Capitolo 39

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Marinette mugugnò qualcosa di incomprensibili quando sentì le dita affusolate di Adrien percorrere tutta la lunghezza della sua schiena nuda.

Un brivido poi le partì dalla testa fino a raggiungere le punta delle dita dei piedi quando il biondo iniziò a baciarle il collo rimastole scoperto dalla trapunta.

"Mmm..." Mormorò spostando di più la testa perché continuasse con quelle carezze e con quelle effusioni.

Adrien si avvicinò di più facendo aderire alla perfezione il suo petto nudo contro la schiena della sua amante.

"Non azzardarti" Fece lei con aria minacciosa intuendo le sue intenzioni sentendo una protuberanza premere nella sua parte più bassa.

Adrien strofinò il naso contro la sua spalla inebriandosi del suo profumo.

"Mmm..." Protestò incastrando poi il mento sull'incavo del collo lasciandole un dolce bacio sulla guancia "...ci piace così tanto farlo di mattina".

"Si, ma non dopo che la notte prima ci abbiamo dato dentro." Sospirò ancora mezza addormentata rimanendo nella medesima posizione.

Adrien allungò un braccio nudo alla ricerca del suo, intrecciando infine le dita con la sua mano quando la raggiunse.

"Non smetterai mai di fare l'amore con te... anche se la sera prima lo abbiamo fatto per due volte."

"Lo stesso vale per me... ma adesso non mi va." Marinette aprì gli occhi chiudendoli subito dopo che la luce del sole glieli aveva quasi bruciati "...hai dimenticato ancora di chiudere le tapparelle?"

"E chi ne ha avuto il tempo... quando siamo entrati in camera mia ti sei avvinghiata a me come un boa constrictor."

"Se ti dispiaceva, avresti dovuto dirmelo" Disse scivolando sotto di lui.

"Stai scherzando spero?" Adrien alzò un sopracciglio rimanendo puntato con le braccia al materasso per non gravarle con il suo peso.

A Marinette cadde lo sguardo sulla ferita ormai rimarginata vicino al suo cuore, la sfiorò con le dita e si rattristò improvvisamente.

Sebbene fossero passati sei mesi dall'accaduto, ripensare ai fatti di quella maledetta sera la faceva ancora stare male, a volte Marinette aveva degli incubi, ma di questo non aveva mai parlato apertamente con Adrien per non farlo preoccupare inutilmente.

"Ti fa male?" Gli domandò volgendogli poi lo sguardo malinconico.

"No" Rispose mentre si abbassava a baciarla, poi si spostò di lato per appoggiare la testa bionda sul suo petto.

Intrecciarono nuovamente le loro mani e ci giocarono mentre parlavano.

"Non so cosa avrei fatto se ti avessi perso."

"Non è successo però." Seguì una breve pausa "...e non pensarci mai più." Le baciò la punta delle dita.

"Hai-hai ragione, scu-scusami."

Adrien sentì nella sua risposta che qualcosa non andava e che Marinette aveva bisogno di liberarsi di un grosso peso che aveva nel cuore.

"Dimmi che cosa ti turba."

"N-non è niente... è una cosa stupida."

"Vuoi parlarmene?"

"No, davvero non è niente" Si alzò dal letto scostando le coperte e Adrien l'ammirò in tutta la sua perfezione.

Indossò la maglia di Adrien che raccolse dal pavimento e si diresse verso il bagno.

"Quando vorrai, io ci sarò." L'ex modello non continuò, sapeva bene che prima o poi gliene avrebbe parlato, Adrien conosceva ormai i suoi tempi.

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