*Law pov*
Oggi saremmo dovuti uscire per festeggiare l'ultimo giorno della nostra convivenza con Akainu. Abbiamo fatto un giro senza parlare, siamo entrati in un negozio di macchine, tanto per fare un qualcosa. Appena entrati trovammo un tizio a fare una scenata. Stava urlando con il povero commesso. Luffy e Akainu non ascoltarono e iniziarono a guardare le macchine, stavo per fare la stessa cosa quando sentì qualcosa d'interessante.
Uomo: "Devo assolutamente prendere una nuova macchina. La mia macchina è stata distrutta da una ragazza molto stupida, quindi fatemi subito vedere i vostri modelli migliori!"
Ascoltai attentamente, mi avvicinai al signore e gli diedi dei colpetti sulla spalla.
Uomo: "E lei cosa diavolo vuole?"
Law: "L'incidente è avvenuto per caso vicino al teatro?"
Uomo: "Sì, perché?"
Law: "Niente, grazie"
Uomo: "Che uomo strano... Quando mi portate le nuove macchine?!"
Akainu e Luffy mi guardavano incuriositi. Li portai fuori e gli parlai a bassa voce.
Law: "Akainu, tu sei un ex-poliziotto, giusto?"
Akainu: "Sì, perché?"
Law: "Credo che in questo caso la giustizia non abbia fatto il suo dovere, adesso sei disposto ad ascoltarmi?"
Akainu: "Tsk, fai strada"
Luffy chiedeva spiegazioni con lo sguardo. Io non dicevo niente. Li riportai a casa. Lì li li feci sedere e iniziai a spiegare le mie teorie (momento Shoto...).
Law: "Allora, sapete quel signore nel negozio di macchine che urlava?"
Annuirono per farmi capire di aver capito di chi stavo parlando, continuai il mio racconto.
Law: "Diceva cose sulla sua macchina, che era stata distrutta in un incidente per colpa di una ragazza. Se doveva addirittura comprarne una nuova questo vuol dire solo una cosa, la sua è veramente ridotta male"
Luffy: "Veramente interessante la vita di quel signore, ma non capisco cosa c'entra"
Akainu: "Sono d'accordo con Mugiwara. L'essere finocchio ti ha reso stupido per caso?"
Continuai, incurante della interruzione.
Law: "E ha detto, dopo che la mia domanda, di aver fatto l'incidente vicino al teatro. E l'unico incidente che c'è stato vicino al teatro è...?"
Luffy: "Quello di Makomo. Quindi mi stai dicendo che lui è la persona che l'ha investita?"
Akainu: "Difficile da credere ma ci potrebbe anche stare, mi da fastidio ammetterlo ma il tuo ragionamento non fa una piega, avresti dovuto fare il poliziotto, sai?"
Gli feci una smorfia. Luffy e Akainu ci pensarono un po' su, alla fine mi diedero ragione.
Akainu: "Se è davvero così, secondo il tuo ragionamento, noi dovremmo fare qualcosa..."
Law: "Esatto"
Akainu: "Ma noi non sappiamo nemmeno chi sia quel signore"
Purtroppo aveva ragione, senza almeno un documento non saremmo mai andati avanti.
Law: "Avremmo bisogno di un suo documento..."
Luffy: "Va bene il portafoglio?"
Io e Akainu lo guardavamo, lui tirò fuori dalla tasca un portafoglio. Eravamo entrambi sbalorditi.
Akainu: "Tu non sei mai stato una persona da furti..."
Luffy: "Quando si ha due figli e non si sa come farli divertire bisogna sapere sempre almeno un trucchetto di magia..."
Ero davvero spaventato da Luffy, ci ha messo un sacco di tempo per imparare le cose più semplici, che, vorrei dire, non so quante le sappia adesso, e ci ha messo così poco per imparare un trucco di magia così complicato? Avevo due possibilità, o gli legavo le mani o mi cucivo le tasche. Era arduo scegliere. Io e Akainu sospirammo, lui continuava a chiederci perché sospiravamo e guardavamo il cielo. L'unica cosa che condividevo con Akainu era il sopportare Luffy.
Ci mettemmo al lavoro, dopo qualche oretta di ricerche varie avevamo il nome e l'indirizzo. Enel, il capo dell'omonima compagnia della luce. Ci saremmo andati l'indomani.
Akainu: "Ma cosa facciamo quando siamo lì, nel senso, è il capo dell'Enel, dobbiamo avere una scusa o un pretesto "
Luffy: "Possiamo dirgli che abbiamo trovato il suo portafoglio per terra e che siamo andati a riportarglielo."
A me e ad Akainu stava per venire un infarto, Luffy era un idiota patentato, eppure in tre orette era riuscito a tirarci fuori dai guai. Cioè, lui aveva tirato fuori dai guai noi! Non che io sia particolarmente intelligente, solo che lo ero molto più di Luffy, anche se ci vuole poco... Ci lavorammo per un sacco di tempo.
Luffy: "Ragazzi..."
Pensavamo stesse per dire qualcosa di interessante, dopo tutto non c'è due senza tre.
Luffy: "Ho fame..."
E niente, il lampo di genio se n'era già andato, pace, tanto non sarebbe durato al lungo. Avrei dovuto riscrivere il proverbio, ci può essere un due anche senza tre se si tratta di Luffy. Lui andò a mangiare fuori mentre noi due continuavamo il lavoro. Si vede che ha un certo punto ci addormentammo entrambi, perché poco dopo sentì Luffy tornare in casa, mettermi una coperta sulle spalle e darmi la buonanotte con un bacio. Sorrisi nell'oscurità.
ANGOLO AUTRICE
Ciao, allora, la battuta dell'Enel era scontata ma non ho resistito. Come cattivi sto mettendo i cattivi che odio di più, quindi dovrò allungare ancora un po' per poterne mettere ancora uno sicuro, mentre il secondo non lo so. A dire la verità vorrei cambiare un po' timbro, ma non so propria cosa scrivere... guardate, meglio continuare con le vecchie e belle Lawlu...