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«Mi» bussò chiamandomi fuori dalla porta Rin
«cos'è questo nuovo soprannome?» urlai dalla mia stanza
«non ti piace?» aprì la porta entrando
«non ti ho detto di entrare» urlai lanciandogli contro la maglia del pigiama
Uscì dalla stanza imbronciata.
«perdonami non volevo» iniziò a scusarsi
«e non ho detto che non mi piace, anzi è carino» lo presi sottobraccio avviandoci verso la nostra classe
Rin e Bon non andavano molto d'accordo quindici se c'era uno con me non poteva esserci anche l'altro. Mi avvicinai al gruppetto del ragazzo con cui uscivo salutandolo con un buongiorno.
«buongiorno anche a te Misa» mi salutò entusiasta Shima
«oggi più radiosa del solito» guardò la mia gonna ricevendo un potente colpo in testa da Bon
Shima era un ragazzo estroverso, nonostante la sua professione da sacerdote i suoi desideri non si distinguevano molto da quelli di un normale sedicenne anche se forse i suoi erano molto più accentuati.
Risi leggermente guardando il volto incavolato di Bon, si voltò poi verso di me facendomi l'occhiolino, sussultai dalla sorpresa e tornai al mio posto.
Rin era intento a guardare qualsiasi movimento io facessi, la mano destra reggeva il suo capo annoiato mentre le dita della sinistra si muovevano velocemente sul banco in legno.
«cos'hai da guardare così?» domandai tirando fuori i libri dalla cartella
«cerco di capire» sussurrò
«capire cosa?»
«cosa ci trovi in lui»
Mi voltai con le sopracciglia corrugate e incrociai le braccia guardandolo male.
«cos'è? sei geloso?» mi avvicinai al suo viso sussurrandogli all'orecchio questa frase
Lo guardai soddisfatta di averlo zittito e mi allontanai, la stessa espressione di poco fa era presente sul suo volto, posò una mano sotto il mio mento costringendomi a guardarlo e si avvicinò al mio orecchio.
«come farei a non esserlo»
La sua voce calda e roca causò in me miliardi di brividi, sentì il volto andarmi in fiamme per un motivo sconosciuto.
«finiscila» aggrottai le sopracciglia spingendolo lontano dal mio viso
La lezione della prima ora iniziò e stranamente la giornata terminò presto, restammo in giro per la scuola passando il tempo a parlare dirigendoci in cortile ma improvvisamente sentimmo il pavimento iniziare a muoversi.
«attenzione» urlò Konekomaru
Mi voltai e un enorme demone con le sembianze di un serpente apparì alle mie spalle, il pavimento si frantumò alzando polvere e schegge di legno ovunque.
«Misa» la voce di Shiemi catturò la mia attenzione
Le zampe di quell'essere afferrarono il suo corpo trascinandola in alto, corsi saltando verso di lei ma facendo solo sfiorare le nostre mani.
«Shiemi» urlai cercando il prima possibile una soluzione
Al mio fianco come un fulmine passò Rin che salì agilmente sulla schiena squamosa del demone.
«Rin» urlai correndo per andare in suo aiuto
«Misa»
La mia mano venne afferrata da Bon che mi trascinò più indietro così come aveva fatto con gli altri.
«ti farai solo male, i professori stanno arrivando è troppo potente per noi» urlò a causa del baccano
Continuavo ad osservare il demone contorcersi dolorante ma di Rin nemmeno l'ombra, il corpo della ragazza veniva sballottato avanti e indietro, su e giù da quel parassita, poi non riuscì più a vederla. I professori arrivarono con il fiato corto, si misero davanti a noi cercando di proteggerci e attaccando contemporaneamente il demone.
«è pericoloso, state indietro» urlò Yukio
Il suo viso era preoccupato.
«Rin» urlai avvicinandomi al buco nel pavimento
Quando vedemmo il corpo del demone terminare il suo continuo movimento nel corridoio dominava il silenzio, osservavamo tutti quel solco con la speranza di vedere i due apparire. Delle travi vennero sollevate e lanciate via, il corpo di Rin trasportava quello svenuto di Shiemi che venne preso e portato subito in infermeria.
Corsi davanti a lui e la prima cosa che mi passò per la mente fu abbracciarlo.
«sei un incosciente» gli sussurrai all'orecchio
«lo so» mi strinse
«saresti potuto morire lo sai?» mi allontanai leggermente
Il suo viso come il suo corpo era sporco e pieno di piccoli tagli, la sua maglietta era leggermente strappata e i suoi capelli scompigliati, afferrai la sua mano percorrendo la strada per il nostro dormitorio.
«va a farti una doccia, poi va in camera mia»
Lo accompagnai alla porta per poi richiuderla alle mie spalle, corsi nuovamente a scuola notando come già si fossero messi all'opera per sistemare il danno.
«Misa»
«Yukio» mi avvicinai
«stai bene? Rin dov'è?» domandò guardandosi attorno
«è andato a farsi una doccia e io sto bene fortunatamente, sono preoccupata per Shiemi spero si riprenderà presto» pensai alla mia amica
«starà bene è forte» mi sorrise posando una mano sulla spalla
«tu quando torni?» gli domandai osservando il casino in giro
«per com'è la situazione credo che ci vedremo direttamente stasera tardi» confermò la mia teoria
«Okumura» lo chiamò un altro professore
«arrivo, tu occupati di Rin io mangerò qualcosa prima di tornare»
Tornai in camera mia con tutto l'occorrente per curare le ferite, lo posizionai in maniera ordinata sul comodino e mi voltai quando sentì la porta aprirsi.
«sdraiati sul letto»
Il suo corpo mezzo nudo era fermo sul ciglio della porta, le leggere goccioline d'acqua scorrevano lungo la sua pelle chiara, soltanto un asciugamano bianca copriva la parte in basso e un asciugamano più piccola era posata intorno al suo collo. Distolsi lo sguardo voltandomi verso il muro un'altra volta, le guance erano completamente a fuoco e il cuore stava per uscirmi dal petto.
«perdonami non sapevo fossi già in camera» rise nervosamente
«vado a mettere qualcosa e arrivo»
Era strano, più serio.

Fire blue charm | rin okumura Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora