LA CAPARBIETA' DI MADAME CHARLOTTE

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Di soppiatto le tre ombre scure scivolarono lungo le vie della città. Le nuvole nel cielo nascondevano il bagliore della luna celando il loro cammino.

Ci vollero pochi minuti prima di giungere alla casa e con impeto Alain spalancò la porta facendo sussultare le due donne.

"Ohh... Alain sei tu!" entrambe avevano gli occhi arrossati come se non avessero mai smesso di piangere

Rosalie gli corse incontro e prese dalle mani del dottor Lassonne la sua borsa.

"Presto venite! Madamigella è ancora priva di sensi, continua a farfugliare ma per lo meno è ancora viva!!" e li condusse all'interno della stanza.

Oscar era distesa nel letto, coperta, i capelli sparsi sul cuscino, il volto pallido e segnato. Sulla guancia una sottile linea rossastra... il segno del colpo di Alain. Le sue labbra, quasi violacee, tremavano sillabando parole incomprensibili.

Il dottor Lassonne capì che la situazione era seria ma non gli parve tale da giustificare il panico di Rosalie e dell'altra donna.

Pose la sua mano su quella di lei nel tentativo di calmarla.

"Certo Rosalie! Ora ci prenderemo cura di lei ma, vi prego, non affannatevi in questo modo!"

"Ma dottore... ogni istante è prezioso in questa situazione!"

"Rosalie la tisi non ha mai ucciso nessuno così all'improvviso... Purtroppo porta sempre ad una lunga e crudele agonia e da quello che mi è stato detto nei giorni scorsi madamigella si era un poco ripre..."

Il tono di voce di lei lo fece trasalire.

"ALAIN non gli hai detto nulla !!??" gli disse rivolgendogli uno sguardo di rimprovero.

"Suvvia Rosalie....calmati!!" sbottò il dottore e fissò i suoi occhi in quelli di Alain in cerca di una spiegazione.

"Dottore... ehmm... lei ha ragione. Non vi ho raccontato nulla al campo perché non volevo che altre persone sapessero del..." le parole fecero fatica ad uscirgli di bocca.

"...del gesto insulso di Madamigella!!" ecco ce l'aveva fatta...

Serrò la mascella e proseguì:"...ha...tentato di togliersi la vita!"

Entrambi i dottori strabuzzarono gli occhi e Marsonne, che fino a quel momento non aveva proferito parola, esclamò :

"Cosaaa!?? E come avrebbe...!??"

"Laudano..."

A quella parola il dottor Lassonne tirò un visibile respiro di sollievo.

"Tranquilli ... tranquilli... un po' di laudano non ha mai ucciso nessuno... nemmeno un malato di tisi!!!!"

"Alcune gocce forse no ma lei ha tentato di ingurgitare il contenuto di un intero flaconcino!!!"

"Ma...buon Dio..." il dottor Marsonne si fece rapido il segno della croce come a volersi scusare della sua esclamazione .

" ... Le ho dato io un flaconcino ma quasi un mese fa... ormai doveva averlo già finito!!!"

"Credo che non l'abbia mai preso con l'intento di accumulare una dose sufficiente per... compiere... tale gesto. Aveva pianificato tutto da tempo..." intervenne Charlotte che fino a quel momento era rimasta seduta su di una sedia con le mani in grembo, tra le dita teneva il flaconcino vuoto...

"Però credo non sia riuscita nel suo intento o per lo meno non del tutto..." Alain deglutì ripensando al suo gesto " Sono riuscito a toglierglielo dalla bocca prima che lo inghiottisse... una parte le è finito addosso..."

La rosa ed il lillà     la storia d'amore di Oscar ed AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora