"Si limitò a guardarmi. Quello sguardo mi disse tutto quello che c'era da dire"
-Bukowski
«Sei pronta?» chiese preoccupato di perdere il volo Thomas «Sissignore» rispose educatamente Isabelle.
Erano all'aeroporto e si stavano dirigendo verso l'aereo privato della società. Isabelle notò la straordinaria bellezza del capo che quella mattina indossava una camicia bianca e un pantalone nero mentre i suoi capelli erano scompigliati come al solito e gli davano quell'aria sensuale mentre lei indossava un attillato vestito nero lungo fino alle ginocchia accompagnato da una giacca color bordò e una scarpa dello stesso colore.
Era emozionata, non era mai stata in Cina e non vedeva l'ora.
«Hai studiato tutto?» Thomas interruppe i suoi pensieri e Isabelle annuì.Salirono sul jet privata molto lussuoso con sedili in pelle, champagne in un secchiello pieno di ghiaccio, uva e formaggio sul tavolino e comodi cuscini per il collo.
Presero posto uno di fronte all'altro.
Una hostess si avvicinò e chiese loro se volevano da bere ma Isabelle rifiutò, la hostess bionda tutto trucco che sbatteva le ciglia a suo 'marito' la irritava, e sul serio.
«Per me un bicchiere di vino» le disse Thomas in tono freddo che fece gelare le ossa anche alla hostess ma fu abbastanza efficiente da portare un calice di vino due minuti dopo.
«Che ne dici se andiamo in camera?» le sussurrò nell'orecchio Thomas e Isabelle diventò rossa come un pomodoro, in camera con lui! Poi l'aereo aveva una stanza? Non poté fare a meno di annuire.***
«Allora, parlami della tua famiglia» la incitò Thomas sdraiato sul letto con le mani dietro la nuca.
Isabelle non sapeva cosa fare quindi si sedette alla punta del letto e si torturò le mani.
«Cosa v-vuole sapere?» gli chiese la ragazza.
«Tutto, ma vieni qui, non mordo. Per ora» disse Thomas indicando il lato vicino a lui, Isabelle non se lo fece ripetere due volte e si stese vicino a lui con molto imbarazzo.
Thomas si rigirò verso il lato della ragazza sorreggendosi la testa con il braccio, guardò Isabelle negli occhi e notò l'intensità del verde, le si leggeva l'anima in quegli occhi. Sapeva che la famiglia era un tasto dolente ma era assetato di curiosità.
«Mio padre è un avvocato molto conosciuto a Sidney mia madre è una ricercatrice nel campo della medicina. Loro non mi hanno mai amato perché sono una ribelle, una che fa di testa sua, una testarda e per questo venivo picchiata spesso, una volta sono finita anche in ospedale per tutte le botte che mi aveva dato mio padre, inventandosi che erano stati i miei compagni di scuola. I miei fratelli mi odiano a morte e mi prendevano in giro per i capelli rossi visto che sono l'unica oltre a mia nonna ad averli di questo colore perché secondo una leggenda è una maledizione avere i capelli rossi, mia nonna se li tingeva.» mentre raccontava la sua storia iniziò ad incupirsi. Thomas avrebbe tanto voluto stringerla tra le sue braccia ma non poteva non era nel suo stile.
«Vuoi pranzare qui o fuori» le chiese di punto in bianco lui. Isabelle ne rimase delusa, il vecchio insensibile era tornato all'attacco.
«Non ho molta fame» tagliò corto lei, l'unica cosa che voleva era l'affetto della sua migliore amica. Le voleva troppo bene, era diventata una sorella per lei ed era l'unica che la capiva davvero.***
«Andiamo in hotel» disse Thomas all'autista. Finalmente dopo 24h di viaggio erano arrivati nella fantastica Pechino.
«Signor Willows quanto resteremo qui in Cina?» chiese Isabelle aggrottando la fronte.
«Due settimane comunque chiamami per nome, sono tuo marito» le sussurrò all'orecchio facendo venire la pelle d'oca alla ragazza che nel frattempo era diventata rossa come un peperone.«Salve benvenuti al Grand Millennium Hotel. La vostra stanza è la 509» la cinesina bassa e brutta alla reception ci diede le chiavi facendo un po' troppo la gallinella.
"Un attimo, dov'è la mia chiave?" si chiese Isabelle. Quando poi ricordò che doveva condividere la camera con il suo capo diventò rossa.
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Everlasting||Love Trilogy||
ChickLit"A volte hai la sensazione che alcune cose possano durare per sempre" Cit. LEI è Isabelle Johnson: ventitreenne originaria dell'Australia che decide di trasferirsi a New York per realizzare il suo sogno americano. Si è recentemente diplomata in mar...