Capitolo 15

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*Law pov*

Luffy non ci diede il portafoglio. Sapeva perfettamente i nostri punti deboli. Quello di Akainu l'età, il mio beh... Lui. Quando gli ero salito addosso per fermarlo avevo sentito un brivido su tutta la schiena. Mi sentivo i pantaloni stretti e miei occhi vagavano sul corpo di Luffy sotto di me. Cercavo di rimanere lucido ma non ci riuscivo, per me era una prova troppo difficile. Dopo un altro momento di lotta ci arrendemmo entrambi, stanchi morti e con il fiatone.

Law: "Ok Luffy, hai vinto tu, ci arrendiamo"

Si fermò e tornò indietro. Si sporse in avanti e mi mise il portafoglio sotto il naso, in modo beffardo. L'avrei ammazzato appena avessi ripreso fiato.

Akainu: "Allora come la mettiamo con Enel? Ci sta aspettando"

Luffy: "Tranquilli, me ne occupo io"

Andò dritto sicuro verso la strada per la casa di Enel.

Akainu: "Non so voi, ma io devo riposarmi"

Law: "Anch'io"

Luffy ci guardò per un po', poi alzò le spalle e si sedette per terra.

Luffy: "Siete proprio dei vecchietti..."

Akainu: "Dei che cosa?!"

Luffy: "Vec-chi-et-ti"

Akainu: "Io giuro che ti ammaz-..."

Law: "State calmi, noi due pensiamo a riposarci invece che litigare per motivi inutili"

L'ultima parte la dissi rivolgendomi ad Akainu, ci sedemmo tutti e tre per terra, la gente passando ci guardava in modo strano, però non dando fastidio non dissero niente.

Akainu: "Tu non meriti una persona come tuo marito"

Stava parlando a Luffy, stavo già per mettermi in mezzo e fermare una imminente lite quando Luffy guardò Akainu e sorrise.

Luffy: "Lo so. Non tutti possono avere la mia fortuna."

Era imbarazzantissimo. Avevo il volto in fiamme e i capelli ritti. Akainu stavolta non fece commenti sgradevoli, sorrise e si mise meglio il cappello da ex-poliziotto sulla testa, così che coprisse anche gli occhi.

Appena ci sentimmo abbastanza riposati riprendemmo il nostro cammino.

Quando passai davanti alla finestra di Hancock vidi che lei non c'era più, ma non mi preoccupai più di tanto.

Appena arrivati davanti alla casa sentimmo delle urla di dolore, corremmo velocissimi dentro alla casa, dentro c'era Hancock per terra, sanguinante, mi girai, vidi un'ombra scappare. Lo insegui subito, non mi venne in mente che sarei dovuto rimanere io vicino ad Hancock e non Luffy, adesso volevo solo prendere quella persona, purtroppo ci sfuggì. Quando tornammo indietro non c'era più nessuno, girammo in tutta la casa ma niente, sembravano tutti scomparsi.

Stavo per avere una crisi di nervi quando ricevetti una chiamata. Subito pensai fosse Luffy e stavo già per sgridarlo e chiedergli informazioni, ma non era lui...

Enel: "Ciao, Trafalgar. D. Law"

Law: "Cosa ci fai con il telefono di Luffy?!"

Enel: "Vieni su in terrazza e lo scoprirai..."

In terrazza, questa casa non aveva una terrazza. Ci stavo riflettendo, quando, Akainu, che aveva sentito tutto, trovò la soluzione. Non intendeva la terrazza della casa, ma quella del teatro. Mentre correvo cercavo di pensare il più velocemente possibile. Non avrei mai immaginato che Enel avesse un lato così drammatico. Comunque, il primo punto era, cosa ci faceva con il telefono di Luffy? Era con lui? Era in pericolo? Secondo punto, Hancock dov'era? E cosa c'entrava lei in tutto questo? Avevo troppe domande e troppe poche risposte.

Salimmo velocemente le scale e arrivammo in terrazza, Luffy era sul bordo del cornicione, svenuto, Enel stava sorridendo. Aveva un piede su Luffy, quel piede avrebbe potuto o farlo cadere o tirarlo su, dipendeva tutto da lui, e questo Enel, lo sapeva. 

C'era un gran vento, dopo poco incominciò anche a piovere. Dovevo mantenere la calma. Enel incominciò ad urlare per sovrastare il vento.

Enel: "Sai, tuo marito"

Diede una scossa con il piede molto forte e pericolosa a Luffy.

Enel: "È molto forte, però a un punto debole, i suoi amici."

Perché mi stava dicendo queste cose? Io le sapevo già.

Enel: "Se avessi dovuto combatterci io avrei perso, ma, fortunatamente, avevo un valido collaboratore. Vuoi sapere chi è?"

Digrignai i denti, facendo uscire quasi un soffio, come quelli dei felini. Lui sorrise, e, in modo teatrale indicò l'angolo del terrazzo. Mi girai e non potei credere ai miei occhi, quella persona, quella persona...

Hancock: "Ciao, Law"

Non sapevo più cosa provare. Ad un tratto mi fu tutto anche più chiaro, avevano usato Hancock come esca e come avversario di Luffy, lui non avrebbe mai colpito Hancock e loro lo sapevano, un piano davvero meschino. Però non capivo ancora un punto.

Law: "Perché?"

Hancock: "Luffy, Luffy, non poteva essere tuo, lui era ed è solo mio. Dovevo innanzitutto togliere tutti  i vostri legami"

Akainu: "Makomo..."

Hancock: "Esatto, e poi estirpare il problema alla radice"

Mi faceva ribrezzo. Ma adesso non era il momento, c'era mio marito in pericolo. 


ANGOLO AUTRICE

Allora, il prossimo capitolo sarà... Strano. Se vi sembra che io stia divagando troppo e non stia seguendo troppo One piece potete dirmelo. Io scrivo la storia così per due motivi. Il primo è che, essendo una storia ambientata adesso, non posso metterci Gomu Gomu e così via. Secondo, vorrei però lo stesso mettere i cattivi di One piece, quindi qualcosa devo pur inventarmi.

Ciao!

15 giorni (Lawlu) 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora