Laila
Nel mio periodo con i randagi sono stata spesso sola e in posti di merda. Ho nuotato nei bassifondi, convinta di non meritare di meglio.
Una parte di me, probabilmente quella segnata dall'abbandono dei genitori, non si è mai sentita meritevole di affetto, di amicizia né tantomeno di amore.
Respingo le persone. Da sempre.
Lo faccio per evitare che siano loro a farlo, dopo aver intravisto il caos che mi porto dietro. Lo faccio perché non credo di essere una compagnia piacevole.Eppure, Rose mi sta dimostrando il contrario ed il suo modo di tenere a me è disarmante, tanto da abbassare ogni difesa.
Da quando sono nel branco nessuno mi ha chiesto nulla ma ho ricevuto tutto: protezione e affetto, calore famigliare e amore. Natan...Forse sono stata ingiusta con lui.
Forse, la verità è che ho solo paura.
Un conto è evitare del tutto una relazione, un conto è provarci e fallire. Non so se riuscirei a superare il dolore...Ad ogni modo mi rendo conto che la paura fino a questo momento mi ha solamente bloccata.
La paura mi ha fatta sopravvivere a cose terribili, mi ha resa forte e diffidente ma...questa non è vita.«Siamo arrivati»
Kael parcheggia poco distante dall'entrata e la musica si sente fin dal piazzale. L'edificio da cui proviene sembra essere stato abbandonato ormai da tempo ed è interamente ricoperto di graffiti.
C'è solo una tremolante insegna al neon, con una mezzaluna e un buttafuori che ci scruta con gli occhi che si illuminano di un colore tra il giallo e il verde chiaro.«Sa leggere nella mente» dice Rose, mentre quello ci lascia passare.
Una volta dentro, è come scendere all'inferno. Ad ogni gradino il caos aumenta, così come il ritmo vorticoso della musica e della gente che danza. In molti sono ormai in preda all'istinto, con le zanne fuori e gli occhi lucenti.«Prendiamo qualcosa da bere che ne dite?»
«Io passo»
«No, non esiste» protesta Rose, trascinandomi verso il bancone.
Il barman è pieno di tatuaggi e fuori dal perimetro della canottiera il suo corpo è pieno di peli.«Tranquilla, sa il fatto suo»
Ci porge dei bicchieri pieni di liquido fosforescente e quando provo a berlo brucia nella gola più di qualsiasi altra cosa io abbia mai mandato giù. Evito di finirlo mente Rose e Adam si avventurano in un secondo giro.
«Non ti piace perdere il controllo eh?» Borbotta Kael, osservandomi con un ghigno, mentre è appoggiato al muro. Ho come l'impressione che sia più simile a me di chiunque altro qui. Gli sorrido e scuoto la testa, poggiando il bicchiere ancora pieno su un tavolo.
«È così evidente?»
«Diciamo che so riconoscere i miei simili» ridacchia, osservando un punto nell'angolo della sala.
La sua espressione cambia.
Quando i miei occhi seguono i suoi, mi paralizzo.«Laila, aspetta»
Scuoto la testa, mentre la mia mente mi tormenta con l'immagine che ho appena visto: Natan, su un divanetto, completamente avvolto tra le braccia e le gambe di una piovra dai capelli biondi.
Faccio una smorfia disgustata.
«Sembra che lo stia mangiando» commento, con un sarcasmo che nasconde in realtà una punta di gelosia.
Kael ride.«Natan ha già la sua compagna» mi ricorda, con un leggero tono paternale.
Io alzo gli occhi al cielo.
«Certo...» Borbotto «Questo è evidente»La bionda ora si sta strusciando su di lui in un modo davvero viscido.
«Senti, probabilmente non sono affari miei e sono la persona meno indicata per parlare di relazioni...Ma credo che tu debba smettere di respingerlo. Insomma guardalo, è a pezzi...»
Lo indica con la mano, in modo buffo.
«A me sembra che stia benissimo» ribatto, incrociando le braccia al petto.
Kael sospira, sfinito.«Mio fratello è l'essere più testardo e orgoglioso sulla faccia della terra...E tu lo hai rifiutato»
Nel dirlo gli sfugge un sorriso sghembo.«Io non sono fatta per stare con qualcuno» sbotto.
«Che potrei mai dargli, a parte i miei drammi?»«Laila, è questo il punto. A volte devi solo ricevere. E va bene così...perché quando respingi qualcuno beh...è in quel momento che ne hai più bisogno» sospira e sembra riferirsi a qualcosa che non riesco a capire.
«Non ho mai visto mio fratello interessarsi così tanto a qualcuna...Mai» continua, con una vena di tristezza nella voce.
«Natan sembra forte ma anche lui ha le sue ombre. Dopo la prima trasformazione perse il controllo, di brutto...E da quel momento scappò via per anni vagabondando in Transilvania o con i branchi dei posti che visitava. Per lo più erano branchi violenti. Quando l'ho riportato qui aveva perso ormai ogni vena di umanità... C'era solo la bestia..» fa una breve pausa «Non lascerò che torni così» dice infine, sfinito da quella confessione.
«E se io non fossi quella giusta? Sono fatta per stare da sola, stare da sola mi riesce bene...È stare in coppia quello che non so fare. Mi terrorizza...»
«Allora sei sulla strada giusta. Non sarebbe amore se non avessi paura...»
«Io...» divento rossa e scuoto la testa, più volte. «Io non...Non provo questo per Natan!»
«Natan? Io parlavo in generale» Kael se ne esce con un tono ironico che mi fa venire voglia di picchiare anche lui. Dev'essere una cosa di famiglia: sanno proprio essere stronzi.
Si solleva dal muro, tracanna il resto del drink e fa quasi per voltarmi le spalle.«Ti consiglio di andare da lui e mettere fine a quella scena pietosa. Altrimenti lo farò io... Ma non lo troverà altrettanto piacevole»
Con un movimento agile Kael si allontana e sparisce nella mischia. Io rimango ancora lì, ferma per qualche istante, fino a quando il mio lupo decide per me.
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LONE WOLF - NATAN
Hombres Lobo«Mio fratello è l'essere più testardo e orgoglioso sulla faccia della terra...E tu lo hai rifiutato» Nel dirlo gli sfugge un sorriso sghembo. «Io non sono fatta per stare con qualcuno» sbotto. «Che potrei mai dargli, a parte i miei drammi?» «Lail...