UNA NOTTE D'AMORE

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Erano stesi sulla coperta, protetti alla vista dalle fronde del salice. Stava sopraggiungendo la notte e tutt'attorno risuonava prepotente il frinire delle cicale, il rumore degli zoccoli dei loro cavalli intenti ad abbeverarsi nelle acque del fiume.

La cornice perfetta per vivere un amore...

"Oscar... io...vorrei che..." lasciò la frase incompiuta e le rivolse uno sguardo interrogativo.

Voleva di più.

Voleva accarezzarla, sentire la pelle sotto le sue mani, assaporare il suo corpo. Voleva tutto di lei...della SUA Oscar. L'aveva sognata, desiderata per vent'anni ed ora era tra le sue braccia...

Lei gli sorrise e gli rispose con un bacio appassionato.

Lui non esitò. Ribaltò la situazione ed Oscar finì sotto di lui.

Spalancò gli occhi e gli sussurrò :"Ti amo... mi fido di te... mio André... insegnami ad amare il tuo corpo... perché il tuo cuore è già mio..."

Mai parole furono così difficili da pronunciare...

Lui la guardò come solo un uomo innamorato sa fare. Il suo sguardo era colmo di amore, tenerezza gioia e trepidazione...

Con mani tremanti le allontanò i capelli dal viso, le accarezzò la guancia e dolcemente poggiò le labbra sulle sue.

"Non mi stancherò mai di dirti quanto ti amo... mia dea, mia guerriera... io ti... io ti desidero così tanto!!"

Cercò di trattenere la sua passione e la baciò, titubante, come se temesse che lei non fosse reale ma destinata a svanire come un sogno... uno dei tanti che avevano tormentato le sue notti.

Oscar percepì il suo turbamento: lei stessa si sentiva prigioniera di una moltitudine di emozioni.

"Oh mio André..." gli sussurrò a fior di labbra e quasi prepotentemente lo trasse a sé.

Lo voleva, voleva tutto di lui. Anche se significava esplorare un mondo che non conosceva.

Lui non aspettava altro. La baciò con passione e le scompigliò i capelli. Con una mano si appoggiò a terra per non gravarle addosso col suo peso e con l'altra scese dalla nuca sino ai bottoni che chiudevano la giacca della divisa. Li fece scivolare uno ad uno nelle asole ed infine gliela sfilò dalle spalle. Si staccò appena da lei, da quel corpo che desiderava da sempre e con impeto si liberò della sua divisa.

Si impadronì nuovamente delle sue labbra, poi dolcemente scese sul collo lasciandole una scia di baci incandescenti.

Lei rabbrividì a quel contatto... Aprì gli occhi cheaveva tenuto chiusi sino a quel momento perché si sentiva in imbarazzo. Capì che con lui poteva essere sé stessa e lasciarsi andare al suo essere donna...

Gli rivolse uno sguardo carico di amore e desiderio e prese ad armeggiare coi bottoni della sua camicia.

"André voglio sentire il calore del tuo corpo... su di me..."

Avvampò nel pronunciare tali parole ma si lasciò trasportare dal suo amore per lui.

Lo aiutò a togliersi la camicia ma quando avvicinò la mano alla chiusura dei pantaloni sfiorando la sua virilità manifesta lui la bloccò.

"Aspetta Oscar... non avere fretta... voglio assaporare questi attimi... voglio assaporare tutto di te..."

Le sfiorò il collo con le labbra e con la lingua assaggiò la sua pelle: era dolce e profumava di rosa.

La rosa ed il lillà     la storia d'amore di Oscar ed AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora