Capitolo 18

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Marinette sospirò mentre si portava la mano chiusa a pugno su una guancia ed appoggiava svogliatamente il gomito sul finestrino del taxi giallo che la stava conducendo all’aeroporto.

Guardava lo scorrere dei palazzi sfocati sul vetro e pensava che forse quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe rivisto Luka.

Doveva dare un taglio a quella relazione e stava pensando ad un modo carino e meno doloroso per dirglielo, del resto dieci anni di frequentazione non si possono cancellare dal giorno alla notte.

Lo avrebbe ferito, Marinette di questo ne era ben consapevole, ma anche lei stava male e portare avanti quella storia se da parte sua non c’era più nulla del sentimento che li legava prima, era inutile, e questa cosa non avrebbe fatto bene a nessuno dei due.

Vivere in una bugia non avrebbe fatto bene a nessuno dei due, soprattutto a Luka che non meritava di essere trattato così.

Marinete avrebbe comunque portato nel suo cuore un bellissimo ricordo di lui, della sua dolcezza, del suo essere sempre presente, delle sue premure e di come la faceva stare bene in ogni situazione.

Ma ora non era più così, dava la colpa della lontananza, ma anche se sapeva che era solo sua  e di nessun altro.

Lei si era innamorata di Chat Noir.

Lei lo avrebbe ferito.

Lei…era solo una donna, e si era resa conto che non poteva più continuare così.

Marinette sospirò ancora, e ancora.

“Ti vedo pensierosa!” Le aveva detto Adrien il giorno prima.

“Scusami, è che domani torna Luka e…”

“Lo so…deve suonare alla mia festa, e tu non puoi mancare, ci vediamo!” L’aveva salutata frettolosamente mentre prendeva la macchina in garage con la scusa di avere un impegno urgente, anche se effettivamente non era così, ad Adrien la sua espressione affranta gli faceva male e si sentiva terribilmente in colpa per non averle più fatto visita nelle notti scorse, ma l’aveva avvertita che non sarebbe più andato da lei.

La festa di Adrien, a detta sua, sarebbe stata molto blanda e spartana, ovvero una grigliata a bordo piscina con musica dal vivo per inaugurare l’inizio dell’estate.

“Devo indossare il costume?” Gli aveva chiesto.

“No, non serve, ma non escludo che qualcuno possa finire in acqua prima della fine della serata.” Succedeva sempre, un classico.

“Basta che non buttate me in piscina.”

“Sei mestruata?”

“NO! E non sono affari che ti riguardano!” Berciò acida incrociando le braccia sotto il seno.

“Allora sei incinta!”

“NO! E per tua informazione perché una ragazza non vuole fare il bagno non significa né che ha le sue cose e né che è incinta. Non mi va punto e basta!”

“Beh! Sai quando si hanno rapporti, magari non protetti…”

Tasto dolente, Marinette aveva smesso di prendere la pillola per sottoposi a degli esami di routine e ricordava bene di aver avuto un rapporto non protetto con Luka, sarebbe stato un disastro se fosse rimasta incinta in quel periodo, soprattutto con quella problematica da affrontare, ma per fortuna le rosse erano arrivate puntuali anche quel mese.

“Ma che ne sai tu! E poi…lo sai bene che io e Luka non ci vediamo da un po', quindi è tecnicamente impossibile che…si…insomma…che…facciamo…” Marinette divenne rossa come un peperone e Adrien scoppiò a ridere, imbarazzarla era la cosa più bella che ci fosse.

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