*Law pov*
1 anno dopo
Micheal: "Qualcuno sa dov'è papà?"
Makomo: "No, è da un bel po' che non lo vedo"
Law: "No, perché?"
Stavo pulendo i piatti mentre Makomo guardava il telefono e Micheal girava per la casa. Adesso ne avevamo un'altra, più grande. Non era più un appartamento, adesso avevamo una villetta con giardino. L'avevamo presa con i soldi di Luffy come ex-yakuza. I bambini adesso avevano tutti una famiglia. Due di loro sono state adottate da Zoro e Sanji, una da Nami e Bibi, uno da Kaya e Usopp, che avevano già una figlia, e tre da Robin e Franky, che anche loro avevano già due figli.
Micheal e Makomo avevano deciso di chiamare papà Luffy e a me... beh, vecchio.
Micheal: "Devo chiedergli una cosa ma non so dove sia..."
Sentì la porta aprirsi, Makomo corse incontro a Luffy, Micheal la seguiva.
Makomo: "Papà, papà, domani posso andare a dormire dalle mie amiche?"
Law: "A me non l'hai chiesto"
Makomo: "Tu mi avresti detto di no"
Makomo fece spallucce. Odiavo quando faceva così. Lo so che ormai aveva 11 anni e era grande ma era pur sempre la mia bambina.
Micheal: "Papà, qual è la password del wifi? Non la trovo più... Papà, stai bene?"
Andai dal gruppetto mentre mi asciugavo le mani, Makomo e Micheal guardavano Luffy, la sua faccia era distrutta. Mi avvicinai a lui preoccupato.
Law: "Cosa succede?"
Luffy: "Ne possiamo parlare dopo?"
Ci pensai un attimo, poi annui. Mangiammo facendo le solite chiacchiere, ma c'era qualcosa di sbagliato nell'aria, si sentiva una strana pressione. Finita la cena andammo tutti a letto. Mi cambiai e aspettai Luffy, ma lui non si tolse neanche la maglietta. Mi misi dietro di lui e gli misi le braccia attorno al collo.
Law: "Luffy, adesso siamo soli, cosa succede?"
Luffy sospiro e si tolse le braccia dal collo.
Luffy: "Problemi al lavoro..."
Luffy lavorava nella esercito, però lui stava sulle navi. Quando l'hanno preso ero davvero molto fiero di lui.
Law: "Di che genere?"
Luffy: "Sai la guerra che ci sarà al Nord?"
Ne avevo sentito parlare, una guerra che sarebbe avvenuta fra Nord e Est. Ma non capivo cosa c'entrasse, non ci avrebbe coinvolto proprio per niente.
Law: "Sì"
Luffy: "Mi ci manderanno..."
Law: "Ma in retroguardia, cioè, non dovrai mica combattere, vero?"
Cosa voleva dire? Lui non poteva andare in guerra, non l'avrei mai permesso.
Luffy: "Purtroppo no, sarò in prima fila..."
Law: "IO NON TI LASCERÒ COMBATTERE!!!"
L'avevo fatto girare verso di me, ma lui non mi guardava. Non era la rabbia a farmi parlare, era la paura. Perché proprio lui? Mandateci qualcun altro ma non mio marito. Chissà quante altre famiglie in tutto il mondo staranno pensando la stessa cosa, perché lui e non qualcun altro?
Law: "Esci dall'esercito. Torniamo com'eravamo prima. Io vado a lavorare e tu rimani a casa con i bambini."
Luffy: "Law, non posso..."
Law: "Perché no?"
Luffy: "Ho già dato il mio consenso..."
Law: "E PERCHÈ DIAVOLO HAI DATO IL TUO PERMESSO? CAZZO!"
Luffy: "Abbassa la voce, i bambini possono sentirti..."
Law: "Sì, scusa..."
Gli lasciai le spalle e feci cadere le braccia sulle gambe. Ero disperato.
Law: "Quando parti?"
Luffy: "Domani..."
Law: "DOMANI?! E ME LO DICI SOLO OGGI?! Scusa, hai ragione. Abbasso la voce."
Mi stava per venire una crisi di nervi. Luffy non mi guardava.
Law: "E chi lo dice ai ragazzi?"
Luffy: "Pensavo che glielo potessi dire t-..."
Law: "No. Mi rifiuto."
Aveva scelto di partire, adesso si pigliava le sue responsabilità. Si sarebbe dovuto incidere la faccia dei ragazzi.
Luffy si alzò. Mi alzai a mia volta.
Law: "Perché hai detto di sì?"
Luffy: "Voglio aiutare le persone"
Law: "MALEDIZIONE LUFFY! NON DEVI SEMPRE FARE L'EROE! NON TI BASTA AVER SALVATO ME, I TUOI AMICI E TUTTI QUEI BAMBINI?!"
Luffy cercò di calmarmi ma a me non interessava più se i ragazzi mi sentissero.
Luffy: "Ma Ace ha detto di aiutare sempre gli altri..."
Gli diedi uno schiaffo. Ero davvero arrabbiato adesso.
Law: "Lui è morto, Luffy, è morto. Fattene una ragione."
I ragazzi erano alla porta. Makomo era impaurita, Micheal era davanti a lei e ci guardava. Luffy si tenne la guancia e abbassò lo sguardo. Io rimasi impassibile. Dovevano capire chi ero veramente, chi era veramente il loro papà, Trafalgar. D. Law.
Law: "Adesso diglielo"
Luffy si avvicinò ai ragazzi sorridendo.
Luffy: "Ragazzi, papà domani dovrà andarsene"
Makomo: "E dove andrai?"
Luffy: "Al Nord"
Law: "Digli anche perché"
Luffy: "Dovrò... Combattere in guerra."
Makomo: "No, non voglio. Non voglio!"
Abbracciò Luffy piangendo. Micheal lo guardava.
Micheal: "Mi prometti che non... Non..."
Gli salirono anche a lui le lacrime agli occhi e incominciò a singhiozzare. Luffy tenne in braccio con una mano Makomo. Con l'altra prese la testa di Micheal e l'appoggiò al suo petto.
Luffy: "Non mi succederà niente. Lo sai no? Io sono il più forte."
Micheal annuì. Makomo continuava a tenere Luffy senza lasciarlo. Piansi anch'io, Luffy mi guardò sorridendo. Io mi avvicinai a loro e li avvolsi in un grande abbraccio.
Law: "Per colpa tua adesso ho la lacrima facile."
Luffy: "Shishishi. Per questo sono io tuo marito."
Rimanemmo così per tutta la notte, sperando che il giorno non arrivasse mai.
ANGOLO AUTRICE
L'inizio della fine... Ehm-ehm, volevo dire... Immagino sappiate già cosa succederà. Oppure potrei cambiare... Vedremo, vedremo...
