Capitolo 22

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Parigi profumava di casa.

L'odore di lavanda provenienti dalle campagne vicine e il profumo di baguette appena sfornate aleggiava nell'aria.

Nino ed Alya inspirarono profondamente una volta atterrati all'aeroporto Charles De Gaulle mentre attendevano il taxi che sarebbe arrivato a momenti a prelevarli per portarli all' Hotel Le Grand Paris dove avrebbero trascorso la prima settimana di vacanza coccolati dalla spa esclusiva dell'albergo più prestigioso di Parigi, peccato però che a causa dell'overbooking, la camera a loro riservata era una semplice matrimoniale.

A nulla erano valsi gli sforzi e l'imporsi dei due giovani per riavere quanto pagato e migrare in un altro albergo, purtroppo tutti pieni, quindi si erano dovuti accontentare delle briciole, ma almeno gli era stato applicato uno sconto sul prezzo dovuto.

Certo, avrebbero potuto alloggiare dalle rispettive famiglie che non vedevano l'ora di averli a casa come ai vecchi tempi, ma non li aspettavano prima di una settimana e quella doveva essere una sorpresa a tutti gli effetti.

Alya e Nino, dopo aver disfatto le valigie riponendo negli armadi il solo stretto necessario, si presentarono a casa dei loro affetti più cari che li accolsero con un caloroso benvenuto e qualche lacrima.

Gli unici che sapevano del loro arrivo anticipato erano Adrien e Marinette.

"Oggi arriveranno Alya e Nino da New York!" Le aveva detto il biondo mentre si concedevano una pausa nella caffetteria seduti al tavolo con una tazza di caffè fumante tra le mani.

"Si, oggi esco prima per vedere Alya."

Invece Adrien omise il fatto che avrebbe finalmente rivisto il suo migliore amico, chissà perché poi...forse aveva paura che avrebbe organizzato un'uscita a quattro e questa cosa non sarebbe andata giù a suo padre se lo fosse venuto a sapere.

Gli era bastata la lavata di testa della volta scorsa, meglio non farlo arrabbiare inutilmente.

*

Marinette era arrivata come al solito in ritardo all'appuntamento con la sua migliore amica.

"Scusami, Alya! Sono imperdonabile!" L'abbracciò scambiandosi due baci di cortesia sulle guance.

"Ormai ti conosco, Marinette, e mi sono permessa di ordinare anche per te." Si erano date appuntamento in un localino molto chic al centro di Parigi dopo le ore diciotto, quando ormai la calura estiva della giornata lasciava spazio ad una leggera brezza.

Il cameriere era arrivato poco dopo con due calici di bianco e qualche stuzzichino.

"A voi, mademoiselle."

"Carino..." Sussurrò Alya incontro all'amica quando il garzone si era allontanato per prendere l'ordinazione di un altro tavolo.

Marinette sospirò "Non cominciare mica..." Sorseggiò un po' di vino.

"Maleducata! Non brindiamo?" La schernì la castana alzando il calice.

"Non c'è niente da brindare." Rispose lapidaria e indurendo i tratti del viso.

"Nemmeno un brindisi per il ritorno momentaneo di un'amica?" Chiese in tono apprensivo.

Marinette tirò un labbro "Quello si..." Alzò il calice e lo appoggiò a quello di Alya.

"Tesoro...mi dispiace molto per come le cose sono andate tra te e Luka...immagino che non stai passando un bel periodo."

"No, affatto..." Sospirò affranta abbassando lo sguardo mesto.

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