LA ROSA... APPASSITA

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Mentre Gustave con una mano si sbracciava a salutare con l'altra attirò a sé la moglie e mormorò: "Cara mogliettina non pensare di sfuggirmi... Credo che tu abbia qualcosa da raccontarmi vero!!!???"

"Oh tesoro non essere in collera con me. E' che il dottor Lassonne si è tanto raccomandato che ho avuto paura che potessi lasciarti sfuggire ... E così ho preferito non raccontarti nulla..."

"Vuoi dire che...!?"

"Vieni caro rientriamo. Non mi sembra il caso di parlarne qui per strada!!! Vedrai che presto rivedremo la nostra Oscar nuovamente felice...se lo merita povera ragazza!!!"

Si rimisero in viaggio e non molto tempo dopo la carrozza superò il grosso cancello di ferro battuto che delimitava la tenuta dei Jarjayes. Era il 13 ottobre del 1789. Erano passati tre mesi esatti dalla scomparsa del suo André.

Percorsero il viale ciottolato che conduceva alla casa. Oscar sbirciò oltre la tendina e quello che vide la stupì non poco... Avevano ragione Gustave e Caroline. Il giardino era davvero ben curato. Un tappeto di foglie rosse e gialle circondava la grossa quercia, dove lei e André adoravano arrampicarsi da piccoli, regalando colore a tutto l'insieme.

C'era anche la fontana di pietra che zampillava l'acqua dai piccoli putti posti al centro... Quante volte ne erano usciti completamente zuppi nel tentativo di catturare i pesci e le ranocchie!!

I cespugli di rose nonostante fosse ormai autunno erano carichi di piccoli boccioli candidi come la neve.

Sapeva che un'ondata di ricordi l'avrebbe travolta al suo arrivo e sentì le lacrime pungerle gli occhi.

Eccoci... Sono salita su questa carrozza per intraprendere un viaggio che altri hanno voluto per me. So che devo essere riconoscente a tutti loro, all'affetto che mi stanno dimostrando. Ma io proprio non riesco a trovare nessun bagliore di speranza in fondo a questo anfratto buio che è ora la mia vita. Mi sento come una rosa spezzata i cui petali avvizziti e senza più alcun profumo si staccano piano piano precipitando a terra, in attesa di riunirsi ad essa. Ero una rosa disposta a trasformarmi in un lillà per dimostrare al mio uomo, al mio André, che l'amore può tutto. Ma senza di lui vorrei soltanto che mi lasciassero appassire... In pace...

La rosa ed il lillà     la storia d'amore di Oscar ed AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora