eight

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Rimasi spiazzata da quella domanda così improvvisa.

«cosa provi per Rin?»

«cosa?» risi
«vi vedo molto affiatati e sinceramente non mi sembrate semplici amici spesso vi osservo in classe e quegli sguardi e quei sorrisi non sono da semplici amici, non fraintendermi non sono un pazzo ossessivo ma trovandoti davanti il professore delle volte lo sguardo cade su di te spesso osservata da Rin e viceversa» sospirò
Il cuore mi batteva a mille non sapevo come reagire ero davvero in imbarazzo, quegli sguardi e quei sorrisi? non pensavo passassero così all'occhio.
«Bon tra me e Rin non c'è niente» gli posai una mano sulla spalla portandolo ad osservarmi
«è davvero importante per me ma non in quel senso, lui mi capisce anche senza dover parlare per questo ci sono spesso sguardi e sorrisi che potrebbero esser fraintesi, ma io gli voglio davvero molto bene» gli mostrai uno dei miei sorrisi più belli
«pensi che io potrei avere una possibilità invece?» portò la schiena leggermente indietro osservandomi furbo
«la speranza è l'ultima a morire» mi alzai dal letto facendogli l'occhiolino, la sua mano avvolta intorno mio polso mi fece voltare
«mi piaci davvero tanto Misa, quindi cercherò di non farti scappare da me» rise
Sorrisi non sapendo cosa dire.
Tornammo nel nostro piccolo salotto con gli occhi di tutti addosso, il sorriso di Bon non passò inosservato al ragazzo sul divano che mi guardava leggermente incuriosito, feci finta di niente ignorando completamente quello sguardo che mi incideva le ossa.
«ci vediamo presto ragazzi e grazie per la visita» salutai i tre che si allontanavano dalle scale
Il silenzio regnava in quella stanza ma ad accompagnarlo c'era la bassa voce del telecronista, Yukio non c'era come sempre. Sistemai i bicchieri e la busta dei dolcetti vuota prendendone un'altra. Era dietro al bancone e mi osservava curioso, metteva leggermente in soggezione.
«Rin» allungai la i guardandolo mentre sistemavo le sedie
«smettila di fissarmi in questo modo» lo guardai male
«che è successo in stanza?» era arrabbiato
«nulla» alzai un sopracciglio
«non mentirmi»
«Bon era felice anche fin troppo, ti ha fatto qualcosa?» si avvicinò osservando ogni parte del mio corpo con attenzione
Rin è un tipo davvero strano, delle volte potresti pensare che abbia un secondo gemello identico a lui con un carattere completamente differente. Quando lo conobbi era sempre felice e spensierato non si preoccupava molto di quello che gli succedesse prendeva tutto ciò che gli capitava al momento e lo sfruttava nel migliore dei modi, non vorrei sbagliarmi e credermi chissà cosa ma da quando ho iniziato a frequentare Bon è sempre attento e più nervoso del solito anche con gli altri.
«Rin calmati non mi ha fatto nulla, si è soltanto dichiarato»
Il suo viso si imbronciò ma sembrava più tranquillo di prima, si sedette a peso morto sul divano guardandomi con il viso contornato da un leggero rossore per l'imbarazzo.
«devi perdonarmi Misa ma quando hai evitato il mio sguardo pensavo già al peggio» rise grattandosi la testa
«scusa» sussurrò
«stupido non farti problemi è normale preoccuparsi per un'amica» gli scompigliai i capelli
«già» sussurrò
«allora cosa ti ha detto?» cambiò discorso
«nulla di che, mi ha fatto capire tutto dicendo se avesse qualche speranza con me»
«e tu che gli hai risposto?» domandò curioso
«ho detto la speranza è l'ultima a morire poi mi ha afferrato il polso e ha detto che non mi farà allontanare da lui così facilmente» alzai le spalle
Osservai il suo viso poiché come risposta avevo ricevuto il nulla, continuava a guardarmi poi scoppiò a ridere e per non so quale motivo mi unì a lui.
«parla come se già ti avesse» si portò una mano sul petto per calmare i battiti
«non sa che stai con me» parlò serio
Mi voltai verso di lui in completo silenzio scrutavo il suo viso affannato e con la coda dell'occhio notai i suoi pollici giocherellare tra di loro.
Quando il suo viso si voltò verso di me il mio cuore iniziò a battere forte, i suoi occhi azzurri guardavano attentamente le mie labbra per poi passare ai miei occhi, non sapevo cosa fare, cosa dire ma il mio cuore continuava a battere e non ne pensava a smettere. Allungò una mano lungo il mio fianco avvicinandosi con il viso sempre più al mio, caddi all'indietro perdendo l'equilibrio e si mise sopra di me.
«Rin» sussurrai con il fiato corto
Posò la fronte contro la mia lasciandosi cadere dolcemente su di me, il suo naso sfiorava la pelle del mio collo causandomi del leggero solletico, lo strinsi in un abbraccio.
«non sono quel che credi Misa» sussurrò al mio orecchio mentre i nostri cuori battevano all'unisono
«non fa niente» presi ad accarezzargli i capelli non capendo il perché di questa sua affermazione
«io sarò sempre al tuo fianco, anche quando avrai tu torto mi troverai sempre dalla tua parte» lasciò la mia mano scorrere lungo la sua schiena
«non ti abbandonerò mai Rin te lo prometto» si alzò leggermente dalla posizione in cui era per guardarmi negli occhi
«grazie» sussurrò spostando le ciocche lilla dalla fronte
Passammo minuti in quella posizione, l'uno stretto all'altro.
Si alzò dal divano facendo cadere le mie braccia lungo il corpo. Mi tese la mano che afferrai e mi alzai, lo seguì fino la sua stanza.
Entrai osservandola in perfetto ordine.
«come faresti senza Yukio» risi leggermente sedendomi sul letto
Lo osservai mettersi al centro della stanza, prese la sua katana togliendo la copertura rossa, iniziò a sbottonarsi la camicia facendomi voltare lo sguardo.
«no voglio che guardi» disse fermamente
Voltai nuovamente lo sguardo su di lui e quando la camicia venne tolta una lunga coda blu era attorcigliata attorno al suo corpo, alzai un sopracciglio per la sorpresa, afferrò la sua spada sfoderandola dalla sua custodia e fiamme blu corsparsero il suo corpo. Posai la schiena contro il muro per la sorpresa continuando ad osservare le sue orecchie essersi allungate e le due corna di fuoco blu sopra la sua testa. I suoi occhi erano tristi, spaventati, mi alzai lentamente allungando la mano verso di lui con la paura di scottarmi e lo abbracciai. Sentì un sussulto da parte sua però poi mi strinse tra le sue braccia allontanandosi per chiudere il suo potere.
«mi sento sollevato temevo in una reazione diversa» si grattò la testa ridendo in modo nervoso
«te l'ho detto Rin sarò sempre al tuo fianco in qualunque momento» sorrisi
Ero ancora un po' scossa da quello che avevo appena visto, Rin Okumura il principe di Gehenna, figlio di Satana. Alzai gli occhi su di lui, parlava normalmente ridendo come un bambino ai vecchi ricordi, Rin era troppo per essere abbandonato in questo modo, anche se tutti dovessero allontanarlo ci sarei sempre io con lui, non lo abbandonerò mai non permetterò a nessuno di ferirlo.

Fire blue charm | rin okumura Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora