IL LUPO DI MARE

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"Che succede Alain? Perché ti sei fermato?" Gerard lo raggiunse in testa alla carrozza.

"Pensavo che potevamo fermarci un poco a rifocillarci e rinfrescarci. Non manca molto... Dovremmo attraversare il villaggio e appena dopo il ponte tenendo il nord giungeremo a Trouville. La residenza dei Jarjeyes si trova proprio sul confine. Per lo meno è quello che mi ha detto il dottor Lassonne e secondo la mappa..."

"Si, è proprio così Alain" la voce di Oscar fece sobbalzare entrambi.

"Oscar! Pensavo stessi dormendo..." lei sorrise e con qualche difficoltà scese dalla carrozza.

"Ahh , avevo proprio bisogno di sgranchirmi... Stare seduta così a lungo in una carrozza non fa per me!!". Rimase appoggiata allo sportello e alzando il viso al cielo inspirò profondamente.

"Profumo di mare!" e quell'odore risvegliò in lei ricordi belli ma anche dolorosi... Era sola. Non c'era nessuno con lei che potesse rievocare il sentore di vacanze felici e spensierate... Per la prima volta sentì la nostalgia di avere una famiglia. Ormai non aveva più nemmeno quella.

"Oscar pensavo che una breve sosta sarebbe gradita... e anche il mio fondoschiena ringrazierebbe!!!" disse Alain come se avesse intuito il corso dei suoi pensieri.

"Oh Alain!! Ah, ah, ah!! Come farei senza di te!? Riesci a farmi sorridere anche quando..." non finì la frase ma lui intuì le parole non dette.

Svegliarono Charlotte che nonostante il brusio delle loro voci dormiva ancora ed entrarono nella locanda "Chien de mer", lupo di mare. Senza saperlo Alain li aveva condotti nel posto dove Oscar e André si recavano ogni qual volta avevano voglia di mangiare del buon pesce durante le vacanze. Ed infatti...

"Madamigella!! Oscar... ma sei proprio tu!? Ma che bella sorpresa!! Anche tu qui... ma lasciati abbracciare!" Oscar sparì nell'abbraccio di quell'omone e Alain temette che potesse farle del male.

"Ma...cosa!?"disse guardando stupito la scena.

"Alain ti presento Gustave..." disse non appena riemerse dalle sue braccia.

"... il cuoco più bravo dell'intero Paese e uno dei miei amici più cari!" gli occhi le brillarono di affetto sincero.

"Mon chien de mer... Il mio lupo di mare... Mi chiamavi sempre così da piccola! E così quando il mio babbo è morto, pace all'anima sua, lasciandomi questa bettola in eredità la sistemai e la chiamai con quel nomignolo affettuoso!!" spiegò l'uomo guardando Alain e gli altri.

"Oscar... tu qui!!????" e nuovamente fu travolta da un abbraccio talmente irruente che quasi la fece cadere.

"Caroline... Profumi di torta di mele... Come allora!" Oscar aveva gli occhi lucidi mentre ricambiava la stretta della donna. Era molto più piccola di lei e minuta e stavolta, nonostante l'irruenza, fu la donna a sparire tra le braccia di Oscar.

"Gustave sei il solito maldestro!!" disse rimanendo stretta a lei.

"Non vedi che madamigella ed i suoi amici hanno bisogno di ristoro!?" finse uno sguardo severo anche se in realtà si capiva benissimo che lo amava profondamente.

"Certo, certo... perdonate! Se non ci fosse la mia dolce mogliettina a ricordarmi le buone maniere...!!!Prego, prego accomodatevi!" e li condusse ad un tavolo mentre Caroline prese a braccetto Oscar.

"Ma dimmi... Come sta ora il nostro André!? Si è ripreso? "

Il gelo calò nella sala che a quell'ora era vuota. Gustave non capì il motivo di quel mutismo e si sorprese della reazione di Alain.

La rosa ed il lillà     la storia d'amore di Oscar ed AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora