Gli uomini si avvicinarono a loro, sempre con le armi abbassate, i primi guerrieri in cima alla fila che si era formata lungo il tragitto, si spostarono per fare posto ad Asger, che prese la parola appena fu davanti ai soldati nemici.
《Sono contento che avete preso in considerazione la tregua, che vi ho proposto, così eviteremo ulteriori spargimenti di sangue. Inoltre voglio informare il vostro re che resteremo qui solo per un giorno, poi ce ne andremo subito》esclamò Asger, poi gli uomini davanti al portone si fecero da parte e li fecero passare.
Alcuni di loro, li condussero fino al palazzo, che si trovava al centro della cittadina, le strade che passarono erano sterrate e le abitazioni erano molto vicine tra loro, questo per ospitare più persone al loro interno.
Quando passarono alcuni contadini e fabbri uscirono per osservare la situazione, li guardavano stupiti e impauriti allo stesso tempo.
Appena furono davanti alla lunga scalinata che portava al palazzo, i soldati, che li avevano scortati, se ne andarono, ma prima fecero cenno di entrare.
Il padre di Liv si avvicinò ad Asger e gli disse qualcosa nell'orecchio, che lei anche se vicina non sentì e lui rispose con il solito metodo.
Quest'ultimo la guardò poi, fece un passo in avanti e si diresse all'interno, forse per parlare con il re, lasciandola sola.
Il consigliere comunicò subito il volere del capo al primo comandante, che a sua volta portò gli uomini lontano da lì.
Si avvicinò a lei e con i suoi occhi vispi la squadrò, come la prima volta che lo aveva incontrato, poi prese parola.
《Il capo mi ha ordinato di farti fare un giro per la cittadina, mentre lui deve risolvere questioni diplomatiche, dove vorresti andare? Ti seguirò in sua assenza.》
"Bella domanda... cosa potrei fare qui? Non c'è molto da vedere, inoltre vorrei cercare informazioni sulla mia collana, ma non saprei da dove iniziare senza Asger. C'è una cosa che ho sempre voluto fare, ma non ho provato sul serio. I libri che ho letto nella mia epoca, parlano di cavalli veloci e fieri, ne vorrei tanto cavalcare uno vero, magari me lo concedono... in caso posso pensare ad altro."
《Vorrei andare alle stalle, se è possibile, magari ci danno il permesso di prendere un cavallo, se chiediamo》esplicitò la sua richiesta al consigliere e questo annuì.Non ci misero molto ad arrivare a destinazione, perché trovarono giusto uno stalliere per strada che aveva fretta di portare della paglia.
Lo seguirono e appena entrò, fecero altrettanto.
La stalla non era molto grande, dentro c'erano giusto due cavalli bianchi, con le zampe grigie, uno di loro nitrì al loro arrivo, così lo stalliere si girò di scatto.
Vedendoli sussultò e la paglia che aveva in mano cadde a terra, sparpagliata su di essa in modo disordinato.
《Che volete da me? Mi volete uccidere?》chiese preoccupato l'uomo guardando le spade.
《Certo che no, vogliamo solo un cavallo per qualche ora, giusto per una breve camminata su di esso. Non ti faremo del male, puoi stare tranquillo》lo guardò dritto negli occhi terrorizzati.
《Non posso, sono della regina. Mi farebbe uccidere》titubò lui.
In quel momento, la porta della stalla si aprì lentamente, una donna fece il suo ingresso.
Non era molto alta, ma grazie ai tacchi che portava raggiungeva la sua altezza.
I suoi capelli scuri erano raccolti, fermati da un fermaglio decorato con pietre preziose.
Il suo abito giallo con corsetto nero, le arrivava fino a terra, tanto da essere scurito, probabilmente a causa dell'usura.
Lo stalliere si inchinò, togliendosi il cappello, così lei fece altrettanto, capendo che lei era la regina di cui parlava poco fa.
La guardò da capo a piedi con i suoi occhi piccoli e verdi, poi su fermò sui suoi occhi celesti.
《Cosa ci fate qui nella mia stalla e per giunta armati? Uscite subito da qui... il re mi ha ordinato di parlare con la ragazza davanti alla scalinata, mi ha detto che l'avrei riconosciuta dalle rune sulla fronte》ordinò puntando un dito su di loro, ma poi si accorse che lei era la ragazza che cercava, quando la osservò meglio.
《Che ti hanno chiesto? Un cavallo?》continuò a parlare rivolta allo stalliere stavolta.
《Si, mia regina》non osò guardarla negli occhi, così il suo sguardo rimase al suolo.
《Molto bene, vuoi cavalcare allora... vediamo come te la cavi lì fuori. Io sono un abile cavallerizza e mi fa piacere che abbiamo qualcosa in comune, saprò come intrattenerti quindi non hai bisogno della tua guardia del corpo》non aspettò ulteriormente e ordinò con un gesto all'uomo di preparare i cavalli.
"Non cavalco un cavallo da quando ero bambina, mi ricordo ancora quando mio zio, quel giorno non ubriaco, mi aveva portata sotto molte mie richieste, a un maniero virtuale. È stato uno dei pochi pomeriggi in cui mi sono sentita libera, poi putroppo non ci sono più tornata. Il problema è che non è la stessa esperienza, poteva sembrare vero, ma questo è in carne e ossa, come farò? Io ero venuta qui alle stalle solo per salire sopra a un cavallo e avrei chiesto al padre di Liv di tenere le redini. Ora invece dovrò sostenere davvero una cavalcata da sola con la regina."
Non ebbe modo di riflettere a una risposta per rifiutare, che la regina aveva già le redini del suo cavallo in mano e lo stalliere le porse quelle dell'altro animale presente.
Seguì passo passo la donna, ogni suo movimento per salire sulla larga sella nera e la imitò senza farsi notare.
Proprio per questo non ebbe tanti problemi, ma appena fu sopra strinse subito il cuoio, non era molto convinta di farcela e quella era la sua unica sicurezza.
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L'ULTIMA GUERRIERA
AdventureBrynja è una scienziata che vuole scoprire le sue origini, così decide di indagare partendo dal suo passato. In un giorno di pioggia, dopo tanti tentativi falliti, un fulmine colpisce la sua invenzione che si aziona da sola. La macchina del tempo ch...