❤️27."Cᴀᴍʙɪᴀᴍᴇɴᴛᴏ"💜

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𝓒𝓲𝓬𝓸'𝓼 𝓹.𝓸.𝓿.

Mi avvicinai alla porta, consapevole del fatto che se l'avessi aperta mi sarei ritrovato mio padre, arrabbiato.
Nonostante ciò l'aprì lo stesso.
«Nicola...Federico...» iniziò appena lo vidi.
«Perché eravate lì?» chiese, con un tono stranamente quasi gentile.
«Mh..avevamo voglia di fare qualcosa di diverso» risposi, con calma.
«Per questa volta chiuderò un occhio, ma che non riaccada più!» ci avvisò, per poi tornarsene nel suo ufficio.

***

Rimanemmo tutto il pomeriggio nella mia stanza, come del resto facevamo ogni giorno, fino a quando decidemmo di uscire con gli altri per far passare il tempo.
Quindi, quando tutti ebbero finito i compiti, uscimmo. Erano credo le diciotto ma era già notte, per questo passammo le ore in un locale poco frequentato.

"Sto trascurando gli altri?"

"Sto pensando troppo a Fede, potrebbe annoiarsi di me"

"Con gli altri stai parlando sempre di meno, continua così e perderete i rapporti"

La mia testa improvvisamente si riempì di paranoie.
Stare lì, con loro, senza sapere cosa dovevo fare era diventata una tortura.
Scelsi di "riunirmi" con gli altri wgf, e di lasciar un po' stare Federico, così non si sarebbe annoiato di me, infondo avrei fatto bene a tutti in questo modo: i wgf avrebbero "riallacciato" i rapporti con me e non avrei perso Stre;
Inoltre Fede poteva anche non sospettare il fatto che mi piacesse, anche se credo l'avesse capito da quel pomeriggio in cui ci siamo baciati.
Quindi, lasciai Federico con Alessandro e Giorgio, mentre con gli altri andai nel bagno del locale, a cazzeggiare lì dato che nella sala principale ci guardavano fin troppo.
Stetti lì con loro per una ventina di minuti, tutti seduti a terra a parlare.
Eravamo nella stanza prima di accedere a i bagni, quando Stre entrò accompagnato da Alessandro e Giorgio.
Si sedette vicino a me, ma lo ignorai parlando sempre con Anna, seduta dall'altro lato accanto a me.
Anche lui fece la stessa cosa, parlando con Alessandro mentre era appoggiato a me.
Avrei voluto tanto mettergli un braccio intorno al collo e stringerlo a me, ma poi lui e non solo avrebbero capito i miei sentimenti, lui si sarebbe stancato di me e io avrei potuto rovinare tutto.
Per questo rimasi lì, con questa tentazione, a parlare con Ettore e Giorgio.
Quella sera non dormimmo nemmeno insieme. Non rimanemmo neanche nella stessa camera.
Ci stavo male e mi mancava, ma lo facevo per noi.

Tʜᴇ  Mᴇssᴀɢᴇ-[𝙎𝙩𝙧𝙚𝘾𝙞𝙘𝙤]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora