UN DESTINO CRUDELE

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André cavalcava pochi metri dietro ad Oscar. Il suo sguardo quel mattino non era offuscato dalle solite ombre e riuscì ad ammirare la sua donna in tutta la sua bellezza.

In sella al suo amato Cesar era fiera e combattiva, pronta ad affrontare il nemico, ma in lei si percepiva che qualcosa era cambiato.

Il suo portamento era...diverso. André capì, poco dopo, che non era soltanto il suo cuore di innamorato a vederla così.

Infatti Alain si intrufolò nei suoi pensieri.

"Ehi André!! Se non la smetti di fissarla in quel modo si accorgeranno tutti che il nostro Comandante è diventata...ehm... la tua donna!! Certo che però... chi l'avrebbe mai detto?!!"

"Alain che dici! Io la guardo come sempre..."

L'amico ignorò le sue parole:

"E' sempre altera e sfuggente in tutta la sua fierezza però... è più come dire... dolce e dannatamente... sensuale!!"

"ALAIN!! Ricordati che stai pur sempre parlando del Comandante e... soprattutto della MIA DONNA!!"

"Ehi amico, non ti infervorare così! Non ho poi detto nulla di sconveniente... ho solo constatato che..." si interruppe quando incrociò lo sguardo dell'amico. Era chiaramente arrabbiato e geloso!! Terribilmente geloso.

Oh caro amico mio se sapessi che tormento ho io nel mio cuore... pensò Alain cercando di non lasciare trasparire nulla dalle sue parole.

"Scusa, scusa! Era solo per fare un po' di conversazione..."

"Ecco...vedi... per vent'anni ho vissuto nell'ombra...timoroso di dichiararle il mio amore ... ed ora, sapere che anche lei prova dei sentimenti per me...beh è... che tutto mi sembra così...meravigliosamente irreale!"

L'amore di André per Oscar si rifletteva nel verde dei suoi occhi. Anche Gerard se ne accorse.

"Amico te lo ripeto nuovamente pure io... sono veramente felice per voi due... anche se purtroppo questo non è certo il momento ideale per vivere un amore!" sbuffò il soldato.

Stavano proseguendo coi cavalli al trotto per le vie periferiche di Parigi. Tutt'attorno si udivano i rimbombi di spari e voci concitate. La rivolta era ormai in atto. Sicuramente drappelli di soldati delle truppe monarchiche stavano setacciando la città per disperdere i gruppi dei rivoltosi.

Per il momento il loro scopo era quello di evitare uno scontro diretto. Prima era necessario organizzarsi.

Questo pensava Oscar mentre, in testa al piccolo gruppo a cavallo, cercava la via più sicura per giungere al convento.

Sapeva che una volta lì avrebbe incontrato Robespierre. Lo aveva conosciuto in occasione della proclamazione degli Stati Generali; era un giovane con idee politiche aperte ed alla ricerca di giustizia per il popolo.

Improvvisamente delle grida. Oscar alzò il braccio come segnale per fermarsi; si girò verso i suoi uomini e si portò il dito indice sulla bocca in segno di silenzio. Fortunatamente erano in prossimità del convento e le mura di un rudere offrì loro riparo dalla vista.

André assieme ad Alain e Joseph si portò alle spalle di lei mentre Gerard e gli altri rimasero poco dietro.

"Joseph torna indietro ed avvisa gli altri di fermarsi..." bisbigliò Oscar al soldato.

La rosa ed il lillà     la storia d'amore di Oscar ed AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora