Capitolo 3

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*Law pov*

No, avevo detto una cazzata. Perché avevo detto oggi, e non la prossima settimana, o meglio, il prossimo mese? Semplice Law, volevi farlo felice, bella azione, adesso pigliati le responsabilità. Ero nervosissimo. Ero vestito formale, mi toccavo sempre la cravatta, mi ero preparato in 3 ore. Quando Luffy mi vide si mise a ridere e mi mando a cambiarmi con qualcosa di più comodo. 

Finalmente uscimmo, entrammo nell'orfanotrofio, c'era moltissima gente, dovemmo aspettare fino a sera, finalmente ci fecero entrare. Ci lasciarono da soli per fare un giro. Io rimanevo immobile, paralizzato. Tutti quei bambini, soli, mi facevano, pena, credo. Invece Luffy parlò con tutti i bambini. Io mi avvicinai da dietro ma non parlai.

Luffy: "Ciao ragazzi, ho un'idea geniale. Io vi voglio adottare tutti, ed è quello che farò, solo che ho bisogno di tempo per prendere una casa più grande e avere tanti soldi per mantenervi tutti. Quindi iniziamo uno per volta. Adesso prenderò il più grande, poi quello dopo di lui e così via. Che ne dite?"

Ragazza: "Davvero lo farà signore?"

Luffy: "Shishishi, certo!"

Tutti i bambini esultarono, io guardavo mio marito, o quella cosa che sembrava mio marito. Come diavolo avremmo fatto?! Mi stava pigliando per il culo, vero? Chiusi gli occhi e spersi che fosse tutto un sogno, però quando li riapri c'erano sempre i bambini urlanti e un Luffy sorridente.

Luffy: "Quindi ragazzi, chi è il primo che devo prendere?"

Bambino: "Lui"

Indicò un bambino lì vicino, avrà avuto 12-13 anni. Aveva i capelli neri e gli occhi neri. Era l'unico che non sorrideva. Anzi, sembrava arrabbiato.

Luffy: "Ciao, come ti chiami?"

Micheal: "Micheal"

Luffy: "Quindi, vuoi venire con noi?"

Micheal: "Io non ti credo"

Luffy: "Perché?"

Micheal: "Perché vorresti salvarci tutti? E poi non sono sicuro che tuo marito approvi"

Ecco, sono riuscito a rovinare anche l'adozione. Perché ho sto cavolo di carattere? I bambini erano molto tristi e abbassarono lo sguardo. Luffy andò dal bambino e gli diede uno schiaffo. Tutti si misero una mano sulla bocca.

Micheal: "Visto ragazzi, sicuro che lui si diverte a picchia-..."

Luffy: "Prima cosa, voglio salvarvi tutti perché ne ho voglia. Seconda cosa, mio marito mi ha seguito fino a qui, adesso non si tira indietro, e se ha qualcosa da ridire sulle mie scelte se la vedrà con me. Terza cosa, adesso mi devi dare uno schiaffo."

S'inginocchiò davanti al bambino e gli mostrò la guancia. Lui era perplesso come tutti gli altri ragazzini. Io invece tremavo di paura all'idea di vedermela con lui.

Micheal: "Perché dovrei darti uno schiaffo? Sicuro che poi lo dici al direttore."

Luffy: "Scusa, pensavo tu fossi un uomo e..."

Gli si avvicino all'orecchio e gli disse qualcosa, lui sgranò gli occhi. Quando Luffy tornò nella posizione di prima, Micheal gli diede uno schiaffo molto forte. Tutti i bambini si raggrupparono intorno a Luffy chiedendo come si sentisse. Sentivo le loro chiacchiere anche da lontano.

Bambino1: "Come fa a resistere dopo un colpo di Micheal?"

Bambino2: "Già, lui è così forte che batte qualsiasi adulto dell'istituto"

Sorrisi, se sapessero che Luffy è un ex-yakuza altro che sorprendersi per Luffy, dovrebbero sorprendersi di essere ancora vivi. Portammo via Micheal e salutammo tutti i bambini, promettendo di tornare a trovarli. Dopo aver fatto tutte le pratiche, c'incamminammo verso casa. Micheal non parlava, io nemmeno. L'unica cosa che interrompeva il silenzio erano le chiacchiere insistenti di Luffy. 

Arrivammo al mio appartamento. Micheal non aveva ancora aperto bocca. Iniziai a preparare la cena, mentre Luffy apparecchiava. All'apparenza era tutto tranquillo, ma sapevo che in realtà non lo era. Io ero super felice e allo stesso tempo nervoso di essere diventato padre. Luffy cercava di parlare con Micheal ma non ci riusciva, dal canto suo, lui stava in silenzio e guardava dritto davanti a se. 

Stavamo mangiando, nessuno parlava, Luffy volle rompere il silenzio.

Luffy: "Raccontaci un po' di te"

Micheal: "Mi chiamo Micheal, ho 12, il 13 Gennaio ne compio 13. Sono Capricorno. Non ho allergie. I miei genitori mi hanno abbandonato. Avevo una sorellina ma adesso non so dove sia perché ci hanno diviso."

Parlava troppo veloce, non avevo capito niente. Sembrava averlo fatto apposta, invece Luffy lo guardava molto attentamente. Poi si riscosse e incominciò a sparecchiare.

Micheal: "Non mi chiedi niente?"

Luffy: "Se vuoi proprio... Come si chiama tua sorella?"

Micheal: "Makomo"

Luffy: "Mhm"

Micheal era confuso, io ormai avevo rinunciato a capirlo quando faceva così. Luffy trafficò un po' in cucina, dopo l'aiutai anch'io. Poi portò Micheal nella stanza degli ospiti (non chiedetemi da dove sia spuntata la camera degli ospiti), dove avevamo messo tutto in ordine. 

Luffy: "Scusa, poi domani prendiamo quello che vuoi e l'arrediamo come vuoi tu"

Micheal: "Non importa, non serve"

Luffy: "Va bene, come vuoi. Buonanotte, Mike"

Io li guardavo dallo stipite della porta, Luffy aveva dato un bacio sulla guancia a Micheal e poi mi aveva superato per andare a dormire. Stavo per seguirlo quando sentì dei singhiozzi. Mi girai e vidi Micheal sotto le coperte raggomitolato. Mi avvicinai a lui e chiusi la porta, per non svegliare Luffy che ovviamente si era già addormentato, non so come ma l'aveva di sicuro già fatto, era tipo un suo super potere.

Law: "Che succede?"

Micheal: "Neanche tu riesci a stare con le altre persone, vero? Me ne sono reso conto subito che io e te siamo molto simili. Ma sai, sono curioso, come hai fatto a trovare una persona così solare?"

Aveva ragione, eravamo molto simili noi due. Sorrisi e gli raccontai tutto, dalla promessa, i 15 giorni, il mio passato e quello di Luffy, il combattimento e, infine, il matrimonio.

Law: "Io ti ho detto tutto, adesso dimmi perché prima stavi piangendo?"

Micheal: "Anche mia sorella mi chiamava Mike"

Lo capivo, alcune volte non riuscivo a non guardarlo e a non vedere Corazon. Lo abbracciai.

Law: "Ti posso giurare una cosa, se lui dice che gli darà a tutti una famiglia, lui lo farà."

Micheal si asciugò le ultime lacrime, poi si girò da un'altra parte e cercò di riprendersi un po' di contegno.

Micheal: "Tu non gli dirai mai niente, vero?"

Law: "Mai"

Micheal: "Bene..."

Ovviamente non era vero, non tanto perché volevo rompere la nostra, diciamo, promessa, era solo che non sapevo come comportarmi e avevo assolutamente bisogno dell'aiuto di Luffy. 

Rimanemmo in silenzio, mi alzai per andarmene a dormire ma una manina mi riprese.

Micheal: "Potresti raccontarmi di nuovo il combattimento"

Law: "Certo"

Presi una sedia e mi sedetti accanto a lui. Gli raccontai per tutta la notte la storia di Luffy e i suoi compagni.


ANGOLO AUTRICE

Pubblico adesso perché non so se domani riuscirò a pubblicare, dovrei ma non lo so. Allora, Luffy a grandi piani, ma ricordiamoci di una cosa, fra un po' andrà a lavorare e chi lo sa dove andrà a lavorare... Non dico niente, niente spoiler. Buona lettura!

15 giorni (Lawlu) 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora