Natan
«Ei, sai dov'è il branco di Saskia?»
Il lupo annusa la neve nella mia direzione e ringhia. Dev'essere alle prime trasformazioni, eppure è forte e sprezzante della potenziale minaccia che potrei costituire per lui.«Saskia è morta» ruggisce, mostrando un leggero cenno di cedimento nelle zampe anteriori.
«Quando è successo?»
Gli occhi verdi del lupo si illuminano in un lampo di rabbia.
«Quando sono nato. E ora sparisci...»Quei ricordi si aggrappano al presente coi loro artigli
«Dovresti parlargli di nuovo» Mormora Laila, mostrandosi così sensibile da mettere da parte il suo dolore per lenire il mio. Quella con Saskia era una simbiosi malsana, un circolo vizioso di bisogni e ricompense. Nulla a che vedere con la pace che provo accanto a Laila e la sensazione di essere a casa.
Vorrei che lo capisse...
Ma forse ora mi vede solo come un mostro.
«C'è un numero limitato di traumi che si possono causare alla vita di un figlio...» sospiro.
«Non lo so, Natan. Ho passato la mia intera esistenza a chiedermi il perché dell'abbandono dei miei genitori...Ad odiarli e allo stesso tempo a sentirne la mancanza. È un vuoto enorme...E fa male...»
Penso a quel ragazzo e a tutta la rabbia che ho visto nei suoi occhi verdi, troppo giovani per essere così soli.
«Dovresti fare un altro tentativo» dice, prendendomi la mano.
«Pensaci almeno...»
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LONE WOLF - NATAN
Wilkołaki«Mio fratello è l'essere più testardo e orgoglioso sulla faccia della terra...E tu lo hai rifiutato» Nel dirlo gli sfugge un sorriso sghembo. «Io non sono fatta per stare con qualcuno» sbotto. «Che potrei mai dargli, a parte i miei drammi?» «Lail...