Dopo aver accompagnato Bernard alla porta entrò nella camera di Oscar senza bussare e si accorse che l'amica aveva tra le mani il flaconcino di laudano che le aveva lasciato il dottore. Sapeva che tutte le sere ne assumeva alcune gocce e si stupì di vederlo pieno.
"Non ricordo che il dottore ti abbia portato un nuovo flaconcino..." disse perplessa.
Oscar sussultò alla voce dell'amica. Si affrettò a riporlo nel cassetto e si girò per affrontarla. Le serviva una scusa convincente. Forza Oscar pensa...sei pur sempre un soldato degno di astuzia e furbizia...
"Ecco... vedi... me ne sono rimaste di fatto poche gocce e per non sprecarle vi ho messo dentro dell'acqua... così stasera le berrò direttamente dal flaconcino evitando così che rimangano sul fondo!" aveva parlato tutto d'un fiato e dei colpi di tosse le portarono via il poco respiro rimasto.
Però in cuor suo si complimentò con sé stessa sperando che Rosalie non facesse domande.
"Ma... però non mi sembra poi così efficace!! Spesso vedo le tue smorfie di dolore e la notte riposi male... Bisognerà chiedere al dottore qualche rimedio più..." Oscar la interruppe.
"Il dottore mi ha detto di aumentare un po' la dose ma io non ho voluto ascoltare il suo consiglio... Non preoccuparti... prenderò qualche goccia in più e vedrai che starò meglio!!" lo sguardo spento si accese in un bagliore.
Rosalie ne fu felice interpretandolo come un piccolo segnale di ripresa e in un impeto d'affetto l'abbracciò.
Oscar ricambiò accarezzandole amorevolmente i capelli
"O mia piccola Rosalie..." sussurrò.
Nessuno deve sospettare... nemmeno tu mia piccola devota Rosalie... non me lo perdonerai mai già lo so... ma non c'è futuro per me...
Trattenne le lacrime e si lasciò trasportare dall'affetto di quell'abbraccio. Ormai era giunto il momento, non poteva più aspettare. Voleva raggiungere il suo André al più presto ... Decise che sarebbe stato quella notte. Quando sarebbe stata certa del loro riposo, avrebbe ingoiato tutto il laudano certa che, per lei, malata di tisi ormai da quasi tre mesi, sarebbe stato mortale...
Rosalie aveva la vista lunga e si era accorta che il flaconcino era pieno. Aveva sopportato in silenzio il dolore e le notti insonni, aveva finto di prendere quelle gocce che forse avrebbero lenito, in parte, la sua agonia. Ed ora era consapevole che una dose così massiccia non le avrebbe lasciato scampo. Avrebbe lasciato che si compisse quel destino di morte che aveva cercato ai piedi della Bastiglia. Si sentì per la prima volta serena e volle regalare all'amica una serata spensierata, la sua ultima sera...
"Che dici Rosalie se questa sera la cena la prepariamo io e te come a volte facevamo a palazzo!?? Certo combinavamo dei veri e propri disastri e Nanny doveva aiutarci a sistemare ... Ma non prima di averci rimproverati ben bene tutti e tre!!" quell'allusione al suo André le tolse un battito ma cercò di mascherare il suo dolore.
Non voleva rattristare Rosalie, non stasera pensò. E' così felice...
Le mise un braccio attorno alle spalle e la condusse verso la cucina.
"Ehi che succede!?" Alain rimase esterrefatto a quella visione.
"Alain!! Oscar ha avuto un'ottima idea... Preparati!! Questa sera assaggerai il pasticcio di patate che io e lei eravamo solite preparare a palazzo quando il Generale rientrava dalle missioni...!!"
STAI LEGGENDO
La rosa ed il lillà la storia d'amore di Oscar ed Andrè
FanfictionQuesta storia è destinata a tutti gli appassionati del manga di Lady Oscar e, soprattutto, a chi ha sempre desiderato un finale diverso per il grande amore di Oscar ed Andrè. Due giovani cresciuti negli sfarzi della Corte francese del 1800, tra intr...