Jungkook trovò la detective Jennie alla sua scrivania. Era pomeriggio inoltrato e, dall'espressione del viso, intuì che la giornata della collega non doveva essere stata molto più produttiva della sua. Stava premendo i tasti sulla tastiera del computer come se quell'oggetto l'avesse appena offesa.
Avrebbe tanto voluto non dover fare ciò che stava per fare.
«Ehi, jennie,» esordì. «Posso parlarti un attimo?» La donna lo guardò e si scostò dal viso i voluminosi capelli neri.
«Perché no? Lo fanno tutti.» «Ehm...» jennie rise. «Rilassati, jungkook-ssi Non mordo Sai, ti trovo davvero bene.
Ho sentito che hai una nuova ragazza. Quando ce la presenterai?» «Cosa?» esclamò lui sorpreso. «Chi te lo ha detto?» «yoongi, ovviamente.» Sorrise. «Per essere una persona che si definisce antisociale, ha sempre pettegolezzi di prima mano Non dovrei dirtelo, ma hanno scommesso su chi avrà il privilegio di vedere questa misteriosa donna per primo. Potresti presentarmela, così riuscirò a cambiare la marmitta della mia macchina.» «Non ho...» iniziò jungkook «Maledetto yoongi Non può fare a meno di starmi addosso. Non ho nessuna ragazza E, in ogni caso non sarebbero affari suoi.» Jennie stiracchiò le braccia toniche sollevandole sopra la testa e poi si alzò, appoggiandosi con un fianco alla scrivania. Era piccola e compatta, persino in quella posizione la sua testa arrivava a malapena al petto di jungkook
«Ehi, rilassati campione Stavo solo chiedendo, Allora cosa ti serve?» Gli ci volle un attimo per riorganizzare le idee «Tieni ancora quel corso? Quello sull'autodifesa per donne?» «Qualche volta, Ho trovato un altro paio di istruttori e facciamo a turno. Sai, ultimamente sono molto impegnata. Perché?» «Un mio amico...» iniziò jungkook con cautela. «Suo figlio gioca con mia figlia Yuna Comunque, un giorno mi ha raccontato di un'associazione dove va a fare volontariato. È un centro giovanile per ragazzi e ragazze omosessuali qui in città. Mi ha detto che alcuni di loro vengono spesso seriamente malmenati e voleva sapere se ero disposto a insegnare a quei giovani come difendersi. Gli ho detto che non sono la persona adatta, ma poi mi sei venuta in mente tu Questi ragazzini assomigliano alle donne a cui insegni. Sono spesso più piccoli e più deboli delle persone che li picchiano. Le tue tecniche potrebbero aiutarli.» «Non saprei,» disse Jennie piano «Ciò che insegno è finalizzato ad aiutare le donne a reagire in situazioni pericolose. Sono sicura che non vuoi che un ragazzino ne colpisca un altro in un occhio con le chiavi soltanto perché è stato spintonato un po'.» «Ma anche per le donne non si tratta sempre solo di vita o di morte
Potresti chiarire con loro gli appropriati livelli di risposta, Dare un calcio negli stinchi a un bullo può fare tanto nel momento giusto E per quanto riguarda le situazioni davvero pericolose, alcuni di loro, i ragazzi così come le ragazze, sono probabilmente molto più a rischio di stupro di alcune donne jimin mi ha detto che almeno un paio di loro si prostituiscono e un ragazzo è stato picchiato malamente da un cliente, È riuscito a scendere dall'auto di quel tizio ancora tutto intero, ma la prossima volta potrebbe non essere così fortunato» «Forse hai ragione, ma sono disposti a venire al corso e prenderlo seriamente?» «jimin pensa di sì.» «Vuoi che paghino una tariffa?» chiese jennie
«Come fate in palestra?» «I nostri corsi sono a pagamento, Le persone prendono le cose più sul serio quando ci sono di mezzo i soldi In genere, offriamo un paio di lezioni gratuite per le donne che non possono proprio permetterselo. E sono spesso quelle che ne hanno più bisogno.» «Potremmo fare la stessa cosa. Alcuni di questi ragazzi non hanno problemi di denaro, altri sì.» «Va bene, posso organizzare,» decise Jennie «E tu verrai con me a impersonare il mio aggressore.» «Veramente, credo che preferisca farlo jimin-ssi ,» suggerì jungkook
«Quanto è grande il tuo amico?» «Grande? Mmm...» Non pensare con i pantaloni, idiota. «Un metro e settanta quadrato per sessantotto chili, circa Perché?» «Perché tu saresti più adatto,» rispose la collega. «Fa un'impressione migliore vedere una piccoletta di un metro e sessanta mettere al tappeto un uomo di novanta chili.» «Ecco,» disse lui con fare evasivo, «non so se riuscirò a venire. Sto seguendo due casi piuttosto tosti» «Se trovo il tempo io, puoi farlo anche tu» ribatté jennie con fermezza.
«Non ti farò troppo male.» Vedendo che jungkook era ancora esitante, la donna si accigliò «Oppure non ti piace l'idea di stare nella stessa stanza con un gruppo di omosessuali?» «No,» si affrettò a rispondere lui. «Lo farò, se ritieni che sia utile.» Maledizione. «Solo che non so dirti quando sarò libero.» «Va bene. Quando tu non ci sarai, ripiegherò sul tuo jimin-ssi»
«Non è il mio jimin Lo conosco a malapena,» esclamò, ma subito cercò di rimangiarsi quelle parole non appena lasciarono la sua bocca. La cosa peggiore da dire, per un milione di ragioni. «Okay, gli dirò che potresti essere disponibile.» «Dagli il mio numero,» disse Jennie, guardandolo con curiosità. «Tieni, dagli questo.» Prese con due dita un biglietto da visita dal cassetto e glielo porse. «Digli di chiamarmi per discutere delle date possibili, In genere faccio almeno un'ora a settimana per tre settimane. Ci vuole un po' prima che si superi la paura di far male seriamente a qualcuno, Già solo per questo sono necessarie un paio di lezioni.» «Grazie jennie» disse «Lo apprezzo davvero.» La donna tornò a sedersi al computer, rivolgendogli un vago gesto della mano. Poi jungkook batté in ritirata e si ritrovò nei bagni del primo piano con la testa contro la parete.
Non poteva essere più nei casini di così. Aveva promesso di andare al centro giovanile, in presenza di jimin e di ragazzi il cui gay-radar funzionava probabilmente molto bene, Nel Dipartimento era in corso una scommessa che incoraggiava chiunque a ficcare il naso più del solito nella sua vita privata.
E ho detto che non è il mio jimin
Quella era la cosa peggiore. Mi rinnegherai tre volte, gli riecheggiò nella testa l'educazione luterana ricevuta da giovane Stupido, si redarguì.
Lui non era Pietro e jimin di certo non era Gesù Era stata una cosa stupida da dire perché induceva al sospetto, non perché sarebbe diventata realtà.
Vivere nascosti implicava mentire, a volte,Era così che funzionava. E non gli era mai pesato Mai
La porta si aprì e yoongi fece il suo ingresso ed Esordì con un gioviale:
«Ciao, partner», ma poi lo guardò più attentamente. «Ehi, tutto bene?» Si chiese che cosa fosse cambiato dopo quel "Ti trovo davvero bene" di jennie
«Sto bene,» rispose asciutto.
«Non dirmi che la tua ragazza ti ha mollato?» chiese yoongi
«No,» sbraitò jungkook «Non sono stato mollato da nessuna ragazza del cazzo! Si può sapere che ti prende? Perché tutto d'un tratto vuoi sapere ogni cosa di me? Vuoi i dettagli della mia vita privata? Eccoti servito: altezza nella media, fisico snello, capelli scuri, occhi blu e nient'altro che siano stramaledettamente cazzi tuoi!» «Ehi, calmati Non c'è motivo di dare di matto con me.» «Voglio solo che la pianti, okay?» «Va bene, va bene.» yoongi si indicò il petto con un dito «Sono un detective,Mi piace scoprire le cose, odio i segreti Ecco perché amo il mio lavoro» Poi lo scrutò «È sposata?» jungkook sospirò. «Quale parte di nient'altro che siano stramaledettamente cazzi tuoi non ti è chiara?» «Allora sì, è sposata.» yoongi fischiò «Va bene, è una brutta situazione, mi dispiace.» Lo fissò Ora tutto il Dipartimento avrebbe saputo che aveva una relazione con una donna sposata dagli occhi blu e dai capelli scuri Cosa che è decisamente meglio della verità, giusto? Tutto d'un tratto, voleva solo andarsene a casa.
«Ho finito,» disse Con il lavoro, con quella conversazione ormai persa
«Ho già fatto fin troppo straordinario non pagato, Ci vediamo domani.» Quando tornò all'appartamento, Jimin era seduto sul divano a guardare un video Il giovane alzò lo sguardo al suono della porta e lo accolse con un sorriso dolce. «Sei tornato presto Mi piace.» jungkook calciò via le scarpe, si svuotò le tasche mettendone i contenuti sul bancone e ripose la pistola nella cassaforte che aveva installato sotto il lavandino jimin lo stava osservando senza parlare. Lo raggiunse e si rannicchiò sull'estremità libera del divano, appoggiandogli la testa in grembo.
«Ehi, ragazzone» esordì jimin affondando le dita tra i suoi capelli
«Giornata storta?» «Una specie» Le carezze di quelle lunghe dita e il calore intenso della gamba del suo amante sotto la guancia iniziarono a sciogliere ciò che aveva nel petto. «Però ti ho trovato un'istruttrice di autodifesa per i ragazzi.» «Fantastico! Grazie, dolcezza.»
«E mi sono offerto volontario per accompagnarla in modo che possa prendere a calci il mio sedere,» aggiunse cupamente.
«Sei sicuro?» «Sì, penso di sì.» «Non dirò niente di te, promesso Non ti guarderò nemmeno. E vedrai, i ragazzi ti piaceranno.» «Va tutto bene,» ripeté jungkook «Posso farlo.» Sistemò il viso più a fondo nel grembo di jimin e chiuse gli occhi. Il movimento delle sue dita tra i capelli era calmante. L'audio proveniente dal video era un tenue sottofondo
«Quindi, cosa vuoi fare?» chiese poi jimin «Hai fame?» «Potremmo andare nell'Iowa a sposarci,» borbottò.
Le dita di jimin si immobilizzarono. «È una proposta?» Non era sicuro La sua bocca aveva decisamente scalzato il cervello.
«Credo di sì.» «Come sei romantico.» Il suo tono non era sulla stessa linea delle parole. «Perché?» «Perché cosa?» «Perché vuoi sposarmi?» jungkook quasi si strozzò con la saliva
Perché Ti amo e Voglio stare con te. avrebbe voluto dire, Ma non riuscì a tirar fuori le parole. «Ho paura di perderti,» disse alla fine.
«Ah, Quantomeno sei onesto.» jungkook attese e attese, mentre le dita di jimin ripresero a tracciare lenti cerchi nei suoi capelli, All'improvviso gli sembrò che glieli stesse strattonando un po'. Era forse arrabbiato? O felice? «Era un sì?» fu costretto a chiedere alla fine.
«No» Il ragazzo tolse la mano e lo incoraggiò a mettersi seduto per guardarlo negli occhi. «Ti amo, jungkook » disse piano. «Lo sai, te l'ho già detto prima d'ora. Ma quando dirò 'finché morte non ci separi', voglio essere sicuro di poter mantenere quella promessa. E ora non ne sono sicuro» «A causa mia o del mio lavoro?» chiese jungkook
«Di entrambe le cose. O nessuna di esse, Per come stanno le cose tra noi al momento.» jimin gli posò un polpastrello sulla bocca e lui si girò appena per restituire quel gesto come un bacio sul dito
«Ascoltami, dolcezza» riprese il giovane «Ciò che c'è di positivo tra noi è qualcosa di meraviglioso, Con gli altri non ho mai provato simili emozioni. Ma non sono pronto per sposarmi, Non sono sicuro che potrei mai farlo se deve essere non solo non ufficiale, ma anche segreto. Perché dovrebbe rimanere segreto giusto?» «Sì,» ammise jungkook «Credo di sì Forse potresti dirlo a un amico...» «No, Non voglio farlo Stiamo andando bene così, Non dobbiamo agitare le acque Prima o poi, qualcosa ci unirà o ci separerà per sempre Ma ora voglio solo godermi il detective più sexy dell'intero Dipartimento, nel mio letto e nella mia vita.» «Perché non hai ancora visto Kim jennie» ridacchiò jungkook «È una tipa da urlo,
Tutti le farebbero la corte se non sapessero che potrebbe spezzarli in due» «Non è il mio tipo,» ribatté jimin «Avanti» Si alzò dal divano e si diresse in cucina «Non ho mangiato e scommetto neanche tu. C'è della pizza nel congelatore e abbiamo anche pane francese e insalata La cena è pronta tra dieci minuti.» Fu familiare in modo rassicurante per jungkook stare seduto davanti a jimin con una fetta di pizza e una birra, prendendo i pomodori dalla sua parte di insalata. Non aveva spaventato l'amante, in apparenza. Non lo aveva nemmeno blindato nella sua vita. Non che lui volesse davvero sposarsi. Per un attimo, però, dopo averlo proposto e prima che ci riflettesse, gli era sembrata una cosa bella. Certo, si era sentito sollevato dal no di jimin ovviamente. Ma nel medesimo tempo quella risposta non lo aveva fatto sentire più al sicuro.
Raccontò a jimin del caso, di come si trovassero come per l'altro in una frustrante situazione di stallo.
«Stiamo cercando di rintracciare l'arma,» spiegò. «Uno dei nostri uomini la sta cercando tra i rivenditori di coltelli su Internet È un oggetto strano, triangolare e contundente, con un'impugnatura simile a quella dei coltelli probabilmente. Con la prima vittima, avevamo pensato che fosse una specie di stiletto, ma Bresco questa volta ha trovato la chiara impronta di una semplice elsa stretta a forma di croce.»
«Sembra una daga da donna,» bofonchiò jimin mentre masticava la pizza.
«Una chee?» «Una daga da donna,» ripeté il ragazzo scandendo bene le parole.
«Puoi trovarla al RenFest. Sabrina ne ha presa una l'anno scorso.» «Dov'è che l'ha comprata? Un'arma del genere?» chiese jungkook con urgenza
«Al RenFest Il Festival del Rinascimento A Shakopee. C'è tutti gli anni, da agosto a ottobre Puoi trovarci almeno un costruttore di spade Sai, spade, Rinascimento... L'anno scorso c'era uno stand che vendeva oggetti davvero bellissimi. Spade e coltelli così affilati da poter tagliare un foglio di carta in più strati.» «Questo affare non è per niente affilato.» «Sì, lo so,» disse jimin «Vendono cose alquanto costose, ma tra le armi più economiche c'era proprio questa specie di pugnale Almeno, li chiamavano in questo modo, daga da donna. Erano triangolari e lunghe così.» Con le mani, indicò una distanza di circa quindici centimetri. «Non erano affilate, ma piuttosto affusolate con una punta smussata. Il tizio dello stand le stava promuovendo come arma di difesa personale per le donne.
Del tutto legali, perché non sono appuntite, ma abbastanza rigide e molto più efficaci di un mazzo di chiavi in un parcheggio buio, Sabrina ne ha presa una e la tiene in borsetta. C'erano pugnali di tutti i tipi, alcuni con lame ritorte o frastagliate, e impugnature differenti, ma tutti avevano una stretta elsa a croce.» «Sembra proprio lei,» disse jungkook «La nostra arma. Ma a luglio il festival non è ancora aperto, dico bene? E decisamente non lo era a giugno, quando si è verificato il primo delitto. Credi che si possano acquistare online?» «Forse, Oppure l'ha preso l'anno scorso Se il vostro esperto informatico non ha trovato nulla su Internet, ditegli di cercare tra i produttori di spade, Anche se,» jimin esitò, «è una strana scelta per un uomo.» «Perché?» domandò.

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allo Scoperto
FanfictionPer jungkook , detective delgli Omicidi, è stato un buon anno. Trovare jimin quando tornava a casa lo ha reso un poliziotto e una persona migliore. Per jimin, invece, è dura essere innamorato di un uomo che non può nemmeno sfiorare in pubblico. Nasc...