IN THE END ☽

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Laila

Mi dirigo alla tomba con in mano un mazzo di fiori e una mano sulla pancia, appena pronunciata.

Sono cresciuta da sola ma la faccenda di Stefan e Natan mi ha insegnato che bisogna imparare a capire e soprattutto a perdonare.

«Non so se sarò una buona madre» dico, rivolta al marmo della lapide su cui ho appena adagiato i gigli bianchi delle terre del branco, fuori dallo chalet nel Montana.
Gli stessi che crescono nelle aiuole fuori casa.

«Ma so che è giunto il momento di perdonare e di andare avanti. E di ringraziarti per avermi messo al mondo...»

Natan se ne sta in disparte insieme a Stefan e per me non c'è nulla di più bello che vederli insieme. Sono così simili, testardi, forti...

E sono contenta che Stefan ora sia parte della nostra famiglia.

Quando torno da loro, Natan mi posa una mano sulla pancia e con l'altra mi cinge la schiena. Si è accorto che aspettavo un bambino non appena è successo, per quella suo radar innato che gli permette di percepire qualunque lupo nelle vicinanze.

«Un anno che ci conosciamo e siamo già in quattro...» scherza, dandomi un bacio sulla nuca e guardando con fierezza suo figlio.

«Vacci piano o potresti fare un branco tutto tuo» Stefan è un adolescente intelligente e pieno di sarcasmo. Un tratto ereditato da suo padre e che io adoro.

«Direi che il branco lo lasciamo a Kael...» scherzo io, indicando in lontananza lui e la sua nuova compagna, Selene.

LONE WOLF - NATANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora