Capitolo 6

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*Law pov*

1 anno dopo

Micheal: "Qualcuno sa dov'è papà?"

Makomo: "No, è da un bel po' che non lo vedo"

Law: "No, perché?"

Stavo pulendo i piatti mentre Makomo guardava il telefono e Micheal girava per la casa. Adesso ne avevamo un'altra, più grande. Non era più un appartamento, adesso avevamo una villetta con giardino. L'avevamo presa con i soldi di Luffy come ex-yakuza. I bambini adesso avevano tutti una famiglia. Due di loro sono state adottate da Zoro e Sanji, una da Nami e Bibi, uno da Kaya e Usopp, che avevano già una figlia, e tre da Robin e Franky, che anche loro avevano già due figli.

Micheal e Makomo avevano deciso di chiamare papà Luffy e a me... beh, vecchio. 

Micheal: "Devo chiedergli una cosa ma non so dove sia..."

Sentì la porta aprirsi, Makomo corse incontro a Luffy, Micheal la seguiva.

Makomo: "Papà, papà, domani posso andare a dormire dalle mie amiche?"

Law: "A me non l'hai chiesto"

Makomo: "Tu mi avresti detto di no"

Makomo fece spallucce. Odiavo quando faceva così. Lo so che ormai aveva 11 anni e era grande ma era pur sempre la mia bambina.

Micheal: "Papà, qual è la password del wifi? Non la trovo più... Papà, stai bene?"

Andai dal gruppetto mentre mi asciugavo le mani, Makomo e Micheal guardavano Luffy, la sua faccia era distrutta. Mi avvicinai a lui preoccupato. 

Law: "Cosa succede?"

Luffy: "Ne possiamo parlare dopo?"

Ci pensai un attimo, poi annui. Mangiammo facendo le solite chiacchiere, ma c'era qualcosa di sbagliato nell'aria, si sentiva una strana pressione. Finita  la cena andammo tutti a letto. Mi cambiai e aspettai Luffy, ma lui non si tolse neanche la maglietta. Mi misi dietro di lui e gli misi le braccia attorno al collo.

Law: "Luffy, adesso siamo soli, cosa succede?"

Luffy sospiro e si tolse le braccia dal collo.

Luffy: "Problemi al lavoro..."

Luffy lavorava nella esercito, però lui stava sulle navi. Quando l'hanno preso ero davvero molto fiero di lui. 

Law: "Di che genere?"

Luffy: "Sai la guerra che ci sarà al Nord?"

Ne avevo sentito parlare, una guerra che sarebbe avvenuta fra Nord e Est. Ma non capivo cosa c'entrasse, non ci avrebbe coinvolto proprio per niente.

Law: "Sì"

Luffy: "Mi ci manderanno..."

Law: "Ma in retroguardia, cioè, non dovrai mica combattere, vero?"

Cosa voleva dire? Lui non poteva andare in guerra, non l'avrei mai permesso.

Luffy: "Purtroppo no, sarò in prima fila..."

Law: "IO NON TI LASCERÒ COMBATTERE!!!"

L'avevo fatto girare verso di me, ma lui non mi guardava. Non era la rabbia a farmi parlare, era la paura. Perché proprio lui? Mandateci qualcun altro ma non mio marito. Chissà quante altre famiglie in tutto il mondo staranno pensando la stessa cosa, perché lui e non qualcun altro?

Law: "Esci dall'esercito. Torniamo com'eravamo prima. Io vado a lavorare e tu rimani a casa con i bambini."

Luffy: "Law, non posso..."

Law: "Perché no?"

Luffy: "Ho già dato il mio consenso..."

Law: "E PERCHÈ DIAVOLO HAI DATO IL TUO PERMESSO? CAZZO!"

Luffy: "Abbassa la voce, i bambini possono sentirti..."

Law: "Sì, scusa..."

Gli lasciai le spalle e feci cadere le braccia sulle gambe. Ero disperato. 

Law: "Quando parti?"

Luffy: "Domani..."

Law: "DOMANI?! E ME LO DICI SOLO OGGI?! Scusa, hai ragione. Abbasso la voce."

Mi stava per venire una crisi di nervi. Luffy non mi guardava.

Law: "E chi lo dice ai ragazzi?"

Luffy: "Pensavo che glielo potessi dire t-..."

Law: "No. Mi rifiuto."

Aveva scelto di partire, adesso si pigliava le sue responsabilità. Si sarebbe dovuto incidere la faccia dei ragazzi.

Luffy si alzò. Mi alzai a mia volta.

Law: "Perché hai detto di sì?"

Luffy: "Voglio aiutare le persone"

Law: "MALEDIZIONE LUFFY! NON DEVI SEMPRE FARE L'EROE! NON TI BASTA AVER SALVATO ME, I TUOI AMICI E TUTTI QUEI BAMBINI?!"

Luffy cercò di calmarmi ma a me non interessava più se i ragazzi mi sentissero. 

Luffy: "Ma Ace ha detto di aiutare sempre gli altri..."

Gli diedi uno schiaffo. Ero davvero arrabbiato adesso.

Law: "Lui è morto, Luffy, è morto. Fattene una ragione."

I ragazzi erano alla porta. Makomo era impaurita, Micheal era davanti a lei e ci guardava. Luffy si tenne la guancia e abbassò lo sguardo. Io rimasi impassibile. Dovevano capire chi ero veramente, chi era veramente il loro papà, Trafalgar. D. Law.

Law: "Adesso diglielo"

Luffy si avvicinò ai ragazzi sorridendo.

Luffy: "Ragazzi, papà domani dovrà andarsene"

Makomo: "E dove andrai?"

Luffy: "Al Nord"

Law: "Digli anche perché"

Luffy: "Dovrò... Combattere in guerra."

Makomo: "No, non voglio. Non voglio!"

Abbracciò Luffy piangendo. Micheal lo guardava.

Micheal: "Mi prometti che non... Non..."

Gli salirono anche a lui le lacrime agli occhi e incominciò a singhiozzare. Luffy tenne in braccio con una mano Makomo. Con l'altra prese la testa di Micheal e l'appoggiò al suo petto.

Luffy: "Non mi succederà niente. Lo sai no? Io sono il più forte."

Micheal annuì. Makomo continuava a tenere Luffy senza lasciarlo. Piansi anch'io, Luffy mi guardò sorridendo. Io mi avvicinai a loro e li avvolsi in un grande abbraccio.

Law: "Per colpa tua adesso ho la lacrima facile."

Luffy: "Shishishi. Per questo sono io tuo marito."

Rimanemmo così per tutta la notte, sperando che il giorno non arrivasse mai.


ANGOLO AUTRICE

L'inizio della fine... Ehm-ehm, volevo dire... Immagino sappiate già cosa succederà. Oppure potrei cambiare... Vedremo, vedremo...

15 giorni (Lawlu) 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora