I HATE YOU ☽

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Natan

Fuori ha iniziato a piovere. Acqua mista a neve che si congelerà di nuovo, una volta a terra, formando pericolose lastre di ghiaccio.
Seppur con una certa riluttanza, mi alzo e infilo dei vestiti.

Dopo l'ultima litigata con Laila preferirei di gran lunga uscire in forma di lupo, ma guidare il pick-up le zampe non sarebbe proprio il massimo.
Kael mi ha dato un bel po' di lavoro da fare, probabilmente per punirmi per la mia fuga. O forse semplicemente perché mi conosce e sa che ho bisogno di distrarmi.
La fatica mi impedisce di dare di matto.

Sono stanco di fare il coglione dietro a Laila. Un momento è vicina e un attimo dopo siamo distanti anni luce e ci urliamo contro cose orribili.

Non è così che dovrebbe essere tra compagni. Ma a quanto pare lei sente il bisogno di tenermi lontano e di complicare tutto.

Siamo stati insieme. È stato bello...
Tra quelli della mia specie basta molto meno per ridurre un letto a brandelli e non riuscire più a staccarsi per delle settimane.

Invece, dopo la quella notte lei si è nuovamente allontanata.
Ed io sono stanco di inseguirla...

Lancio un grido e colpisco un albero dal tronco enorme, fino a farlo cadere a terra con un rumore assordante.

Alle mie spalle sento arrivare Kael, con la sua calma e il suo sorriso sghembo. È fortunato ad essere immune all'imprinting. Non deve fare i conti con i miei stessi drammi.

«Ah, ecco l'eremita...»

Annusa simbolicamente l'aria attorno a sé e sfoggia un'espressione maliziosa.

«A giudicare dall'odore di Laila addosso a te, deduco che la tua fuga sia stata piuttosto piacevole...»

Butto giù un altro tronco.

«Tu che mi rompi le palle è parte della punizione? Perché sappi che non è giornata» ringhio, ansimando con le mani sulle ginocchia.

«Dovresti arrabbiarti più spesso»
Mi prende in giro, osservando la grande pila di tronchi che ho tagliato.

È un lavoro che facciamo a turno nel branco, per ricavarne il legname per le baite e quello per il fuoco e i riscaldamenti. Stavolta tutti gli altri sono stati esonerati...e questo piacere è solo mio.

Grazie Kael. Davvero.

Lo fulmino con lo sguardo.

«Non capisco cosa possa essere successo di così grave»

«Non voglio parlarne»

Kael sospira e mi toglie l'ascia dalle mani.

«Non te lo sto chiedendo, te lo sto ordinando»

Kael sta per usare i suoi poteri da alfa, quindi tanto vale che io risponda.

«Laila vuole stare da sola»

«Mi ricorda qualcuno» mi provoca Kael, alludendo alle mie fughe e al periodo in Transilvania, dai branchi sanguinari di Baskivoc.

«È diverso» dico. Ricacciando via quei ricordi. A quel tempo ero adolescente ed ero perso. La mia parte istintiva e violenta era fuori controllo ed io ero fuggito per non essere un pericolo per la mia famiglia.

«Secondo me siete più simili di quanto tu voglia ammettere. Ma non sono qui per parlare di cuori e fiori come un cazzo di hippie...Mi interessa solo che tu non tu comporti come un rincoglionito»

«Sai una cosa? Tagliatela da solo la legna»
Sbotto, voltando le spalle a Kael e facendo come per andare via.
Non ho niente da perdere.

«Mi stai sfidando, Natan?»

Gli rivolgo un'alzata di spalle e continuo a camminare.

«Vedila come ti pare»

LONE WOLF - NATANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora