Chapter Eight

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Erano passati due giorni dalla partita di Quidditch e Hermione aveva dormito a malapena. I suoi sogni l'hanno tenuta a rigirarsi nel letto tutta la notte. Stava guardando gli occhi vuoti di Draco, pallidi mentre la lucidità svaniva da essi; i suoi capelli erano intrisi di sangue e il suo corpo era molle tra le sue braccia.

Non riuscì a impedirsi di ricordare il funerale. L'officiante aveva detto che la vedova di Mitchell aveva qualche parola da dire, e la donna si era alzata, con le lacrime agli occhi mentre i suoi figli le erano vicini, per ringraziare gli altri Auror per aver dato uno scopo alla morte del marito. Per aver catturato una pericolosa strega Oscura, per aver salvato una famiglia. E poi era passata a descrivere le loro azioni. La lotta a cui parteciparono gli Auror, il fuoco che la strega aveva appiccato alla casa.

E il pericoloso salto di Draco dall'edificio con i due ragazzini tra le braccia, materializzandosi pochi secondi prima che una lancia di fuoco colpisse la finestra della camera da letto.

Hermione aveva sentito il suo cuore fermarsi. Aveva chiuso le mani, le unghie conficcate nei palmi. Non si era voltata a guardarlo. Non poteva. Fissò la bara, pensando. Si fosse trattato di pochi secondi prima o qualche secondo dopo, e quella bara avrebbe potuto contenere un uomo diverso. Avrebbe potuto essere stato Draco.

Poi l' aveva visto volteggiare sul campo di Quidditch, bloccato in una spirale mortale mentre lottava per salvare il giocatore privo di sensi. Di nuovo, qualche secondo più lento, qualche metro più vicino al suolo, e sarebbe potuto morire. Un collo spezzato, una colonna vertebrale in frantumi.

Sapeva da anni che i giocatori di Quidditch si prendevano dei rischi e che i Cercatori, specialmente, ne prendevano ancora di più, con i loro tuffi vertiginosi e voli rapidi per catturare il piccolo Boccino svolazzante. Ma le partite a Hogwarts non erano niente in confronto al furore degli adulti, ai rischi che correvano. Una squadra piena di Auror, uomini e donne che avevano affrontato dei maghi oscuri, potevano spingersi al limite, e lei aveva guardato con il cuore in gola mentre Draco cadeva dal cielo nel tentativo di salvare la vita di un'altra persona.

Ha praticato uno sport rischioso, ha avuto una carriera pericolosa, si è trovato sempre in situazioni rischiose. Lei lo sapeva. Sapeva che stava bene, sapeva che non era stato ferito gravemente in nessuno dei due incidenti. Ma questo non ha fermato i suoi sogni. Era stata preoccupata per gli incarichi e le missioni in passato, ma...

Non aveva mai avuto paura per lui prima.

Seduta in fondo al letto, si seppellì il viso tra le mani. Continuava a immaginarlo, ancora e ancora. I pensieri le giravano per la mente ogni volta che chiudeva gli occhi. Si vedeva vestita con un abito nero e un velo, avvicinarsi a una bara lucida per guardare dentro e trovare Draco, le sue lunghe mani piegate e rigide, le sue ciglia flosce contro le sue guance, e la sua pelle diventata candida nella morte. Immaginò di accarezzare i capelli pallidi come il cuscino di raso sotto la sua testa, di posare il palmo contro la sua mascella per cullargli il viso immobile, di afferrargli le mani e sentire nient'altro che dita fredde e dure come le fasce di metallo dei suoi anelli.

Bring Him To His Knees [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora