LA CADUTA DELLA BASTIGLIA

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Giunsero ai piedi della Bastiglia avvolti dal buio della notte che per l'occasione aveva vestito di nuvole il cielo ed impedito alla luna di rilevare le loro figure agli occhi attenti delle sentinelle. Rosalie accompagnata da un soldato si allontanò verso l'ospedale da campo. Incrociò lo sguardo della sua amica... Non fu necessario dirsi nulla...un triste bagliore negli occhi di entrambe.

Oscar fece segno ai suoi uomini di dividersi. I primi due cannoni vennero posizionati e parte del carico di munizioni scaricato. Dei sacchi di tela li resero invisibili allo sguardo.

Alain e gli altri si erano occupati di posizionare i restanti sei nella parte sud della torre che parve incustodita. Un soldato però teneva sotto tiro la torretta per impedire alla guardia di lanciare l'allarme se li avesse visti.

"Comandante" bisbigliò Alain "Siamo pronti... Vi prego fatemi stare con voi!" la sua era una supplica.

"No! Tu devi occuparti dei cannoni dietro la torre. Ti ho mostrato come fare...non deludermi..." il suo sguardo di ghiaccio, le parole taglienti... in lei non c'era più traccia della donna che era.

Alain rassegnato abbassò il capo annuendo.

"Non appena udirete il primo colpo di cannone armate i vostri e fateli detonare uno dopo l'altro... S e riuscirà l'effetto sorpresa non si aspetteranno un fuoco incrociato e dovremmo riuscire a tirar giù la torre..."

...e io potrò raggiungere il mio André... il fuoco nemico sarà la mia liberazione ... Il suo piano lucido e spietato...

Alain si allontanò per raggiungere la sua postazione ed appena incrociò lo sguardo di Gerard gli fece un cenno con la testa. Mentre percorrevano le strade di Parigi aveva meticolosamente spiegato lui come caricare i cannoni e farli detonare. Lui avrebbe coordinato gli altri al suo posto...

Anche a costo di subirne le conseguenze non l'avrebbe mai lasciata sola...

I primi raggi del sole illuminarono la parte nord della torre facendo risplendere di un bagliore sinistro i cannoni che dall'alto puntavano la città.

Immediatamente Oscar alzò la spada verso il cielo ed urlò.

"FUOCOOOO!!"

La prima bombardata scalfì di poco il lato esterno della torre. Il tempo di ricaricare e ne partirono delle altre.

Oscar venne travolta dal fragore dell'esplosione ma riuscì a sentire anche i colpi provenienti dal lato sud :il suo dovere era compiuto. Ora doveva solo lasciar fare alle guardie della Bastiglia che non ci misero molto a reagire.

Il governatore della prigione, il marchese Bernard-Renè Jourdan de Launay non aveva nessuna intenzione di sottostare ai voleri del popolo. Le uniche parole che conosceva erano i boati prodotti dai cannoni ... mai avrebbe ceduto!!!

Si sporse appena dalla feritoia e tra la polvere che si sollevò riuscì a distinguerla.

Una figura minuta ma che non passava certo inosservata. I suoi capelli e la lama della spada brillavano al sole. Sicuramente era un Comandante pensò...

"Presto puntate al suo petto... Uccidendolo i restanti soldati non sapranno più cosa fare... a quel punto puntate i nostri cannoni ed aprite il fuoco!!"

La rosa ed il lillà     la storia d'amore di Oscar ed AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora