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"E ti proteggerò a costo di perdere la vita"
Cit.

«Buongiorno ragazze» la mattina seguente Thomas si era svegliato solo nel letto e certo non gli era andata a genio la cosa ma d'altronde c'era qualcuno che la voleva morta lei e la sua amica e dormendo con lei è come se la stesse proteggendo.
«Giorno!» replicarono insieme Isabelle che indossava un vestito bianco e Shannon sciatta e in pigiama.
In silenzio fecero colazione con briosh, frutta e una bevanda calda preparata da Consuelo fino a quando Sarah entrò in cucina avvertendo il capo di avere ospiti che lo desideravano.
Thomas si alzò freddo e preoccupato e andò in salone dove lo attndevano McDonald e Norris.

«Signore» i due si alzarono dal divano e salutarono con il capo Thomas che replicò in egual modo. «Allora ragazzi, McDonald vieni con me e Norris tieni d'occhio Shannon McKoney. Dovete tenere gli occhi aperti e mai distrarvi, intesi?» i due annuirono e dopo aver chiamato Isabelle per andare a lavoro uscirono di casa. Da protocollo McDonald aprì loro la portiera, si assicurò che fossero al sicuro prima di salire e mettere in moto.
«Tom, chi è quello?» gli chiese Isabelle. «Il tuo bodyguard. Hanno rubato il video a Patrick, lui suppone che la talpa sia interna e ovviamente una donna. Abbiamo bisogno di più sicurezza, puoi chiamarlo semplicemente McDonald ma si chiama Victor. Questo è un telefono di emergenza, ci sono tre numeri salvati all'interno: il mio, il suo e quello di Patrick. Usalo esclusivamente per le emergenze e non lo spegnere mai. C'è un GPS istallato all'interno, non spegnerlo mai» la voce di Thomas era virile e autoritaria, se Thomas parlava così voleva dire che c'era davvero un problema, così Isabelle annuì senza contestare.
Dopo svariati minuti arrivarono alla Willows Enterprise; Thoma cautamente si guardò intorno ma tutto era come al solito. La signora di colore era alla receptionist, Laurel era nl suo nuovo ufficio accanto a quello di Isabelle e Joshua era al suo bancone. Thomas si guardò di nuovo intorno con occhio vigile, le parole di Patrick gli echeggiavano nella mente:"Non ti fidare di nessuno"
Entrò nel suo ufficio e si mise subito a lavorare come un pazzo, lo stesso fece Isabelle che riordinò i programmi del capo perché nel pomeriggio non ci sarebbero stati.

***

Da: Thomas Willows
A: Patrik Lee

Pat, novità? Stasera portami le cartelle a casa, non venirmi a prendere con la limousine, voglio una macchina normale qui alle 1pm e quando me ne vado voglio che resti qui nel mio ufficio a tenete d'occhio. Intesi?
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Da: Patrik Lee
A: Thomas Willows

Sissignore.

-P.

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Thomas tornò a lavorare fino a quando non spense il computer, sistemò tutto e decisedi andare a pranzare fuori. Entrò nell'ufficio di Isabelle come al solito senza bussare «Andiamo» le disse in tono freddo, ormai non si sentiva a suo agio in quel luogo, c'era un infame all'interno e fino a quando non sarebbe uscito non si sarebbe sentito in pace.
Scesero al piano terra restando in silenzio durante il viaggio in ascensore e Thomas trovò una BMW X6 nera parcheggiata lì davanti e dalla targa capì che era per lui. Grazie al telecomando che aveva aprì la macchina e fece salire Isabelle, la stessa cosa fece pure lui ma prima di partire mandò un messaggio a Patrick.

Da: Thomas Willows
A: Patrik Lee

Pat, dove sei?
Io sono nella X6 nera. Tieni d'occhio tutto e tutti fino alle nove poi potrai andare, ricordati i miei fascicoli.
Sarò a casa per le otto.

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