MORNING LIGHT ☽

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Laila

Il mattino porta con sé la consapevolezza degli errori commessi durante la notte. E più ci avviciniamo alla baita più il disagio tra me e Natan aumenta. Probabilmente ha delle aspettative.

«Laila io...»
Lo blocco ancor prima che possa aggiungere altro. So che se ora lo facessi entrare, il mio istinto prenderebbe di nuovo il sopravvento. Mi ritroverei a letto con lui, senza volerne affrontare le conseguenze. Sono già stata morsa da un altro. La gente parlerebbe.

«Fingeremo che non sia mai accaduto»
Sentenzio, sforzandomi di non crollare. Una parte di me non vuole davvero respingerlo. Ma non sono una da legami stabili, non ne ho mai avuti. Non posso e non voglio lasciare che tutti i contorni della mia vita siano delineati da un maschio.

«È stato così brutto per te?»
È chiaramente ferito dalla mia scelta. Quello che non sa è che a soffrire siamo in due, anche se io non lo mostro.

«È stato...» Bello, intenso, selvaggio, dolce «È stato un errore»

Le mie parole lo offendono. La sua espressione si irrigidisce e il suo corpo assume una posa distaccata.
Non vuole darmi la soddisfazione di vederlo crollare. Questo lo capisco.

«Un errore? Sul serio Laila? Perché non mi è sembrato che la pensassi così ieri»
All'inizio è la rabbia a farlo parlare. Poi la sua voce si piega ad un tono più dolce.

«Ho fatto qualcosa di sbagliato? Ho cercato di non essere troppo irruento...»

Scuoto la testa, sforzandomi di non assecondare l'istinto di abbracciarlo.

«No, non è colpa tua, Natan. Il problema sono io»

«È un modo carino per dire che non mi vuoi?»
La sofferenza nella sua voce mi spezza il cuore.

«No, è davvero così. Io non sono pronta ad avere una relazione, ad avere una famiglia...»

«Non te lo sto chiedendo»

«Ma lo farai, so che è così» sento le lacrime salire agli occhi «Io devo ancora scoprire chi sono e fare pace con il mio passato. Sono un caos tremendo e tu devi trovare qualcuna che ti dia pace...Non qualcuna che ti complichi la vita...»

«Io voglio te» Mormora «Il mio lupo ha scelto te...Non posso lasciarti andare. Avrei dovuto farlo quella notte, quella in cui ti ho trovata, ma non ci sono riuscito...»
Fa una breve pausa e i suoi occhi verdi si specchiano nei miei.

«Capisco che tu abbia bisogno di tempo. Ma voglio almeno proteggerti, saperti al sicuro»

«So cavarmela da sola» sbotto «Ho affrontato tutta la mia vita senza avere nessuno. Non ho bisogno di te e della tua sindrome del principe azzurro»

«Oh, scusa tanto se cerco di impedirti di farti uccidere. Sei un lupo da quanto...un paio di anni? E hai zero controllo sulla trasformazione...»

«Credi che sia divertente?»
Gli urlo contro.

«Credo che sia inutile negare l'evidenza» ringhia «O ti sei dimenticata di Valt?»

È un colpo basso. Non avrebbe dovuto ricordarmi della cicatrice e di quella notte.

«VAFFANCULO!»

«Ma si. Ne ho abbastanza...» grida «Se vuoi stare da sola, stai da sola. Ma non venirmi a cercare quando non saprai con chi passare la notte»

«Sei davvero uno stronzo»

Stavolta le zanne spingono per uscire fuori e il mio lupo sembra riaffiorare in superficie, anche se non si trattiene per molto.
Natan ride in modo amaro e scuote la testa.

«Credimi, non sono stato stronzo con te neanche la metà di quello che sono di solito...»

LONE WOLF - NATANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora