twelve

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Mi trovavo dietro il bancone della cucina intenta a farmi un panino quando Rin entrò dalla porta.
«ma ciao» lo guardai
«è da stamattina che non ti fai vedere, che hai fatto tutto questo tempo?» domandai curiosa
«sono stato un po' con Shiemi, è sempre da sola oltre me, te e Yukio nessuno va a trovarla» si gettò sul divano stanco
«speriamo che si rimetta presto, tu lo sai io vado tutti i giorni da lei ma con gli altri non possiamo farci niente, hanno la testa dura» scossi il capo posando ai loro posti le cose che avevo utilizzato prima
«che ne dici di uscire sabato?»
Mi voltai verso di lui, il viso era basso ed era palesemente in imbarazzo mi scappò un risolino e abbassai anch'io lo sguardo sorridendo.
«per passare un po' di tempo insieme» aggiunse notando il mio silenzio
«per me va benissimo» gli sorrisi
«e poi, non ti basta il tempo che passiamo insieme?» mi sedetti sul divano al suo fianco
«siamo letteralmente tutti i giorni insieme» risi, ero felice
«però certo mi farebbe tanto piacere passare altro tempo con te Rin» abbassai leggermente il capo guardandolo, si voltò e mi sorrise
Posò una mano sulla mia coscia iniziando ad accarezzarla.
Il giorno seguente entrammo in classe stranamente in orario, Shiemi si era finalmente ripresa e anche se con le stampelle poteva riprendere le lezioni ma facendo sempre molta attenzione a non farsi male.
«Misa» mi voltai verso la voce del ragazzo
«buongiorno Bon» gli sorrisi mentre mi veniva incontro
Il verso scocciato del ragazzo a pochi metri da me mi fece ridacchiate per poi tornare seria quando Bon si avvicinò a me.
«volevo chiederti se sabato ti andava di uscire, non stiamo da molto insieme» si grattò la nuca
«mi dispiace Bon ma ho già un impegno» feci un mezzo sorriso
Il mio fianco venne afferrato da una mano, venni improvvisamente trascinata all'indietro e appoggiata ad un altro corpo.
«sabato sta con me» mi strinse il fianco facendomi sussultare
«scusa Bon magari potremmo vederci durante l'altra settimana» cercai di risolvere anche se l'effetto sperato non avvenne dato che sussurrò un "non preoccuparti" e se ne andò scambiandosi sguardi mortali con il ragazzo che mi teneva stretta
Continuavo ad osservare la figura al mio fianco che disegnava tranquillo sul quaderno mentre il professore di quell'ora spiegava un argomento incomprensibile.
«sei davvero bella»
Aggrottai le sopracciglia prendendo alla sprovvista quella dichiarazione.
«in quella posizione, mentre mi guardavi eri davvero bella» continuava a disegnare mentre di tanto in tanto mi lanciava delle occhiate
«tipo così»
Mi passò un foglio leggermente piegato, su quel foglio c'ero io con l'espressione di poco fa.
Feci scorrere lo sguardo verso la fine trovando sotto la sua firma.

"tuo Rin"

«sei bravissimo» mi complimentai con lui
«non sapevo sapessi disegnare così bene» lo guardai
«lo prendo come un complimento» disse facendo memoria alla battuta di qualche giorno prima, risi
Le giornate e le loro lezioni passavano con estrema lentezza ma con noia finalmente arrivò sabato.
Ero estremamente eccitata per la serata che si sarebbe svolta ma non avevo la minima idea di cosa avremmo fatto.
«cavolo cavolo» strillacchiai saltando sul posto
Il cuore mi batteva a mille, forse Rin mi piaceva?
Accesi il mio telefono iniziando a far scorrere la mia playlist musicale. Cantavo e mi muovevo a ritmo della melodia quasi assordante ma piacevole. Corsi in doccia leggendo le sei e un quarto sull'orologio blu appeso al muro, indossai il mio solito intimo in pizzo nero dopo aver messo le varie creme. Abbassai la musica poiché intenta a concentrarmi sul cosa indossare. Estrassi dall'armadio vari capi, vestiti, gonne, top, camice ma nessuno era in grado di soddisfarmi.
Mi sedetti sul letto continuando ad osservare l'orologio che non cambiava affatto, canticchiai due o tre canzoni fin quando i miei occhi si illuminarono alla vista di un cassettone al disotto dell'armadio.
Tirai fuori un jeans a vita bassa e un maglione a collo alto nero non troppo pesante, ci abbinai degli stivaletti del medesimo colore e preparai sul letto il chiodo in pelle. Continuai con il truccarmi e il sistemarmi i capelli fin quando non arrivò quasi l'orario dell'appuntamento. Indossai un paio di orecchini oro abbinati a una collana e spruzzai del profumo che a Rin tanto piaceva.
Sentì bussare alla porta.
«avanti» urlai osservandomi meglio allo specchio
«sei pronta?»
Rin entrò nella stanza con un raggiante sorriso, un jeans e una camicia nera gli sfilavano il corpo tonico, mi guardava intensamente dallo specchio e io mi voltai con uno dei sorrisi più belli che potessi mai rivolgergli.
«sono pronta» dissi decisa

Fire blue charm | rin okumura Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora