*Law pov*
Lui non mi guardava, era girato, spuntava solo la testa. Questo però, non mi scoraggiò, anzi, mi diede ancora più carica. Avevo ancora la foto in mano. Mentre parlavo la guardavo.
Law: "C'era una volta un robot, questo robot aveva sofferto molto, quindi sembrava molto freddo, in realtà era la persona più brava e più simpatica del mondo. Quando si faceva male si rialzava subito, pronto a combattere. Un giorno questo robot, che era molto solitario, conobbe un orsacchiotto, anche questo orsacchiotto aveva sofferto molto, ma nessuno lo aiutava. Lui sorrideva sempre per non far preoccupare gli altri, quindi nessuno gli chiedeva come stava, perché lo vedevano sempre sorridente. Loro fecero amicizia, divennero subito migliori amici. Però un giorno l'orsacchiotto se ne andò, perché aveva paura di far del male al robot, per colpa del suo passato. Il robot non ne voleva sapere, avrebbe rischiato la morte per il suo amico, allora partì, dopo averlo ritrovato giurò che non l'avrebbe mai più lasciato. Il robot si comportava così per un motivo, aveva sofferto tanto, per lui la luce era una cosa inesistente, la desiderava, la bramava, ma non poteva averla. O almeno così credeva, semplicemente non capiva una cosa fondamentale, se volevi la luce non potevi solo desiderarla, dovevi combattere per ottenerla, ovviamente dovevi avere un motivo per combattere, e lui non l'aveva ancora trovato. Fino a che non conobbe l'orsacchiotto, lui l'aiuto a combattere e insieme riuscirono ad ottenere la luce che bramavano entrambi così tanto. Solo lì, quando ottenne la sua piccola luce, il robot iniziò a farsi diverse domande, perché proprio l'orsacchiotto, era stato il destino? Perché doveva succedere e basta? Non sapeva darsi una risposta e non riusciva a dormire, però un giorno, capì tutto, lui aveva incontrato tante persone nella sua vita, e molte lo avevano incoraggiato a trovare la luce e a combattere, ma, solo l'orsacchiotto l'aveva aiutato a combattere. Allora il robot andò ad abbracciare l'orsacchiotto, desiderando stare per sempre con lui."
Avevo usato la stessa storia che lui aveva usato 12 anni prima, solo che gli avevo aggiunto un pezzettino. Lui ci pensò un po' su. Poi si girò verso di me, e sorrise.
Si avvicino verso di me nuotando.
Luffy: "Mi potresti passare i miei vestiti e girarti per favore?"
Glieli passai e mi girai, come 12 anni fa. Quando uscì mi guardò sorridendo. Mano nella mano iniziammo a camminare verso la festa in nostro onore.
Law: "Tu ti vorresti innamorare?"
Luffy: "Sì, voglio vedere se riesco ancora a provare affetto per un'altra persona. E tu? Ti vuoi innamorare?"
Law: "Sì, anch'io voglio vedere se riesco ancora a provare dei sentimenti positivi verso un altro essere umano"
Luffy: "Allora sei messo peggio di me!"
Si fermò e mi sorrise, sempre tenendomi la mano. Prese la foto dalla mia mano e la mise in mezzo a noi.
Luffy: "Ho una proposta da farti"
Luffy: "Proviamo insieme"
Stavolta non pensai a un no come risposta.
Law: "Per quanto?"
Luffy: "Per adesso... Fino alle nozze d'argento. Se no dico quello che abbiamo fatto tutte le notti prima che arrivassero Micheal e Makomo. "
Annuì. Ci rimettemmo a camminare, adesso saremmo potuti andare avanti, lasciando tutta la tristezza indietro, pronti per ricominciare...
ANGOLO AUTRICE
Questo capitolo è stato un copia e incolla continuo. Vi è piaciuta la fine? Non so, volevo fare una specie di chiusura apertura.
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