«buongiorno» salutò Bon passando davanti il mio banco
«buongiorno»
«dovresti parlargliene» sussurrò Shiemi alla mie spalle
«lo so» quasi urlai
«prima che arrivi Rin» disse stavolta Izumo
Chiusi gli occhi per qualche secondo camminando poi verso il suo banco con lo sguardo delle due addosso.
«Bon scusa posso parlarti un secondo?» guardai Shima e Konekomaru osservare me e poi il loro amico
«certo, arrivo subito» si rivolse ai due
«di cosa vuoi parlare?» incrociò le braccia con un sorriso in volto
«io e Rin ci stiamo frequentando, volevo dirtelo dal momento che hai ammesso di provare qualcosa per me, mi dispiace»
Abbassai lo sguardo alla vista della sua espressione, mi dispiaceva ferirlo è davvero un bravo ragazzo.
«tranquilla l'avevo capito ma ti ringrazio per essere stata sincera con me e per qualsiasi cosa sappi che puoi contare su di me» mi abbracciò
«grazie» ricambiai l'abbraccio sospirando per la reazione positiva che da un lato non mi sarei aspettata
Quando ci straccammo la figura del ragazzo protagonista del nostro discorso ci osservava da lontano e proprio nell'esatto momento il professore della prima ora di lezione entrò facendo sedere tutti.
«Rin» sussurrai
«Rin» alzai leggermente la voce tirandogli una gomitata
«cosa?» si voltò
«perché sei arrabbiato?»
«Okumura e Igarashi» ci sgridò il professore indicandoci di portare attenzione al testo a pagina 136
«allora? non sarai mica arrabbiato per l'abbraccio di Bon?» sussurrai avvicinandomi al suo orecchio osservando il suo viso voltarsi leggermente a destra infastidito
«sei solo geloso?» risi avvicinando la mia gamba alla sua
«sta tranquillo non ti tradirei mai, ormai dovresti saperlo» gli lasciai un bacio sul dorso della mano mentre portavo una gamba sulle sue
«quindi non essere arrabbiato» sentì la mia coscia esser accarezzata e poi esser stretta con forza facendomi soffocare un urlo
«Okumura e Igarashi, state continuando a disturbare, fuori» il viso del professore si fece paonazzo mentre cercavo di trattenere le risate uscendo fuori dalla classe con al seguito il ragazzo dai capelli neri
«Yukio ci sgriderà ancora» si grattò la nuca scuotendo la testa ridendo
«e comunque non ero arrabbiato per Bon» si voltò in direzione opposta alla mia
«allora cosa mi spiega il broncio da inizio ora?» risi avvicinandomi al suo viso
«ero concentrato» si accostò al muro posandogli contro la schiena
«certo» sussurrai baciandogli le labbra
«lo giuro» mi accarezzò i capelli spingendo il suo viso contro il mio
Il pomeriggio arrivò anche se non velocemente, aprimmo i libri per la verifica che ci attendeva il giorno successivo e li chiudendo soltanto verso ora di cena.
«cosa vuoi?» sbadigliò Rin
«solo un toast» dissi prendendo due bicchieri e una bottiglia d'acqua
«per te» mi passò il piatto lasciandomi un bacio tra i capelli
Restammo qualche ora sul divano a giocare con il nostro videogioco preferito e poi ci rintanammo tra le coperte stanchi.Era buio, non riuscivo a distinguere nulla se non una fioca luce lontana qualche metro. Mi alzai dal pavimento cercando di raggiungerla, un laboratorio in pietra circondato da centinaia di candele illuminava la stanza mentre un uomo dall'aspetto familiare era intento a fare qualcosa. Mi avvicinai al bancone osservando le sue mani muoversi agilmente tra dei fili, poi sentì un urlo, mi voltai verso la figura di una ragazza piena di lividi e tagli profondi, quella ragazza ero io. Continuai ad osservare interdetta la situazione mentre l'uomo afferrò quello che sembrava un filo di ferro. Mi ritrovai in un secondo luogo, annegavo senza forze tra il buio delle acque di un lago che sembrava infinito, la superficie era lontana e ai miei lati non c'era nulla se non l'acqua, udì un rumore soffuso e poi una grande chiazza nera avvicinarsi sempre più a me. Faceva freddo e qualcosa andava di ardente a contatto con il mio corpo nudo, dei rumori strani non mi permettevano di sentire quello che dicevano delle voci in sottofondo, poi un altro urlo, mi girai in ogni direzione continuando ad osservare solo il buio, un altro grido, un altro ancora, sempre più acuto, sempre più straziante. Poi un dolore lacerante al petto.
«Misa» un urlo
«Misa»
Mi alzai con la schiena dal materasso mentre il mio respiro ere pesante e affannato, delle lacrime inconsapevoli uscivano dai miei occhi, osservai le figure dei gemelli Okumura attendere preoccuparti una mia parola.
«io» ansimai
«non so cosa sia successo» sospirai
«cosa hai visto?»
Osservavo attentamente il volto di Yukio preoccupato ma senza darlo a vedere, mi prese la mano con sguardo duro, aveva capito.
«credo la mia morte»
Un sussulto da parte del ragazzo alla mia destra mi fece voltare verso di lui, il suo sguardo era basso per la rivelazione inaspettata.
«puoi raccontarmelo per favore?» mi afferrò il mento Yukio facendomi spostare lo sguardo nuovamente su di lui
La notte si faceva sempre più fitta e la stanza era circondata da aria tesa, le mie parole arrivavano offuscate alle mie orecchie mentre osservavo Yukio continuare ad annuire e memorizzare qualsiasi cosa dicessi.
«hai la vista»
«la vista?» domandai quasi curiosa
«Gli Igarashi da generazioni appartengono ad un'antica stirpe di maghi, ne eri a conoscenza?» si alzò gli occhiali
«mio padre mi parlò di qualcosa ma non in particolare, sapevo soltanto che sua madre e sua nonna la praticassero ma non che scorreva sangue magico nelle nostre vene» osservai le mie mani dopo aver scoperto una cosa che ricondizionerà la mia vista futura
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Fire blue charm | rin okumura
Romance❛Un affascinante e sfacciato ragazzo dagli occhi blu, il suo sguardo colpirà i cuori di molti e soprattutto di molte. Ma quello che Misa non sa è il segreto fin troppo grande che custodisce per il bene di tutte le persone a lui care. Lui finirà per...