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"E non è strano che ti voglio ad ogni costo"
-Briga

«Allora, ho programmato tante belle cose da fare insieme. Intanto andiamo a fare colazione, ti porto in un bar bellissimo» quella mattina Thomas, con il suo autista andò a prendere Isabelle a casa, caricata la valigia nel portabagagli partirono per il 'Choco&Cafe' ovvero il miglior bar che faceva caffè e cioccolate calde di ogni genere.
Un anziano signore li accolse e li fece accomodare in un posticino appartato. Isabelle era stupefatta dalla bellezza di quel posto, era il sogno di ogni essere umano; le pareti erano di un rosa chiaro, il pavimento bianco e lucido, le luci sulle pareti erano chiare e oltre al caffè e alla cioccolata c'erano vari dolci tra cui le ciambelle che Isabelle amava tanto. Thomas glie ne comprò tre, una la conservò per più tardi e dopo aver consumato la colazione si fermarono al Central Park per prendere una boccata di aria fresca.

Ammirarono il paesaggio fantastico e scattarono un po' di foto. «Guarda uno scoiattolo!» esclamò Isabelle con gli occhi scintillanti, era strabiliata dalla bellezza di quel parco, non l'aveva mai visitato tutto, ci passava solo qualche volta ma senza mai prestare troppa attenzione. «Di là ci sono anche le anatre» disse Thomas cingendo la vita della ragazza con un braccio.

Dopo aver finito il tour tornarono in macchina e l'autista li portò al Metropolitan Museum of Art.

«Wow! Il 'Met'! Tu mi farai impazzire» disse Isabelle dando un bacio a stampo al ragazzo che ne rimase strabiliato, per un motivo o l'altro quel bacio così spontaneo gli era piaciuto tantissimo.

Scesero dalla limousine grazie all'aiuto di Patrick, l'autista, ed entrarono nel maestoso museo storico.

All'interno c'erano manufatti risalenti al XIX e al XX secolo, Isabelle rimase impressionata da tutto, erano tre anni che viveva nella Grande Mela eppure non aveva visto un bel niente.
Videro: le foto de' il Captain Linnaeus Tripe, il Bazm and Razm, Tullio Lombardo Adams e tanti altri artisti. Dopo un'approfondita gita nel museo i due andarono a pranzare al Juni, un ristorante a quattro stelle famosissimo al centro di Manhattan.
«Thomas grazie per tutto questo» disse Isabelle intrecciando le sue dita a quelle di lui che non poté fare a meno di sorridere come un ebete. Era felice di stare con lei, era felice di esser riuscito a renderla felice ed era felice perché stava ricominciando a vivere.
«Non c'è di che mia Belle..» disse baciandole la mano delicatamente. Erano nel ristorante in attesa delle loro ordinazioni, ad un tratto il cellulare di Thomas iniziò a squillare e con il permesso della ragazza uscì a rispondere. Isabelle ne approfittò per mandare un messaggio all'amica

Da: Isabelle Johnson
A: Shannon McKoney

Amica non ci crederai mai! Sono stata al Mat, al Central Park e ora sono da Juni! Capito? Ju-ni!! Con un uomo affascinante credo di non riuscire ad arrivare a stasera prima di saltargli addosso... tu che fai?

Xx
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Poco dopo l'amica rispose.

Da: Shannon McKoney
A: Isabelle Johnson

Cosa?! Ma quanto é ricco quello? Io sono a casa di Louise, oggi andremo al Mohito che ne pensate tu e il tuo amore di venire?

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Da: Isabelle Johnson
A: Shannon McKoney

È MOLTO ricco... comunque se riesco a convincere Mr. Gelosia si..

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Poco dopo rientrò Thomas e cominciarono a mangiare e a parlare delle loro sogni e ambizioni e da qusto punto di vista Isabelle notò che era un uomo davvero interessante e schifosamente ambizioso. Dopo il dolce uscirono dal locale mano nella mano ed entrarono in macchina; Thomas si scaraventò subito su di Isabelle, la voleva così tanto... Da quando erano in quel dannato ristorante che la desiderava. La baciò con foga, le loro lingue si intrecciarono, Isabelle scompiglio gli capelli e lui la baciò dappertutto.
«Thomas siamo in macchina» disse Isabelle guardando l'autista che all'apparenza sembrava indifferente. «E cosa ci importa, fai finta che non ci sia» disse con voce roca. Tornò a baciare Isabelle, con due dita strofinò sulle sue mutande stuzzicando il clitoride, ciò la fece gemere dal piacere «Sst piccola, non parlare» le ordino con voce rauca all'orecchio.
«Thomas ti prego» la ragazza lo desiderava tantissimo, voleva saltargli addosso e giocare con il suo compagno di vita.
«Non qui, ho organizzato la nostra serata» disse lasciandole un dolce bacio sulle labbra. Thomas, aveva già organizzato tutto la sera prima, scrisse tutto su un foglio e diede una copia a Patrick.
Giunsero sulla Fifth Avenue ovvero la strada dello shopping, qui erano presenti i negozi più famosi del mondo, ad Isabelle luccicarono gli occhi quando la limousine si fermò davanti a Tiffany&Co.
Scesero e per prima cosa Isabelle abbracciò forte, forte Thomas che sentì i brividi per tutto il corpo, Isabelle lo stava cambiando e lui ne era felice.

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