Capitolo XXIV

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Presero un suv per recarsi al villaggio degli amish. Evitarono le strade battute, correvano sullo sterrato, sperando così di non incontrare nessuno.

Non era nemmeno l'alba, ancora era pressoché buio, e McCallister guidava tenendo solo le luci di posizione accese. Nessuno doveva scorgerli mentre sbucavano all'orizzonte. Si fermò sulla cima di un avvallamento, da cui poteva vedere dall'altro la tenuta dei Lapp.

"Ci siamo, è questa." disse McCallister al commissario seduto accanto a lui.
Tirarono fuori dalle fondine le loro pistole, montarono i silenziatori e misero il colpo in canna. A quel punto, si guardarono dritto negli occhi e, senza dirsi una parola, uscirono dall'auto allontanandosi da lì.
***
Giunto poco lontano dal pollaio per raccogliere le uova fresche, Isaac vide davanti a sé due uomini, vestiti come la gente di città, incedere a passo svelto verso di lui. Non capì lì per lì cosa stessero facendo da quelle parti a quell'ora. D'un tratto però notò le armi che i due tenevano in mano. Realizzò allora in un attimo cosa stesse accadendo e il terrore lo attraversò da capo a piede come una scarica elettrica.

"Kat! Kat!" urlò in direzione della finestra di casa, venendo però subito tramortito dal calcio della pistola di uno dei due uomini. Isaac cadde a terra senza emettere un fiato e con un rivolo di sangue ad attraversargli la tempia.

Kat in quel frangente era nella sua camera, ormai pronta per lasciare la tenuta dei Lapp, quando le urla di Isaac giunsero al suo orecchio. Con uno scatto andò allora alla finestra a verificare cosa stesse succedendo. Ormai la notte si era diradata e le luci dell'alba permettevano di scrutare l'orizzonte. Vide così le sagome di McCallister e del commissario chine su Isaac, disteso a terra svenuto.
Si precipitò allora giù per le scale di casa per recuperare la pistola.

***

"È morto secondo te? Non si muove più..."
"Ma che dici, l'ho solo tramortito!" reagì stizzito McCallister
"Almeno abbiamo la conferma che quella stronza si nascondeva in mezzo a questi spaventapasseri..."
"Speriamo non l'abbiano sentito..."
"Merda, te l'avevo detto che dovevamo venire di notte! Questi sono campagnoli, si svegliano prima dell'alba!"
"Basta cazzate! Entriamo e chiudiamo questa faccenda una volta per tutte!"

***

"Rachel, porta via Eliah con te, adesso!"
"E... e tu?" chiese Rachel terrorizzata e stretta a suo figlio.

Kat delegò la sua risposta al rumore del caricatore di nuovo dentro la pistola.

"Avanti, tutti e due, fuori di qui! Uscite dalla porta sul retro e correte più che potete!"

Eliah non se lo fece ripetere due volte e subito si divincolò dalle braccia di sua madre. Rachel rimase un secondo in più, tremante e distrutta, a guardare Kat, come a volere fissare nella sua mente la sua immagine per l'ultima volta. Poi scappò anche lei da lì, a raggiungere suo figlio in fuga tra i campi.

***

McCallister entrò guardingo in casa, tenendo sempre l'arma spianata davanti a sé. Dietro di lui, a coprirgli le spalle, il commissario. Con passo felpato attraversarono ogni angolo della casa, attenti a coprire ogni angolo cieco l'uno con il supporto dell'altro.

La casa sembrava essere vuota. Notarono allora le scale che portavano al secondo piano. McCallister, con un cenno della testa, fece intendere al commissario che sarebbe rimasto a perlustrare il piano terra. Il superiore annuì e accettò così di salire le scale per controllare l'altra parte della casa.

***

Madre e figlio correvano a perdifiato, senza mai voltarsi indietro. A Rachel sembrava non finire mai quella radura e il tempo sembrava essersi cristallizzato. Quanto ancora avrebbero dovuto correre per trovare salvezza? Ma in fondo, con ciò che si era lasciata alle spalle, sarebbe stata vera salvezza per Rachel?
Finalmente videro davanti a loro la casa di un'altra famiglia.
"Aiuto! Aiutateci!" urlò Rachel per richiamare l'attenzione dei vicini.
Dopo quel richiamo disperato, una donna, dell'età di Rachel suppergiù, uscì fuori da quella casa esterrefatta.
"Ma tu sei Rachel Lapp! Che ci fate qui? Perché state scappando così?"
"Dovete aiutarci...- fece Rachel ormai esausta dopo la lunga corsa - sono venuti degli uomini dalla città per ucciderci!"
"Che cosa?!"

Io ti salveròDove le storie prendono vita. Scoprilo ora