La leggere luce del sole attraversava la finestra sfiorandomi gli occhi, mi stiracchiai strofinando la fronte su qualcosa di morbido. Aprì gli occhi osservando il viso di Rin a pochi centimetri dal mio, il naso all'insù e le labbra leggermente schiuse.
Era davvero bello.
Lo sentì mugugnare qualcosa e si voltò posando la fronte contro la mia, chiusi gli occhi sospirando per poi riaprirli qualche secondo dopo. I suoi grandi occhi azzurri erano fissi sulle mie labbra, lo guardavo attentamente aspettando che si accorgesse del mio risveglio.
«buongiorno» sussurrai quando i suoi occhi si scontrarono con i miei
«buongiorno» disse voltando lo sguardo altrove
Risi leggermente per la sua espressione facendogli formare un sorriso sul volto, il suo respiro caldo batteva contro il mio petto, ci scambiavamo sguardi silenziosi, lo vidi avvicinarsi lentamente quando però qualcuno bussò alla porta. Ci alzammo contemporaneamente con la schiena e io lo spinsi giù dal letto per farlo mettere sotto.
«Misa?»
«avanti» cercai di sbadigliare
«Yukio buongiorno» mi stiracchiai
«come stai? te la senti di venire a lezione?» si appoggiò alla porta
«mi gira un po' la testa ma si tranquillo» mi toccai i capelli
«sai dov'è Rin?» domandò
«non ne ho la minima idea mi sono appena svegliata, magari è in doccia o ancora a dormire sai com'è fatto» risi
«già» rise anche lui
«allora ti lascio preparare a dopo»
La porta della mia stanza venne chiusa e quando sentimmo i passi allontanarsi mi sporsi verso il pavimento notando Rin intento ad uscire.
«è meglio andare a prepararci prima che arrivi qualcun altro» rise grattandosi la testa uscendo dalla stanza
Mi sedetti nuovamente sul letto cadendo all'indietro, stava per baciarmi o sbaglio?
«Misa» mi venne incontro Bon
«ciao Bon» lo abbracciai sedendomi sul banco con lui davanti
«ieri mi sono preoccupato, te ne sei andata così velocemente volevo venire ma era troppo tardi stai meglio adesso?»
«si adesso sto molto meglio» portai una ciocca dietro l'orecchio
«ti va se domani sera usciamo?» posò le sue mani al lato del banco
«certo perché no» sorrisi
Il professore arrivò e tutti ci mettemmo ai propri posti, all'annuncio che oggi non ci si sarebbero svolte le lezione ma pratica sospirai sorridendo a Rin. Andammo ognuno nei propri spogliatoi e ci cambiammo mettendo la tuta scolastica.
«Izumo» si voltò aspettando di sentire ciò che avessi da dire
«mi dispiace per Paku» la guardai alzarsi la zip della felpa
«ha fatto la sua scelta»
Paku aveva lasciato il corso per esorcisti qualche settimana fa, ma non avevo mai trovato il tempo e il modo per riuscire a parlare di lei con Izumu, si isolava ed era costantemente scontrosa.
«volevo farti sapere che Shiemi per te ci sarà» mi feci una treccia morbida
«è se c'è lei, ci sarò anch'io» dissi guardandomi allo specchio leggermente in imbarazzo
«grazie»
Quando mi voltai la vidi giocare con i suoi capelli color prugna, il suo sguardo era basso e un sorriso che non le avevo mai visto le contornava il viso con un po' di rossore, sorrisi e le posai una mano sulla spalla incitandola ad andare.
«voi femmine siete così lente» sbuffò Rin appoggiato sul muro di fianco la porta degli spogliatoi
«cammina» gli diedi un leggero pugno in testa
ricevendo una linguaggio da parte sua
«bene ragazzi vi dividerò in gruppi da tre dovrete perlustrare la foresta e trovare il punto in cui il professor Okumura vi aspetterà, lì su quella montagna» il professore indicò un punto lontano da noi
«cavolo» guardai la vetta facendo i conti di in quanto tempo potessimo arrivare
«siamo in squadra insieme» due voci mi distrassero dai miei pensieri portandomi a girare con un'espressione arrabbiata
«che volete voi due?»
«siamo in squadra insieme» disse Bon infelice di questa scelta
Sospirai capendo che questa giornata sarà abbastanza lunga, nella natura c'era silenzio si sentivano soltanto i nostri piedi schiacciare le foglie secche e i versi di Bon e Rin.
«basta» ripetei ancora
«non vi sopporto più» mi massaggiai le tempie
«Bon cammina avanti e tu Rin stai indietro non voglio sentire neanche una a uscire dalle vostre bocce, se state per morire fatelo in silenzio»
Dissi a denti stretti osservando i due ragazzi stare per acciuffarsi se solo non li avessi fermati, osservai Bon superarmi e camminare qualche metro più avanti.
«comportati bene» lo rimproverai come un bambino
«scusa mamma» rise alzando le mani
Camminammo per un po', il sentiero si faceva sempre più silenzioso, siamo stati fortunati a non aver ancora incontrato nessun ostacolo. Tirava un leggero venticello e si stava meravigliosamente in quel luogo, guardai il cielo e sentì la mia mano essere stretta dalla sua. Mi voltai leggermente guardandolo non disse niente e io continuai a camminare.
Il suo pollice continuava ad accarezzare il dorso della mia mano mentre io ero intenta ad osservare il panorama che ci si presentava davanti.
«è bellissimo» esclamò Bon fermandosi per prendere aria mentre ammirava la distesa d'alberi sotto di noi
«già» sussurò guardarndomi
Gli sorrisi abbassando lo sguardo per poi riposarlo nuovamente su di lui, venni stretta tra le sue braccia improvvisamente, restammo così per qualche secondo poi alzai lo sguardo e posò le labbra sui miei capelli accarezzandomi un fianco.
«andiamo manca poco»
Venni trascinata lungo il sentiero immergendoci tra la natura.
Arrivammo dopo qualche minuto al punto stabilito e lì trovammo Yukio assieme ad altri professori.
«ora che ci siamo tutti passiamo alla prova vera e propria» unì le mani eccitato il professor Okumura
«Shima e Misa al centro»
Guardammo entrambi Yukio e ci mettemmo al centro di un cerchio fatto di professori e alunni, osservai Shima davanti a me che osservava curioso il gemello minore.
«combattete»
«eh?» si voltò stranito il ragazzo dai capelli rosa
Sfiorò a mala pena un pugno dritto allo stomaco, si gettò a terra per scappare e fu quello il suo più grande sbaglio. Mi misi sopra di lui tenendogli stretto il collo tra le braccia.
«prima regola mai dare le spalle al proprio avversario» lo lasciai
«Misa dove hai imparato queste mosse?» domandò Bon
«è da quando sono piccola che continuo ad allenarmi sono brava a combattere ma con la magia faccio un po' schifo» risi
«Ryuji vai»
Bon entrò nel cerchio eccitato e allo stesso tempo nervoso, restò dei secondi immobile poi prese ad attaccare.
«sbagliato» schivai agilmente il suo colpo
«non puntare subito dritto, devi confondere il tuo avversario fagli dubitare di che mossa stai per fare» spiegai
«riprova» lo incitai
Un secondo pugno identico al primo.
«scontato, non credere che l'altro sia sicuro che non ricompierai mai la prima mossa» mi misi in posizione d'attacco
«sei forte ma manchi di tecnica»
Girai intorno a lui facendolo cadere in avanti con un abile calcio.
«cavolo» si alzò dolorante da terra
«pensavo che riuscisti a pararlo perdonami» risi guardandolo
«Rin tocca a te»
Il sorriso che si formò sul suo viso era indescrivibile, il suo sguardo era determinato capace di sfidarmi. Mi osservava con furbizia, iniziammo a girare intorno come un predatore fa con la sua preda.
«non voglio farti male» ghignò
«tranquillo sarò io a farlo a te»
Ci lanciammo entrambi su l'altro, schivavamo i colpi che lanciavamo a vicenda. Era davvero forte. Approfittai del suo pugno per lanciarmi a terra, mi toccai la guancia girando il volto dal lato opposto al suo.
«Mi» urlò correndo vicino a me
«idiota» risi sussurrando
Lo presi per la gola, portando le mie gambe intorno al suo bacino, mi afferrò i fianchi tirando gomitate al mio stomaco, cadde a terra quasi soffocato dal mio braccio con me sopra di lui. Il mio petto si alzava e abbassava velocemente, come lui avevo bisogno di aria, lo guardai negli occhi mentre gli si apriva un sorriso che coprì portandosi le mani al viso.
Ci alzammo dopo poco ricevendo complimenti da tutti i presenti.
«non mi aspettavo tutto questo» si avvicinò con un asciugamano intorno al collo
«lo prendo come un complimento» risi
Mi voltai all'istante sentendo una irrefrenabile sensazione di correre verso qualcosa, trattenni il respiro osservando velocemente i punti distanti da me.
«Misa»
Il mio polso venne afferrato dalla sua mano, la sua voce era seria e preoccupata, mi guardava attentamente cercando di capire cosa mi stesse succedendo.
«lui è qui, ma non ne sono sicura del se voglia farci del male o solo osservarci» si voltò in varie direzioni
«che venga pure» disse continuando a osservare la natura intorno a lui
«l'importante è che non ti guardi neanche»
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Fire blue charm | rin okumura
Romance❛Un affascinante e sfacciato ragazzo dagli occhi blu, il suo sguardo colpirà i cuori di molti e soprattutto di molte. Ma quello che Misa non sa è il segreto fin troppo grande che custodisce per il bene di tutte le persone a lui care. Lui finirà per...