Gli stava per venire un forte mal di testa.
Non sapeva dov'era. Non sapeva cosa fosse successo. Non sapeva dove fosse la sua bacchetta e stava parando con un grillo.
In più Patricia sembrava pure prenderci gusto in quella situazione assurda e del tutto priva di logica.
Non aveva molte alternative a dire il vero, non aveva la magia a disposizione e senza sapere dove si trovava non poteva girare per quella foresta senza perdersi.
Odiava sentirsi completamente in balia degli eventi.
E, soprattutto, odiava non avere la sua bacchetta a portata di mano.
Sbuffò quando, per l'ennesima volta, quella bestiaccia a forma di grillo gli disse che l'unico modo per arrivare alla città più vicina era andare da Robin Hood.
- Certo...- mormorò sarcastico – incontreremo anche Peter Pan e Campanellino.
- Tu non hai avuto un'infanzia felice, vero?- chiese il Grillo – E' ovvio che non incontrerai quelle persone!
- Ecco appunto.
- Loro vivono dall'altra parte del regno!
- Merlino...
- No, neppure lui vive qui. – borbottò l'animale indignato – Certo che sei proprio ignorante!
Il mago strinse i pugni e digrignò i denti ripassando mentalmente ogni pozione che conoscesse in cui servivano dei grilli per il completamento della formula. Preferibilmente grilli vivi.
- Ci stavi dicendo come possiamo tornare a casa, Grillo. – li interruppe con voce dolce Patricia.
Il mago ringraziò mentalmente la sua capacità di diplomazia affinata in anni di lavoro al Ministero, se fosse stato per lui quell'esserino fastidioso si sarebbe trasformato in una macchia verde sotto la suola della sua scarpa.
- C'è un portale. - spiegò il Grillo con tono solenne – Un portale che si apre solo con la magia di sette pietre incantate. Le pietre sono sparse per il Regno e nessuno sa bene come siano fatte. La leggenda narra di "Sette gocce di magia cadute dal cielo che aprono la porta sull'altro mondo". Non so di più.
- Quindi non sai nulla. – sentenziò il pozionista infastidito.
Il Grillo Parlante lo ignorò completamente.
- Se c'è qualcuno a cui potete chiedere di queste gemme è Robin. Lui conosce il Regno e sa tutto sui gioielli più preziosi.
- Tu conosci la strada per questo Robin, bestiaccia?
- Severus!
- Cosa? Continua a blaterare, ma non ci ha ancora fornito una spiegazione plausibile, non ci ha dato un indizio o un sentiero da seguire.
La strega gli lanciò un'occhiataccia che fece rabbrividire il mago, poi tornò a guardare la loro insolita guida.
- Anche se detto in modo orribile, - iniziò – Severus ha ragione, Grillo. Alla fine non ci hai ancora detto nulla di utile. Almeno puoi indicarci la strada per arrivare a Robin Hood?
- Farò di meglio, signorina. - fece il Grillo passandosi una manina sulla testa glabra - Vi condurrò da lui.
* * * *
Seguivano il grillo da un paio d'ore, cominciavano ad essere stanchi, Severus sentiva le gambe pesanti e la schiena a pezzi.
- Grillo quanto manca? - urlò Patricia al puntino verde che saltava davanti a loro.
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Once Upon a Time
FanficSeverus Piton non è il Principe Azzurro. Severus è un cattivo. E per i cattivi non esiste un "per sempre felici e contenti"