrambe.
D'altro canto, Isaac ormai aveva un'età. Rachel non poteva rimanere da sola nella sua comunità. Aveva un figlio che chiedeva di essere cresciuto in una famiglia vera, con un uomo che tenesse le redini di casa e li proteggesse. Sapeva bene qual era il dovere a cui attenersi.
Ma in quel momento l'unica cosa che vedeva era lo sguardo cupo di Kat. Non sapeva cosa le passasse in quel momento per la testa, magari lo aveva intuito, ma non si soffermò ad approfondire i suoi pensieri.Rachel allora agì di puro istinto. Prese la mano di Kat tra le sue e la guardò sorridendo.
"Guarda che ci tengo che tu resti qui a mangiare con noi. Voglio celebrare che tutto sia andato bene."
Kat fece lì per lì dentro di sè resistenza a quell'invito sincero. Poi però decise di lasciarsi andare ancora una volta a quella dolcissima illusione.
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Io ti salverò
RomanceRachel Lapp è una donna amish il cui figlio Eliah è suo malgrado testimone dell'omicidio di un poliziotto. L'ispettrice Kat Benatar è una donna alla deriva, travolta dall'uccisione della sua compgna. Viene richiamata in servizio per aiutare il suo c...